La tanto attesa revisione delle norme per l’utilizzo del demanio marittimo a fini turistico-ricreativi è stata rinviata a tempo indeterminato, gettando ombre sullo scenario costiero laziale, soprattutto a pochi mesi dall’avvio della stagione balneare. La decisione della Commissione Sviluppo Economico della Regione, che ha sospeso l’esame dello schema di Deliberazione n. 93 – contenente modifiche a 12 articoli del regolamento regionale n. 19 del 12 agosto 2016 – ha innescato una serie di critiche da parte dell’opposizione.
Il rinvio è stato ufficializzato durante la seduta della Commissione, resa particolarmente controversa dall’assenza dei rappresentanti della Giunta Rocca. Tali assenze hanno impedito un confronto diretto, con conseguenti proteste da parte dei consiglieri minoritari. Tra questi, la vicepresidente Marietta Tidei (Italia Viva) insieme a Sara Battisti ed Emanuela Droghei (PD) e Valerio Novelli (M5S) hanno chiesto l’immediato coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni interessate. Anche la consigliera di maggioranza Laura Cartaginese (Lega) ha espresso pervenire le proprie perplessità, evidenziando come il problema non riguardi solo la presentazione formale del provvedimento, ma anche il mancato dialogo preventivo con tutti gli stakeholder.
Il presidente della Commissione, Enrico Tiero (FdI), ha deciso così di posticipare ulteriormente l’esame del decreto, in un contesto in cui la costa laziale – ed in particolare il litorale di Ostia – si trova ad affrontare situazioni di forte incertezza. Tra bandi bloccati, ricorsi e contenziosi, le regole per la gestione delle concessioni e dei servizi turistici restano un nodo irrisolto. Parallelamente, la Regione Lazio valuta un’altra modifica normativa sul demanio pubblico marittimo e lacuale, proposta da Noi Moderati e attualmente in fase di verifica.