Balneari: Fiba, “Comparto vive estrema incertezza. Intervenire subito per garantire futuro alle imprese del settore”

“Il comparto balneare continua a vivere uno stato di estrema incertezza. E i balneari non sono certo contenti come ha detto ieri il Ministro Santanché. Siamo però in una fase cruciale perché il decreto che interviene sul settore deve essere convertito in legge e siamo nella fase della presentazione degli emendamenti. Una fase che ci auguriamo possa portare a quel punto di equilibrio necessario per il doveroso riconoscimento del valore dei beni materiali e immateriali alle attuali imprese, quando queste dovranno affrontare il percorso ad evidenza pubblica. Siamo convinti che sia un risultato raggiungibile e che sia un diritto degli attuali concessionari vedersi riconosciuto il valore della propria impresa”.

Così il presidente di Fiba Confesercenti Maurizio Rustignoli a margine dell’assemblea unitaria del settore “La balneazione attrezzata italiana. Una risorsa del Paese da salvaguardare non da distruggere”, tenuta al TTG di Rimini.

“Queste imprese hanno creduto nel patto fiduciario con lo Stato che prevedeva il diritto di insistenza e rinnovo automatico delle concessioni. Le leggi cambiano, è vero, ma la politica ha il dovere di accompagnare le imprese, e le famiglie che sono dietro queste imprese, ad un nuovo regime legislativo”.

“L’assemblea unitaria di oggi ha visto la partecipazione di tanti operatori, interessati e preoccupati, ma anche pronti a tutte le azioni necessarie per rivendicare i propri giusti diritti. Adesso parte il nostro percorso assembleare in giro per l’Italia per incontrare i balneari e coinvolgere gli enti locali, regione per regione. Loro sono chiamati ad un grande lavoro, che deve essere fatto da qui alla scadenza del 2027, unico aspetto di buon senso presente nel decreto, perché dà alle amministrazioni il tempo di lavorare per stabilire criteri giusti ed equilibrati per le future evidenze pubbliche. Noi siamo disponibili al dialogo e propositivi al fine di trovare un nuovo punto di incontro, ma restiamo sempre pronti, laddove non ci sia la possibilità di raggiungere equilibri minimi, ad adottare tutte le azioni necessarie per vedere riconosciuto il diritto delle imprese a fare il proprio mestiere e il valore degli investimenti fatti per costruire il sistema turistico balneare italiano”.

Confartigianato Imprese Demaniali a convegno sul futuro delle imprese balneari, valore artigiano da difendere

Il 9 ottobre, presso la Fiera di Rimini, si è tenuto il convegno “Imprese Balneari a Valore Artigiano: Persone, Famiglia, Cura del Territorio”,  organizzato da Confartigianato Imprese Demaniali. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e numerosi relatori che hanno offerto preziosi contributi e spunti di riflessione sulle nuove sfide e opportunità per le imprese balneari.

Il convegno, svoltosi alla presenza di imprenditori e amministratori locali, regionali e politici nazionali, è stato aperto dai saluti di Davide Cupioli, Presidente di Confartigianato Imprese Rimini, e Davide Servadei, Presidente di Confartigianato Imprese Emilia Romagna. Tra gli interventi di spicco, quelli di Roberta Frisoni, Assessore al Demanio del Comune di Rimini, e di Andrea Corsini, Assessore al Commercio e Turismo della Regione Emilia Romagna, che hanno sottolineato l’importanza del settore balneare per l’economia locale e regionale.

Gli avvocati Roberto Manzi e Lucio Lacerenza hanno fornito approfondimenti rispettivamente sulle nuove disposizioni del decreto-legge “Salva infrazioni” e sulle strategie per la partecipazione ai bandi, offrendo strumenti pratici e legali per affrontare le sfide normative.

Al centro del dibattito il decreto legge ‘Salva Infrazioni’, un argomento di cruciale importanza e attualità per le imprese demaniali. I parlamentari intervenuti al convegno, tra cui il Senatore Marco Croatti (Movimento 5 Stelle), il Deputato Salvatore Marcello Di Mattina (Lega), il Deputato Andrea Gnassi (Partito Democratico) e il Deputato Giulio Cesare Sottanelli (Azione) hanno discusso le implicazioni del provvedimento e le possibili soluzioni per tutelare le imprese balneari italiane. Le loro riflessioni hanno offerto una visione completa e articolata delle prospettive per il settore.

Le conclusioni sono state affidate a Mauro Vanni, Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, che ha ribadito l’impegno dell’associazione nel supportare le imprese balneari e nel promuovere un modello di sviluppo sostenibile per le imprese a valore artigiano:

“Questo decreto – ha sottolineato il Presidente Vanni – rischia di avvantaggiare poche e grandi imprese, anche multinazionali, a scapito di migliaia di micro e piccole imprese a valore artigiano. Salvaguardare le nostre imprese significa avere a cuore migliaia di famiglie e di persone che da decenni si dedicano allo sviluppo del turismo e alla salvaguardia del ‘bene spiaggia’. Consideriamo il decreto Salva Infrazioni fortemente negativo per la categoria e auspichiamo che tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, accolgano le nostre proposte emendative che vanno nella direzione di salvaguardare le imprese balneari, perché lo Stato può mettere a bando la sabbia ma non può mettere a bando le nostre imprese e le famiglie che hanno dato la vita per costruirle. Devono essere riconosciuti loro gli investimenti dei sacrifici fatti per una vita”. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e aggiornamento per tutti gli operatori del settore, confermando ancora una volta il ruolo centrale di Confartigianato Imprese nel panorama economico e sociale italiano.

Rimini, il vice presidente del Senato Centinaio: “I balneari possono stare fuori dalla Bolkestein”

Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha proposto durante il suo intervento alla fiera internazionale del turismo TTG a Rimini una revisione della direttiva Bolkestein per quanto riguarda i balneari. Durante il suo intervento alla fiera internazionale del turismo TTG a Rimini, ha ribadito che è possibile escludere i balneari dalla direttiva europea, sottolineando che questa posizione è stata sostenuta da quasi tutti i partiti politici italiani. Centinaio ha evidenziato come il contesto europeo sia favorevole a una revisione della normativa, specialmente all’inizio di una nuova legislatura del Parlamento Europeo.

Secondo Centinaio, il governo italiano ha cercato di trovare una mediazione tra le esigenze dei balneari e le direttive europee, con un approccio che guarda con ottimismo al futuro. Tuttavia, ha anche dichiarato che è arrivato il momento di fare lobby a livello europeo per rivedere la direttiva Bolkestein, dato che Frits Bolkestein stesso, promotore della direttiva, ha sostenuto che i balneari avrebbero dovuto esserne esclusi fin dall’inizio​.

In Italia il governo ha cercato una mediazione tra le esigenze dei nostri balneari e le indicazioni europee. Una mediazione positiva che ci permette di provare a guardare al futuro, sono ottimista. Ma faccio un altro ragionamento, non voglio togliere potere allo Stato italiano, ma noi arriviamo alla questione balneari perché qualcuno ce l’ha imposta con la direttiva Bolkestein che comincia ad avere la sua età. E visto che siamo all’inizio di una legislatura europea, considerato che è una questione anche di altri paesi, il mio messaggio è: proviamo a fare lobby attraverso i nostri europarlamentari, i commissari europei e tutti coloro che rappresentano i nostri paesi, che hanno a cuore la questione balneari e il turismo, proviamo a rimettere sul tavolo la questione Bolkestein perché il signor Frits Bolkestein ci ha detto che doveva stare fuori dalla direttiva e perché l’hanno detto quasi tutti i partiti dell’arco costituzionale”.

Aggiunge: “Rimettiamo la questione Bolkestein all’attenzione del Parlamento europeo e della commissione Ue e togliamo i balneari dalla Bolkestein come avevamo promesso e proviamo a guardare al futuro in un modo diverso”.