Lo Stato, è il solo fiduciario di una riforma improcrastinabile del demanio marittimo italiano.
Basterebbe fare un bilancio dell’attuale situazione caotica , dell’incertezza normativa, dello stato di salute della costa , facendo tesoro di ogni sentenza propositiva che dapprima il Tar di Lecce e poi tutti i livelli giurisdizionali hanno rivolto verso il comparto turistico balneare della costa italiana.
Mauro Della Valle in qualità di presidente nazionale di Confimprese Demaniali Italia , insieme all’avv. Leonardo Maruotti, venerdì 8 settembre saranno presenti al Tavolo tecnico presso Palazzo Chigi a Roma. Il Governo attraverso il Tavolo tecnico istituito con decreto legge è sulla rotta giusta che siamo certi porterà il sistema turistico demaniale in un porto sicuro, protetto, lontano da tempeste, da ricorsi, conteziosi, incertezza d’impresa. “Abbiamo le idee chiare a supporto della mappatura della costa e di quei parametri , equi, responsabili, per determinare i criteri e parametri per definire la scarsità della risorsa costa italiana. Non si può ad esempio non tenere conto della valenza turistica della costa Italiana, delle nuove tecniche di costruzione green, sostenibili, compatibili, di strutture balneari non solo su sabbia, degli interventi di ripristino e manutenzione degli arenili in erosione.
Anche al prossimo incontro seduti al Tavolo tecnico saranno presenti tutti Capi di Gabinetto dei Ministeri, coadiuvati da rinomati Esperti coinvolti alla ricognizione e mappatura della costa italiana: Mit, Mef, Made in Italy, Ambiente, Turismo, Politiche del Mare, Affari regionali, Affari europei, Sport.
Di sicura importanza e supporto al Tavolo tecnico, la presenza del Rappresentante della Conferenza delle Regioni, e di tutti Rappresentanti nazionali delle Associazioni Balneari. Confimprese Demaniali Italia, è certa, che l’Italia attraverso autorevoli Rappresentanti di Governo, in un prossimo confronto con l’Europa porterà il Comparto Turistico Italiano fuori dal tunnel dell’incertezza, finalmente dopo anni bui, dopo anni di conteziosi ed incertezza di fare impresa in Italia, si potrà pensare agli investimenti, alla stabilizzazione dei lavoratori con contratti a tempo indeterminato piuttosto che stagionali e di breve durata. Si potrà finalmente lavorare per un improcrastinabile percorso di semplificazione burocratica che spesso vede sovrapposizioni e conflitto tra Enti autorizzatori, si potrà investire con progettualità nazionali e risorse mirate al dissesto idrogeologico che sulla costa si definisce erosione, evitando gli errori del passato con soli interventi spot piuttosto che locali e non coordinati. A nostro avviso sarebbe risolutorio, dotare per esempio a raggruppamenti di comuni costieri viciniori, di mezzi di intervento con specializzazione alla manutenzione periodica della costa, delle spiagge, con le cosiddette draghe, svincolandosi quindi da un sistema di dipendenza da Società più volte non rispondenti alle tempistiche ed alla necessità d’intervento. Questa proposta è oggetto di elaborazione da parte dell’Ufficio Tecnico di Confimprese demaniali e sarà sottoposto all’attenzione del Ministro Fitto, sempre molto disponibile ed attento verso le azioni di tutela e valorizzazione del Territorio italiano.
La stagione estiva 2023 oltre a delle condimeteo non favorevoli, ad un caro prezzi generale, è stata carica di incertezza per migliaia di famiglie balneari ad oggi incerte su cosa ne sarà di loro. Numerose Amministrazioni costiere ad oggi sono ingessate e non possono pianificare servizi dei loro litorali e del loro turismo. Dal ritorno dalla pausa estiva adesso per il Governo è tempo di scrivere una proposta di legge , equilibrata, responsabile, inoppugnabile da chicchessia, che regolamenti una volta per tutti come riassegnare le concessioni balneari nel rispetto dei tanti diritti in campo (non solo concorrenza e liberalizzazioni, ma anche proprietà privata, indennizzi, valore aziendale, economia, lavoro e ambiente).
Non dimen;chiamo mai che il Turismo Balneare Italiano è un diventato un ‘Eccellenza mondiale, questo grazie all’intraprendenza di tante Famiglie Italiane Balneari, alle quali è doveroso portare riconoscenza e rispetto , quali Ambasciatrici di Ospitalità, Tutela, Vigilanza, conservazione e valorizzazione del Bene Comune che si chiama Spiaggia .
In questo intervento si citano gli indennizzi, le riassegnazioni e si parla di riconoscenza verso le famiglie balneari. Quasi come si volesse dargli finalmente il benservito e mandarle a casa. Questo non sarebbe il buon lavoro sindacale che dovrebbe tutelare queste famiglie. Appare invece, strisciante, il subdolo tentativo di aprire le porte a chi queste famiglie le vuole mandare via e sostituirle con gli iscritti a Confimprese Demaniali. No grazie. Preferiamo rimanere, lavorare onestamente ed essere veramente riconosciuti per ciò che rappresentiamo. Proprio quella eccellenza di cui si parla, che ha portato pezzi di sabbia abbandonati ed essere città turistiche.