“Tutta la Romagna a guida Pd – sostiene la parlamentare – segue Rimini a mettere a gara le concessioni balneari seminando il caos tra i gestori. Non mi spiego questa strategia del Pd che continua a portare avanti azioni contro i suoi stessi cittadini, un po’ come a Riccione sempre il Pd ha deciso di alzare le tasso con l’addizionale Irpef, e quindi non riesco a capacitarmi di come ci possano essere ancora comuni e Regioni sotto la loro stessa guida. Il nostro Capodelegazione al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, che da sempre si batte a favore dei nostri balneari italiani, ha chiesto che, dopo le pronunce nazionali e le interlocuzioni europee, ma soprattutto dopo la mappatura delle coste che ne evidenzia la mancanza del requisito di scarsità, che in attesa del riordino i Comuni estendano concessioni per tutto il 2024 a tutela del comparto.
La tutela delle imprese balneari – insiste la Colombo – è da sempre una priorità per me e per tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, nonchè per il Governo presieduto da Giorgia Meloni. A tal fine per la prima volta , nei mesi scorsi, è stata realizzata la mappatura delle coste, che ha consentito di valutare, come indicato dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Ue, il requisito della scarsità della risorsa naturale, imprescindibile per l’applicabilità della direttiva Bolkestein. A questo si aggiunge, inoltre, una recente pronuncia della Cassazione che, bocciando una precedente sentenza del Consiglio di Stato, riconosce piena legittimità al Governo di operare sulla materia.
Per questo motivo, in attesa di una normativa definitiva, spetta adesso ai Comuni riconoscere la validità delle concessioni fino al 31/12/24, aspetto fondamentale se si vuole realmente tutelare un comparto che, soprattutto da noi in Romagna, rappresenta un fattore economico di primo piano ed una eccellenza invidiata in tutto il mondo. In conseguenza di ciò – conclude la Colombo – ad oggi ai Comuni spetta quindi riconoscere che i titoli concessori hanno validità fino al 31/12/2024, in attesa della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione e dia finalmente certezza agli operatori, espressione di quella tipicità di immagine e impresa tutta italiana che è sempre stato la nostra priorità tutelare”.