Balneari, Ass. Frisoni: “TAR Liguria boccia la proroga e il settore resta nell’incertezza”

Al momento stai visualizzando Balneari, Ass. Frisoni: “TAR Liguria boccia la proroga e il settore resta nell’incertezza”
cof

“Promesse mancate del Governo e norme inadeguate. Serve coordinamento nazionale”

Ora che il Tribunale Ammnistrativo della Liguria ha respinto il ricorso di tre stabilimenti di Zoagli e ha confermato la fine delle concessioni al 31 dicembre 2023, definendo in questo modo illegittima la proroga delle concessioni balneari al 2027, l’assessora regionale al Turismo Roberta Frisoni dice “ci troviamo ancora in una situazione di assoluta incertezza. Il Governo con le sue promesse mancate e l’inadeguatezza delle norme, lascia un intero settore nel caos e nell’insicurezza”.

“Il nostro sistema turistico ha bisogno invece di regole e confini chiari”, aggiunge l’assessora, “Enti locali e operatori balneari hanno bisogno di un quadro giuridico certo in cui muoversi e di tempo per organizzare in modo efficace le procedure di evidenza pubblica. Ancora oggi non abbiamo nessuna notizia del decreto attuativo che il Governo Meloni, nella legge approvata a novembre, aveva scritto sarebbe stato pronto a marzo”.

Tuttavia, “i Comuni devono avviare le gare e non possono farlo senza quel provvedimento proprio per non incorrere in ulteriori contenziosi”, prosegue Frisoni. Inoltre, “si deve dare loro un tempo congruo per strutturare le procedure. Questo, e non l’automatismo, sembra alla base del percorso tracciato dalla legge nazionale”.

“È un passaggio epocale per una Regione come la nostra”, conclude l’assessora, “dove è in gioco, non solo un sistema strategico di imprese, ma anche un modello turistico che dalle procedure di evidenza deve trovare la strada per innovarsi e continuare a crescere, valorizzando la qualità già alta della nostra offerta su cui si basa l’economia e il lavoro di interi territori”.

Serve “una cabina di regia costante coordinata a livello nazionale con il coinvolgimento delle Regioni, dei rappresentanti dei Comuni, delle associazioni e delle parti sociali per accompagnare il Paese in questa fase delicata. Noi abbiamo già detto che faremo la nostra parte perché riteniamo fondamentale avere un approccio coordinato lungo tutta la costa, ma occorre che ci sia una cornice nazionale chiara e definita per non mettere a rischio le imprese e il lavoro di migliaia di persone”.

Lascia un commento