“Si continuano a leggere minacce e bugie sulle imprese turistiche italiane. Alcuni giornali dicono che l’Ue vorrebbe sospendere i fondi del Pnrr se non si assumono iniziative punitive, vessatorie e vendicativa nei confronti delle imprese balneari italiane. Si tratta di una campagna terroristica priva di fondamento. Come è noto e arcinoto, e come si è vince dai documenti, nelle condizionalità relative al Pnrr non c’è alcun riferimento alle concessioni balneari. Pertanto chi propaganda queste tesi si mette in contrasto con la verità e con l’interesse di un settore produttivo italiano. Resisteremo a questa campagna di minacce e di menzogne che, venendo da alcuni ambienti di Bruxelles, ci fa immaginare più una sindrome stile Qatar che non una campagna di verità. L’Italia deve andare avanti per la sua strada tutelando le imprese balneari italiane e respingendo con determinazione la campagna di minacce e di menzogne”.