Regione Liguria stanzia ulteriori 3,7 milioni per assunzioni dipendenti stagionali

A seguito di un decreto da parte del Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Liguria, su sollecitazione degli assessori al Turismo e al Lavoro Luca Lombardi e Simona Ferro, ha emanato un decreto di finanziamento delle domande giacenti a FILSE relative ai bonus assunzionali del Patto per il Lavoro nel settore del Turismo pari a quasi 3,7 milioni di euro. Alla luce di questo atto la nuova dotazione dell’edizione 2024 del Patto ammonta a quasi 8,7 milioni di euro.

«Già a giugno al quinto giorno di apertura della procedura a sportello le richieste pervenute avevano generato un significativo overbooking che ha reso necessario disporre la chiusura dello sportello stesso – afferma Lombardi – Ciò a dimostrazione del fatto che dopo sette anni il Patto riscuote sempre più un enorme successo: infatti è uno strumento reale e pratico che favorisce la destagionalizzazione consentendo la stipula di contratti di lavoro oltre la consueta stagione estiva».
«Ancora una volta Regione Liguria mantiene le promesse e soddisfa tutte le domande, nonostante l’altissima richiesta pervenuta – aggiunge Ferro – Il Patto per il Lavoro nel Turismo funziona, le aziende del settore ci chiedono bonus assunzionali e noi vogliamo garantirli nel tempo. Turismo e occupazione rappresentano un binomio importantissimo in Italia e in Liguria su cui è necessario investire a livello istituzionale. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo».

La settima edizione del Patto per il lavoro nel settore de Turismo è stata firmata a fine 2023 tra Regione Liguria, organizzazioni sindacali regionali, confederali e di settore, e categorie datoriali (Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl, Uil, Uiltucs, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato) per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del comparto per il 2024. I bonus sono erogati per assunzioni a decorrere dal 1° gennaio con contratti di durata non inferiore a otto mesi (con la sola eccezione degli stabilimenti balneari per i quali è previsto un incentivo anche a fronte dei sette mesi, a causa delle peculiarità di un settore che dipende, oltre che dal clima, da decisioni autonome degli enti locali di riferimento).

Le altre novità dell’edizione 2024 hanno riguardato: l’innalzamento dei bonus occupazionali previsti per la stipula di contratti a tempo indeterminato dai precedenti 6 mila a 8 mila euro; l’incremento dei bonus per i contratti a tempo determinato di 500 euro rispetto alla precedente annualità arrivando così a 3.500 euro per i contratti di 8 mesi (2.500 per i contratti dei balneari la cui durata minima resta di 7 mesi); e la nascita di un sistema di monitoraggio in tempo reale dell’andamento dell’intervento, che ha previsto l’invio automatico da parte del sistema applicativo di informazioni circa la quantità e la tipologia di contratti incentivati. Per l’annualità 2024 sono stati stanziati inizialmente 5 milioni di euro, di cui 4 milioni dedicati alle imprese dell’ospitalità e agli stabilimenti balneari e 1 milione riservato alle imprese della ristorazione.

Concessioni, il comune di Bari proroga al 2027

Con un passo decisivo verso l’adeguamento alle normative nazionali ed europee, la Giunta Comunale di Bari ha approvato la delibera che stabilisce un quadro chiaro per la gestione delle concessioni demaniali marittime. La decisione, formalizzata attraverso le deliberazioni n. 836 del 26 ottobre 2023, n. 160 del 13 marzo 2024, e n. 435 del 31 luglio 2024, rappresenta un segnale concreto di impegno per la trasparenza e l’ordine amministrativo in un settore di grande rilievo economico e sociale.

La delibera affronta il complesso scenario normativo che regola le concessioni demaniali marittime, ulteriormente arricchito dalla recente Legge n. 166/2024, che ha apportato modifiche significative alla normativa precedente. La Giunta Comunale ha preso atto della necessità di conformarsi agli obblighi posti dalle leggi nazionali e alle direttive europee in materia di evidenza pubblica, garantendo un processo trasparente per l’affidamento delle concessioni.

Il provvedimento si pone come un punto di riferimento per la pianificazione strategica delle aree demaniali marittime, includendo un dettagliato elaborato tecnico-planimetrico che classifica le aree concedibili per funzioni turistico-ricreative. Questo strumento è essenziale per definire i criteri di assegnazione e per avviare procedure competitive che rispettino i principi di trasparenza e concorrenza.

Un elemento chiave della delibera è l’autorizzazione di una proroga tecnica delle concessioni in essere. Tale proroga è finalizzata a garantire la continuità dell’utilizzo delle aree demaniali fino alla conclusione delle procedure selettive, con una scadenza massima fissata al 30 settembre 2027, come previsto dalla nuova normativa. Questo approccio mira a bilanciare l’esigenza di rinnovamento con quella di continuità operativa per gli attuali concessionari.

Le procedure competitive sono già state avviate con appositi avvisi pubblici, relativi a otto immobili demaniali marittimi, che rappresentano un primo passo verso il rinnovo complessivo del sistema delle concessioni. L’obiettivo è garantire un accesso equo alle risorse demaniali, valorizzandole in un’ottica di sviluppo sostenibile e inclusivo.

La Giunta ha ribadito l’importanza della trasparenza amministrativa, prevedendo la pubblicazione della delibera e dei relativi allegati sul sito istituzionale del Comune nella sezione “Amministrazione Trasparente”. Questa misura permette ai cittadini e agli operatori economici di accedere a tutte le informazioni necessarie, promuovendo la fiducia nelle istituzioni locali.

La decisione della Giunta Comunale di Bari rappresenta un passo avanti nel complesso percorso di adeguamento normativo e di riorganizzazione del sistema delle concessioni demaniali marittime. Tuttavia, il successo dipenderà dalla capacità dell’amministrazione di implementare con efficacia le procedure competitive e di risolvere eventuali contenziosi ancora aperti.

Questo provvedimento potrebbe costituire un modello virtuoso per altre amministrazioni locali, ma richiede uno sforzo coordinato tra tutti gli attori coinvolti per garantire che le risorse demaniali siano gestite in modo equo, trasparente e sostenibile. In un settore di rilevanza strategica per l’economia e il turismo, Bari si candida a diventare un esempio di buona amministrazione e rispetto delle regole.

Consiglio di Stato boccia il 2033 anche con pubblicazione

La sentenza del Consiglio di Stato n. 6513 rappresenta un punto cruciale nella questione delle concessioni balneari. Annullando la proroga al 2033 anche in presenza della pubblicazione della domanda ex art. 18 del Regolamento di esecuzione del Codice della navigazione, la decisione ribadisce l’importanza del rispetto della normativa comunitaria e delle procedure di evidenza pubblica.

Accogliendo l’appello del Comune di Monopoli, la sentenza sovverte quanto stabilito dal TAR di Bari, che invece considerava legittima la proroga al 2033 se supportata dalla pubblicazione prevista. Questo cambio di orientamento potrebbe avere un impatto significativo su molte concessioni balneari in Italia.

L’apertura del Consiglio di Stato alla nuova normativa introdotta dal DL n. 131/2024 (cosiddetto decreto “infrazioni”) è un altro elemento di rilievo, sottolineando la necessità di un quadro regolamentare chiaro e di provvedimenti attuativi che mettano ordine in una materia tanto complessa.

Il tema delle concessioni balneari, per la sua rilevanza economica, sociale e ambientale, richiede un intervento politico deciso e ben strutturato, capace di superare la frammentazione giurisprudenziale e di garantire certezza del diritto. Solo così si potrà offrire una risposta adeguata alle esigenze del settore e rispettare gli obblighi comunitari.

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