“Registro alcuni elementi positivi a partire dal voto unanime con cui è stata licenziata la riforma delle concessioni e dal riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti fatti e delle professionalità acquisite negli anni come principio inderogabile. In questo senso, in linea di massima, i termini oggetto di discussione negli ultimi anni sono stati recepiti ed è un dato da sottolineare. Tuttavia, ritengo sia necessaria un’analisi approfondita del testo che va studiato a fondo in vista dello svolgimento del suo iter parlamentare. Ricordo, inoltre, che il demanio marittimo non sono solo gli stabilimenti balneari. Per questo, una riforma deve essere organica e riguardare tutte le diverse tipologie di concessioni.
Si tratta di una legge delega che il Parlamento esaminerà nel merito e sulla quale potrà esprimere un giudizio articolato e valutare eventuali modifiche. In questo senso, saranno importanti le audizioni in cui sarà possibile ascoltare le ragioni degli operatori del settore, delle Regioni e, soprattutto, dei comuni che dovranno organizzarsi per affrontare una fase molto impegnativa. Già nei prossimi giorni mi farò promotore con il Pd di un’iniziativa per incontrare le associazioni di categoria, gli enti locali e le Regioni per cominciare a ragionare sul testo. È importante tenere un costante dialogo aperto a tutti gli interlocutori interessati dalla riforma.
Oggi è stata posata la prima pietra. Rimane centrale l’esigenza di contemperare la tutela del valore aziendale che è ampiamente riconosciuto dal diritto comunitario, gli investimenti fatti, il principio del legittimo affidamento con quello della concorrenza che non deve ledere i diritti degli operatori. Le parole d’ordine continuano ad essere certezza del diritto ed equilibrio tra concorrenza e diritti legittimi dei concessionari”.