GENOVA. “A dieci giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha indicato nel 2023 la scadenza delle concessioni demaniali marittime, ancora nulla di concreto si è mosso da parte del Governo per risolvere una situazione che rischia di colpire in maniera devastante un settore strategico e produttivo del turismo italiano e ligure, con famiglie e posti di lavoro messi a rischio. Chiedo al Governo entro e non oltre la fine dell’anno un provvedimento forte, coraggioso e risolutivo che possa dare certezze e stabilità alle migliaia di imprese coinvolte”. Così l’assessore al Demanio Marittimo e Coordinatore nazionale del tavolo delle Regioni sul Demanio Marittimo, Marco Scajola in merito alla scadenza delle concessioni balneari a dicembre del 2023.
“In questi giorni – ha aggiunto l’assessore Scajola – molte forze politiche hanno espresso la loro vicinanza e la loro preoccupazione per le sorti delle spiagge italiane, che potrebbero diventare terra di conquista da parte delle multinazionali straniere. Bene, però adesso si passi dalle parole di vicinanza ai fatti, attraverso atti concreti che devono e possono essere unicamente assunti all’interno del Parlamento e dal Governo. Tutte le regioni con alto senso di responsabilità e senza alcuna strumentalizzazione di tipo politico, hanno sin da subito dimostrato coerenza e disponibilità a collaborare con il Governo, a cui però spetta una prima mossa importante e attesa”.