Caso Ginosa: “Si faccia chiarezza sulle concessioni balneari”

La richiesta viene dai consiglieri comunali Ratti, Mongelli e Sangiorgio.

L’Amministrazione Comunale di Ginosa, disapplicando la legge n. 118/2022 nel testo modificato dapprima dal D.L. n 131/2024 e poi dalla legge n. 166/2024, aveva dichiarato la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2024, ordinando la rimozione di tutte le strutture presenti sulle aree demaniali e pubblicando i bandi di gara per assegnare le concessioni riguardanti 20 lotti.

Avverso questi provvedimenti del comune di Ginosa sono stati presentati ricorsi al TAR Lecce da parte dei concessionari balneari. Il giorno 10 gennaio sono state depositate dodici Ordinanze cautelari con le quali il Giudice Amministrativo ha accolto la richiesta avanzata da altrettanti concessionari balneari del Comune di Ginosa, ritenendo di sospendere l’efficacia dei provvedimenti in merito alla scadenza dei titoli concessori al 31 dicembre 2024 e quindi legittimando l’occupazione dell’area demaniale in concessione.

Invece, con riferimento alla legittimità del bando di gara, al contenuto dello stesso, al riconoscimento degli indennizzi per i concessionari uscenti e alla mancata previa approvazione del piano delle coste da parte dell’Amministrazione Comunale, il Giudice Amministrativo ha ritenuto che le questioni richiedano adeguato approfondimento nella fase di merito, fissando l’udienza pubblica per il giorno 5 marzo 2025. Pertanto, la decisione adottata dal TAR Lecce, sebbene intervenuta in una fase cautelare, ha già garantito nelle more del giudizio la prosecuzione del rapporto concessorio in essere per i balneari uscenti.

All’indomani di questi recenti pronunciamenti del Giudice Amministrativo, sarebbe auspicabile che l’amministrazione comunale di Ginosa, decida di sospendere in via cautelare l’espletamento delle gare in attesa dell’imminente giudizio di merito per evitare ulteriori spese legali a carico di tutti i cittadini ginosini e marinesi.

Non abbiamo mai condiviso il metodo affrettato ed approssimato con cui l’amministrazione pentastellata ha inteso procedere alla pubblicazione delle gare balneari ignorando l’evoluzione legislativa nazionale in itinere ed ora ci auguriamo che si proceda con prudenza e responsabilità per evitare di mettere ulteriormente a rischio l’intero comparto balneare e l’indotto turistico ad esso collegato a danno dell’intera comunità. Lo riferiscono i consiglieri comunali Ratti, Mongelli e Sangiorgio.

Croatti (M5S) sui balneari: “I Comuni non attendano il 2027, subito le gare per le concessioni”

“I comuni della Riviera romagnola non possono permettersi di attendere il 2027 per far partire le gare per le concessioni demaniali. Gli investimenti che arriveranno grazie alle evidenze pubbliche sono indispensabili e urgenti per rendere più forte e qualitativa la nostra offerta turistica, rilanciare il comparto balneare bloccato da anni di incertezza, consentire al territorio un grande salto di qualità in chiave sostenibile e green e aumentare i servizi a favore di tutti i cittadini”.

“I comuni considerino la proroga del 2027 un termine di salvaguardia di cui avvalersi solamente per eventuali contenziosi o difficoltà nell’esecuzione delle gare e dimostrino più lungimiranza e visione di questo governo incapace e inadatto, riuscito a partorire in due anni soltanto un immobilismo che ha messo in ginocchio un comparto strategico per l’economia del nostro Paese. Dopo l’adozione del previsto decreto che dovrà essere presentato dal governo entro il 31 marzo 2025 e che dovrebbe contenere indicazioni specifiche rispetto alle evidenze pubbliche i comuni non perdano ulteriore tempo”.

“Questa è una fase molto delicata, la Riviera romagnola raccolga la sfida e le opportunità della Bolkestein per rafforzare la propria competitività e dimostrare al mercato turistico nazionale e internazionale la propria capacità di innovare e guardare al futuro”, chiosa l’esponente 5 stelle

ll TAR Liguria emette nove decreti su concessioni demaniali marittime: dichiarata l’improcedibilità dei ricorsi, in attesa della CGUE

Il TAR Liguria, in data 14 dicembre 2024, ha emesso nove decreti decisori riguardanti altrettanti ricorsi proposti da: Bagni il Gabbiano, Il Pontiletto S.n.c., Lido S.a.s., L’Ormeggio S.a.s., Bagni Bergamo S.n.c., Bagni Ciccio, Bagni Comunali, Bagni Esperia e Bagni Giardini, tutti operanti nel Comune di Chiavari, uno dei primi in Italia ad aver proceduto alle evidenze pubbliche.

I ricorsi sono stati presentati per l’annullamento parziale della Deliberazione della Giunta Comunale di Chiavari (n. 247 del 21/12/2023), che ha disposto la validità delle concessioni demaniali marittime sino al 31/12/2024, e per l’annullamento di atti presupposti, conseguenti o connessi, inclusa la proroga concessa dall’Ufficio Demanio Marittimo.

Il 9 dicembre 2024, i ricorrenti hanno depositato un atto dichiarando di non avere più interesse al ricorso. Di conseguenza, il TAR Liguria ha dichiarato i ricorsi improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse. La rinunzia ad andare a sentenza, soprattutto per i concessionari che si sono visti riassegnare la concessione, va intesa nella prospettiva di evitare al Tar di pronunciarsi sulla scadenza al 2033, motivo dell’impugnativa, visti i recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato. Infatti, il massimo consesso amministrativo nelle recenti decisioni di dicembre 2024 ha ribadito la illegittimità secondo il diritto eurounitario della proroga delle concessioni balneari al 31.12.2033 anche quando precedute dalla pubblicazione all’albo pretorio e dalla non opposizione di terzi alla proroga, secondo quanto previsto dall’art.37 del codice della navigazione, norma ritenuta arcaica dal massimo giudice amministrativo. Nelle decisioni di dicembre 2024 il consiglio di Stato, peraltro, si è rifiutato di attendere l’esito della causa pregiudiziale pendente davanti alla Corte di giustizia Ue sui quesiti posti dal giudice di pace di Rimini con l’ordinanza 464/24 ‘Balneari Rimini’.

Nella causa pregiudiziale hanno depositato osservazioni scritte le parti intervenute davanti alla Corte Ue, il concessionario ricorrente con gli avv.ti Gabriella Guida e Vincenzo De Michele, il concessionario intervenuto con gli avv.ti Ettore Nesi e Roberto Righi, la Commissione europea e il Comune di Rimini. Significativamente, il Governo Meloni ha scelto di non intervenire nella causa pregiudiziale, legittimando implicitamente con la neutralità le tesi dei difensori dei concessionari e del giudice del rinvio pregiudiziale sulla inapplicabilità della Bolkestein e delle norme dei Trattati alle concessioni balneari.
Il 28 gennaio c.a. scadrà il termine per la richiesta di trattazione orale in udienza pubblica della causa pregiudiziale, il cui esito potrebbe portare ad un totale ribaltamento della giurisprudenza del CdS e a modifiche legislative che assicurino certezza definitiva e continuità aziendale a tempo indeterminato o di lungo periodo ai concessionari attuali, senza l’incubo delle gare.

Vogliamo far chiarezza sulle dichiarazioni del sindaco Messuti. Il Comune di Chiavari ha comunicato che i decreti decisori del TAR Genova, con l’ improcedibilità dei ricorsi di impugnativa della delibera di giunta 247/2023 che aveva ridotto al 31.12.2024 la durata delle concessioni, legittimano le gare espletate.
La posizione appare corretta sotto il profilo della giustizia amministrativa e dell’art.1 del d.l. 131/2024, per i concessionari rinunciatari sia vincitori (che hanno una concessione di durata triennale fino al 31.12.2027) sia per i concessionari uscenti, che la gara l’hanno persa. Rimane in piedi l’eventuale azione contro l’esito delle gare (vizi nell’aggiudicazione) e per coloro che hanno impugnato sia la riduzione al 31.12.2024 della proroga sia i bandi e non hanno rinunciato all’azione.

Ricordiamo infine che il comune di Chiavari ha concluso le evidenze nel dicembre scorso, registrando la partecipazione di numerosi concorrenti. Alla fine, otto concessionari già operanti nel settore sono riusciti a rinnovare le loro concessioni mentre cinque nuove società si sono aggiudicate le concessioni rimanenti. Sono tuttora pendenti altri ricorsi sulla questione delle evidenze pubbliche a Chiavari, anche proposti da concessionari menzionati in questo articolo, pertanto il finale della vicenda processuale è ancora da scrivere.

Di seguito gli aggiudicatari:

L’AREA 1 assegnata alla società Lido Blu s.r.l. con il punteggio di 46;
L’AREA 2 assegnata alla Congregazione Suore di Santa Marta con il punteggio di 39,2;
L’AREA 3 assegnata alla società Bagni Esperia di Perasso e Castagnino Francesca e Enrico S.a.s. con il punteggio di 32;
L’AREA 4 assegnata alla società Manas s.r.l. con il punteggio di 87,9;
L’AREA 5 assegnata alla società Duna Beach s.r.l. con il punteggio di 68,5;
L’AREA 6 assegnata alla società BAGNI NINO DI PAPI NADIA & C. S.N.C. con il punteggio di 76,3;
L’AREA 7 assegnata alla società Bagni Ciccio di Felleti Verenicia & C. s.n.c. con il punteggio di 76,3;
L’AREA 8 assegnata alla società GIOMA 2013 di Felleti J. con il punteggio di 55,5;
L’AREA 9 assegnata alla società Onda Blu s.r.l. con il punteggio di 50,3;
L’AREA 10 assegnata alla società Bagni Bergamo s.n.c. con il punteggio di 58,3;
L’AREA 11 assegnata alla società Fara s.r.l. con il punteggio di 74,4;
L’AREA 12 assegnata alla società Robertone s.r.l. con il punteggio di 55,5;
L’AREA 13 assegnata alla società Lopak s.r.l. con il punteggio di 80,3.

Decreto 226/2024

Potete scaricare il decreto 226/2024 tenendo presente che i restanti 8 decreti sono identici.