Oltre venti associazioni rappresentanti la categoria balneare e sindaci di comuni costieri ieri hanno inaugurato gli incontri con il mondo politico sul tema della riforma delle concessioni. Il primo appuntamento è stato con Forza Italia, nelle persone dei Senatori Maurizio Gasparri, Massimo Mallegni e Maria Virginia Tiraboschi.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo incontro, abbiamo trovato interlocutori attenti e preparati, ai quali abbiamo esposto diffusamente le nostre istanze”. Così commenta il Presidente di Federbalneari Italia Marco Maurelli, che illustra quelli che sono stati i punti principali ribaditi dinnanzi agli esponenti politici presenti.
Innanzitutto, è stata ancora una volta sottolineata la necessità di redigere una mappatura che tenga conto dell’intero patrimonio esistente, ovvero delle coste di mare, laghi e fiumi, senza dimenticarsi di questi ultimi, il che comporterebbe una fotografia profondamente falsata della realtà.
Si è quindi evidenziata l’importanza di prevedere tempi congrui per la fase attuativa. “L’eccessiva scarsità di tempo – sottolinea Maurelli – rischierebbe infatti di creare un grave stato di caos e di non portarci ad avere i decreti attuativi. Questo causerebbe inoltre un grave blocco degli investimenti, che in caso di tempi inferiori ai 24 mesi non possono essere fatti, con un contraccolpo pesantissimo per il valore aziendale, che in questo modo non può essere tutelato a dovere, specie per le non poche aziende con situazioni debitorie in atto”.
Su tutto, anche in virtù del fatto che i Senatori presenti all’incontro hanno affermato che il testo dell’emendamento non è ancora stato inviato dal Governo al Senato, che si è sottolineata la necessità di ragionare al più presto su un testo ufficiale, documento che ancora non è nelle disponibilità del Parlamento. “È piuttosto irrituale – sottolinea il Presidente di Federbalneari Italia – ascoltare commenti ufficiali, quali quello della portavoce della Commissione europea per il mercato interno, Sonya Gospodinova, su un testo che ufficialmente non esiste. Speriamo che questa grave contraddizione venga sanata al più presto, per consentire alle associazioni di Categoria e alle istituzioni territoriali di collaborare attivamente alla redazione di un testo rispettoso di tutte le istanze, ma, anche e soprattutto, a tutela di un corretto funzionamento della macchina democratica, che in questo modo non è garantito”.
Gli incontri tra il mondo balneare e gli altri partiti politici proseguiranno nelle prossime settimane, si stanno fissando le date in agenda per quelli con Movimento 5 Stelle, Lega, Pd e Leu.