Inadeguato e sopratutto carente di una puntuale ricognizione del reale stato di salute della costa leccese. Delegare la politica della costa leccese alla decisione dei tribunali una metodologia oramai ben nota e consolidata quella dell’Amm. ne guidata dal sindaco Carlo Salvemini. Nell’emananda approvazione del piano costa leccese in consiglio
comunale , dove ci risultano molti “mal di pancia anche da parte di consiglieri di maggioranza” resistono errori di rilievo , con la volontà di delegare ai balneari inutili monitoraggi circa l’erosione costiera in atto. È in capo le amministrazioni la funzione di monitoraggio e gestione del demanio marittimo. Basterebbe che il sindaco e l’ass.re Miglietta, frequentassero le spiagge leccesi per rendersi conto che la linea di costa è stabile ed in alcuni tratti anche in avanzamento. D’altronde se ci fosse un fenomeno erosivo in corso con perdita di sabbia, perché i balneari riescono a montare da 20 anni le stesse file di ombrelloni ? E poi il piano non è più attuabile almeno fino a quando il governo non disapplicherà la legge 145/18 che ha prorogato tutte le concessioni demaniali marittime al 31.12.2033. Basta sprecare soldi dei cittadini leccesi, anzi invitiamo il sindaco a provvedere al rimborso ai titolari ed associazioni per la condanna alle spese per tutti i ricorsi persi con il tentativo di annullare il lavoro alle uniche famiglie di balneari che danno servizi e sicurezza agli utenti e turisti in spiaggia .
Mauro Della Valle
Pres. Federazione Imprese Demaniali Salento e Puglia