La Lega torna all’ attacco sui balneari

Al momento stai visualizzando La Lega torna all’ attacco sui balneari

Dopo lo stop del Quirinale all’emendamento al decreto Coesione, proposto dal capogruppo Massimiliano Romeo perché ritenuto estraneo alla materia, la Lega ha deciso di ripresentare la stessa proposta di modifica al decreto Agricoltura. Attualmente, il decreto Agricoltura è in discussione presso la Commissione Industria del Senato, dove la proposta verrà nuovamente valutata.

Il nuovo emendamento include:

  • Mappatura delle Spiagge: La consueta mappatura delle spiagge libere e di quelle in concessione.
  • Indennizzi per Concessionari Usciti: Gli indennizzi ai concessionari uscenti saranno a carico dei concessionari subentranti in caso di gara.
  • Diritto di Prelazione: I titolari delle concessioni possono manifestare l’interesse a proseguire l’uso prima della scadenza, ottenendo un diritto di prelazione.

Questa mossa costituisce una sfida diretta al Presidente Sergio Mattarella, poiché la questione è chiaramente estranea anche al decreto Agricoltura. Lo stallo riguardante i balneari persiste da mesi, dato che Bruxelles ha respinto la mappatura proposta dal governo italiano. Quest’ultimo aveva cercato di argomentare che le spiagge potenzialmente occupabili non sono considerate un “bene scarso” e di conseguenza non dovrebbero essere soggette obbligatoriamente a gara. Tuttavia, questa posizione non è stata accettata dalle autorità europee, generando così un prolungato impasse.

Il Consiglio di Stato ha recentemente ribadito, attraverso diverse sentenze, che l’obbligo di gara previsto dalla direttiva Bolkestein non è rinviabile e ha ordinato ai giudici di disapplicare qualsiasi nuovo rinvio. Nel vuoto normativo attuale, i Comuni agiscono in modo disorganizzato tra proteste e ricorsi. Il governo ha annunciato che convocherà un nuovo tavolo di discussione con i balneari per cercare una soluzione condivisa.

Questo articolo ha un commento

  1. Elvo Alpigiani

    Il Consiglio di Stato non ha letto attentamente e applicata la sentenza della Corte UE del 20 aprile 2023, in particolare il punto 71.
    Al punto 71, i Giudici sostengono che se non c’è scarsità delle spiagge, non c’è l’obbligo delle ASTE ed è possibile il rinnovo automatico delle concessioni demaniali quali locazioni di beni pubblici.
    Il Tavolo tecnico, ha quantificato la % del 33% delle spiagge balneabili occupate in Italia da concessioni e il restante 67% sono libere..
    Quindi, non essendoci scarsità delle spiagge, l’articolo 12 della direttiva Bolkestein non si applica..
    In applicazione della sentenza della Corte UE, citata, non c’è l’obbligo delle ASTE ed è possibile il rinnovo automatico delle concessioni demaniali marittime.

Lascia un commento