Concessioni, Simiani (Pd): “Punti d’approdo a rischio speculazione”

“I punti di approdo devono essere ricompresi tra la concessioni balneari e quindi messe a gara a partire dal 2027, anticipare i tempi sarebbe illogico e controproducente. Su questo tema ho presentato un emendamento insieme alla collega Simona Bonafè, ma vi sono proposte similari sottoscritte da deputati della Lega e Forza Italia: auspico quindi che questa modifica venga approvata”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani, sul Decreto Infrazioni, attualmente in discussione a Montecitorio.

“Forzare la mano, senza peraltro coinvolgere le comunità locali, rischia di aprire le porte ad iniziative non concertate che potrebbero compromettere la sostenibilità ambientale e stravolgere l’equilibrio sociale ed economico di interi territori. Mi riferisco in particolare a quanto sta accadendo a Talamone, nel comune di Orbetello, dove il bando per il nuovo porto turistico rischia di consegnare le concessioni a grandi gruppi a scapito di associazioni, residenti e villeggianti, senza peraltro avere garanzie certe sulle ricadute locali“: conclude Marco Simiani.

Canepa e Foscolo (Lega): “Impegno per il futuro delle imprese balneari in Liguria”

“Un chiaro impegno per affrontare questioni cruciali che riguardano le attività balneari”. Giancarlo Canepa, forte del bagaglio di esperienze da sindaco di Borghetto Santo Spirito e Sara Foscolo deputato nella passata legislatura che insieme senatore Paolo Ripamonti ha seguito con grande impegno la questione, entrambi candidati consiglieri della Lega in Regione, promettono di sostenere le imprese balneari portando ai tavoli tecnici le loro esigenze e le sfide che affrontano quotidianamente.

“La gestione delle concessioni demaniali marittime è un tema delicato e attuale. La proposta di avviare una modifica della legge regionale, riducendo la quota minima di spiagge libere dal 40% al 20%, rappresenta una risposta concreta a una realtà complessa. Molti comuni, specialmente in provincia di Savona – ricordano Canepa e Foscolo – si trovano in difficoltà nel rispettare le normative attuali, che rischiano di ridurre la superficie degli stabilimenti esistenti e di dequalificare l’offerta turistica oltre a generare possibili contenziosi”.

Canepa è stato il primo sindaco della provincia ad adottare, prima che intervenisse il Governo, regole chiare per il settore e questo a dimostrazione di una visione proattiva e una volontà di agire a tutela delle aziende esistenti che da sempre generano indotti positivi per tutto il territorio.

“Il nostro impegno in Regione sarà quello di lavorare in sinergia con i parlamentari liguri e con il viceministro Edoardo Rixi per introdurre norme che possano derogare ai limiti attuali, ne abbiamo parlato anche in un recente incontro con alcuni balneari della provincia ad Alassio insieme al capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. La proposta è quella di portare un emendamento in sede di conversione parlamentare del recentissimo decreto legge 131, che dovrà avvenire entro la metà di dicembre. Il Parlamento, secondo noi, dovrà introdurre una norma secondo la quale in sede di prima attuazione del decreto e cioè di espletamento delle gare entro il settembre 2027, verranno derogate tutte le norme regionali che impongono ai comuni limiti minimi di aree balneabili nei propri PUD prima di poter espletare le gare e assegnare le concessioni.  Questo – affermano Canepa  e Foscolo – è un passo sicuramente importante. Si tratta di una proposta che non solo avrebbe un impatto immediato sulle concessioni ma preserverebbe i Comuni da centinaia di inevitabili ricorsi avversi alle modalità di adeguamento dei PUD oltre a rappresentare anche un segnale chiaro di giustizia ed equità nei confronti delle imprese locali a conduzione prevalentemente familiare che hanno creato una particolare ricettività turistica e mantenuto e sorvegliato il litorale. È fondamentale che le Amministrazioni Comunali possano gestire il proprio territorio in modo flessibile, garantendo sia le attività dei concessionari che la qualità dei servizi offerti ai turisti. Aumentare la percentuale di spiagge libere rispetto alle attuali con piccoli appezzamenti disgiunti gli uni dagli altri, in alcuni casi strisce molto strette tra una staccionata e l’altra, non pare essere la soluzione migliore per valorizzare la nostra costa”.

Canepa e Foscolo si dicono pronti ad avviare un confronto aperto su questi temi con la categoria. “La partecipazione e il dialogo sono essenziali per trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti – dicono Canepa e Foscolo –  ma è necessario che gli imprenditori balneari sostengano la nostra candidatura al Consiglio Regionale. Sarà nostra priorità quella di lavorare insieme per un obiettivo comune: il rilancio e la valorizzazione delle attività balneari di tutta la Liguria. Abbiamo a cuore non solo il futuro delle aziende, ma anche il benessere della comunità, la salvaguardia del nostro patrimonio naturale e la qualità dell’offerta turistica che non può essere dequalificata andando a ritagliare piccolissime strisce di spiaggia libera tra una concessione e l’altra che diventeranno una sorta di ‘terra di tutti e di nessuno’ e che non aiutano in alcun modo il processo di miglioramento della ricettività turistica delle nostre località”.

Forza Italia sulle concessioni balneari: “Da noi senso di responsabilità e proposte concrete”

“Crediamo siano tanti i temi su cui la nostra regione meriti una svolta: per un nuovo governo regionale, un buongoverno, che affronti le criticità, non poche, maturate negli anni dell’egemonia targata PD e raccolga le sfide non più procrastinabili”. Lo dice Forza Italia in una nota. 

“Nei giorni che vedono Rimini ospitare il TTG – si prosegue – non ci sottraiamo al dibattito circa le concessioni balneari, rivendicando l’impegno di Forza Italia ed il suo ruolo a sostegno delle categorie e operatori in tanti anni di tematiche affrontate o meglio non affrontate da molteplici Governi. Si tratta di uno dei temi su cui riteniamo la regione avrebbe potuto, anzi dovuto, fare di più, come dimostrano invece gli atti compiuti dalla Regione Abruzzo. Parliamo di una partita chiave per tante famiglie e per l’economica dell’intero distretto turistico romagnolo, che ha visto Forza Italia sempre in prima linea, fattivamente e senza false promesse, nella ricerca di una soluzione equa che conviva con la difesa dei nostri operatori. Un solco fatto di coerenza e impegno, che vogliamo rinnovare ricordando ad esempio la proposta non banale della nostra deputata Erica Mezzetti, in merito alle integrazioni e specifiche da apportare al Codice Appalti proprio sulla questione concesisoni, ma anche quel dialogo franco e autorevole che il nostro movimento ha condotto in questi anni in l’Europa nel percorso che riguarda la definizione delle evidenze”.

Ai candidati Davide Frisoni e Monia Guidi di Forza Italia alle Regionali la chiusura: “La Regione in questi ultimi quindici anni è stata la grande assente su questa materia nonostante la conformazione del territorio che nella sola provincia di Rimini vede più di 700 operatori balneari (724 per l’esattezza) scegliendo di rimanere immobili piuttosto che provare a dare risposte concrete ai tanti operatori economici del territorio. Ora non valgono a nulla le dichiarazioni fatte dalla Regione che prepareranno una bozza della  norma e la proporranno al vincitore della prossime elezioni, questo è un cattivo esempio di politica che gioca sulla testa di tutti gli imprenditori oltre a lasciare soli i Sindaci che già si sono attivati per rispettare norme e trovare soluzioni (vedi Bellaria Igea Marina) che collaborano costantemente con gli operatori. Per noi il futuro della pubblica amministrazione è quello di dare risposte e soluzioni, attraverso  sinergie tra la parte pubblica e la parte privata. Questo sarà il nostro primo obiettivo se saremo eletti in Regione”.