Anche Federbalneari non aderisce allo sciopero degli ombrelloni di domani. “Queste forme di protesta che creano disagio al cliente consumatore ci sembrano iniziative spot, che non hanno molto senso se consideriamo il contesto”, dice all’ANSA il presidente, Marco Maurelli. “Con grandissima difficoltà, in un quadro giurisprudenziale negativo, con due sentenze della Corte di Giustizia, due procedimenti di infrazione e un terzo a rischio avvio – sottolinea – il governo sta cercando di mettere in ordine le idee.
Serve una riforma che non susciti criticità da parte della Dg Mercato interno e che scongiuri una terza sentenza della Corte che ingesserebbe il sistema, una norma di riordino che garantisca la competitività in un quadro però di tutela del sistema turistico balneare italiano, insomma un grande piano nazionale delle concessioni. Va trovata una quadra sui meccanismi di evidenza pubblica: non si può cambiare dall’oggi al domani, con le famiglie che si sono indebitate per sostenere gli investimenti. Lo sciopero – ribadisce – non è una strada, bisogna ragionare sui meccanismi normativi, andare in Europa e supportare in modo adeguato anche i consumatori”. “Nulla da dire” su chi ha scelto la strada della protesta, “ma siamo sei principali organizzazioni e confederazioni nel settore, solo due scioperano”, fa notare. Ma la cosa importante è “fare chiarezza sulle regole e lasciare che sia l’Italia a governare le proprie coste, il proprio territorio.
Vedo due pesi e due misure: in Portogallo, dove le concessioni durano 75 anni, la procedura di infrazione è stata chiusa dopo un anno a fronte di un impegno alla selettività e trasparenza; in Spagna c’è una procedura aperta e le concessioni durano 75 anni, in Grecia e Croazia la situazione è tranquilla: se miniamo la stabilità del nostro modello, altri paesi sono pronti a trarne vantaggio”. “Se ci aspettavamo un segnale dal governo? È tutto interesse del governo fare una riforma: siamo costantemente in contatto con il tavolo interministeriale, c’è un gruppo di lavoro che discute con l’Europa sulle tematiche giuridiche poste dalla direttiva Servizi che deve essere disciplinata contemperando gli interessi dello Stato membro”, conclude Maurelli, ricordando che domani negli stabilimenti affiliati a Federbalneari “i clienti saranno accolti come sempre con simpatia”.