Per le concessioni degli stabilimenti balneari e dei chioschi sulle spiagge libere di Ostia se ne riparlerà a partire dal 31 dicembre 2023. Semprechè il Governo, per quella data, avrà terminato la ricognizione nazionale sul demanio marittimo.
La Giunta municipale ha annullato definitivamente i bandi per l’assegnazione di 46 concessioni demaniali marittime, tra stabilimenti e chioschi. Per 15 di questi nessuna offerta
E’ stata approvata dalla Giunta del X Municipio la delibera di annullamento dei bandi di concessione lanciati a dicembre di un anno fa dalla stessa amministrazione. Si trattò, all’epoca, di individuare i nuovi concessionari per 37 stabilimenti balneari e per altre 9 concessioni tra chioschi e porticciolo. Si ferma, dunque, l’iter amministrativo per l’assegnazione di quelle spiagge, anche in presenza di una graduatoria parziale già pubblicata.
Che sarebbe successo era stato ampiamente annunciato dalla nuova amministrazione ma nel dettaglio della delibera (numero 147279 del 15 dicembre 2021) le motivazioni sono rese ancora più chiare. Innanzitutto, quei bandi sono ritenuti contra legem: “le procedure di evidenza pubblica avviate, hanno disatteso i contenuti dell’art. 1 commi 682 e 683 della legge 145/2018 (Finanziaria 2018), costituendo un unicum del territorio nazionale, nonché dell’art. 182 D.L. 18/2020 (decreto rilancio)”. Insomma, quei bandi voluti dal M5S di Ostia e di Roma, avevano disatteso due leggi dello Stato preferendo l’applicazione di una Direttiva Europea (la cosiddetta Bolkestein).
Un altro aspetto sottolineato dal provvedimento di revoca è dato dal fatto che per molte delle concessioni proposte non sono state presentate domande. Esattamente 13 stabilimenti balneari su 37 e 2 chioschi su 9, si sono rivelati non interessanti per il mercato. Ed era pure comprensibile, considerato che il bando municipale avrebbe assegnato le concessioni solo per una stagione o al massimo fino al 2023.
Altro motivo di annullamento dei bandi è l’iniziativa assunta dal Consiglio di Stato rispetto ai ricorsi presentati da un po’ tutte le località costiere italiane. Il 9 novembre scorso, infatti, la suprema corte amministrativa ha deciso (leggi qui) di confermare fino al 31 dicembre 2023 le concessioni in essere. Nel frattempo il Governo ha annunciato un riordino del Demanio marittimo.
Insomma, in questo ultimo anno, trascorso tra il lancio dei bandi e la decisione della Giunta, non è successo solo che sia cambiata l’amministrazione (da M5S a Centrosinistra) ma anche che siano intervenute decisioni nazionali.
Resta una gatta da pelare per la nuova amministrazione la condizione in cui versano due stabilimenti balneari al momento privi di concessionario e oggetto delle scorrerie di vandali oltre che di occupazioni abusive. Si tratta della “Casetta”, lussuosa gloria del passato (leggi qui), e della “Isola Fiorita”, entrambi su lungomare Amerigo Vespucci. Che ne sarà di loro, considerato che nessun imprenditore potrebbe essere interessato alla concessione di impianti in rovina ormai quasi irrecuperabili per appena due stagioni? Durante la seduta del Consiglio del X Municipio in corso oggi, mercoledì 22 dicembre, per la discussione sul Bilancio, il consigliere del M5S Alessandro Ieva (ex assessore all’Ambiente e alle Spiagge) ha chiesto conto dell’annullamento del bando per l’assegnazione delle spiagge “di cui apprendo la notizia dal sito di Canale 10” ha detto al microfono davanti quindi a tutta l’assise. E ha chiesto spiegazioni sulla “veridicità della notizia“. Per rispondergli ha preso la parola l’assessore al bilancio, Giuseppe Sesa, che ha confermato. “Canale 10 come sempre dice la verità. Si vero la Giunta ha annullato l’assegnazione perché a nostro avviso la procedura non è stata ritenuta congrua e per motivi politici di non condivisione su come era stato improntato il procedimento. Quindi confermo“.
Fonte: Canaledieci.it