“Siamo al lavoro con il nostro staff tecnico per approfondire l’intera normativa che regola il tema dell’approvvigionamento dell’acqua dai pozzi artesiani con riferimento all’obbligo dell’acqua potabile sulle spiagge e che tante preoccupazioni sta diffondendo fra gli operatori del settore turistico in Versilia, a cominciare dai balneari ma anche per campeggiatori ed albergatori”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini.
“Le normative coinvolte, direttamente o indirettamente – prosegue -, i richiami legislativi di livello europeo, nazionale ma anche regionale come è il caso della legge regionale del 28 dicembre 2015, numero 80, sono tanti e c’è necessità di un coordinamento attento, a cominciare dalle stesse definizioni giuridiche dei concetti di base, onde evitare autonome estensioni interpretative che si ripercuotano illegittimamente ed ingiustamente sulle imprese e sulle loro tasche”.
“Cito solo per esempio fra i tanti – prosegue – ma stiamo verificando con gli uffici ogni risvolto possibile, l’articolo 3 del decreto legislativo del 23 febbraio 2018, campo di applicazione ed esenzioni, dove si chiarisce che ‘il presente decreto non si applica: alle acque destinate al consumo umano se sono destinate esclusivamente a quegli usi specifici diversi da quello potabile ivi incluse quelle utilizzate nelle imprese alimentari, la cui qualità non abbia ripercussioni, dirette o indirette, sulla salute dei consumatori interessati’. Il tema è pertanto delicato e la Regione Toscana è ovviamente coinvolta in questa partita e deve intervenire facendo la sua parte come solleciteremo noi in Consiglio Regionale”.
“Abbiamo già incontrato molte rappresentanze delle categorie coinvolte – prosegue Baldini – tenendo con loro un confronto serrato e predisponendo atti che depositeremo in consiglio regionale già all’inizio della prossima settimana onde portare l’argomento all’attenzione dell’assise il prima possibile”.
“La sensazione – continua l’esponente del partito di Matteo Salvini – è quella, ancora una volta, che si voglia far cassa con le imprese ed utilizzarle da bancomat. Noi non lo permetteremo e svolgeremo una istruttoria attenta e meticolosa anche riguardo l’atteggiamento che intende assumere la Asl evitando, lo ripeto, approcci amministrativi che siano fondati su ricostruzioni normative non consone al dettato di legge. Malgrado il Consiglio Regionale del 12 e 13 marzo abbia già un suo ordine del giorno definito, vista l’urgenza dell’argomento anche alla luce dei termini stringenti che i diversi operatori del settore stanno ricevendo per adeguarsi a questa situazione inaccettabile e considerate altresì le difficoltà che avrebbero anche coloro che sono chiamati a far applicare la normativa se si considera il numero delle attività coinvolte chiederemo al Presidente del Consiglio Regionale ed a tutti i gruppi politici presenti in Regione Toscana di mettere subito in discussione l’argomento”.