Bolkestein, nuovo richiamo della Commissione Ue alla Spagna sulle concessioni marittime
La Commissione Europea ha emesso un parere motivato contro la Spagna per l’arbitrarietà nella gestione delle concessioni dei bar e altri locali sulle spiagge. La decisione è contenuta nel pacchetto infrazioni di dicembre. Questo rappresenta il secondo passo nella procedura d’infrazione e potrebbe portare il caso davanti alla Corte di Giustizia dell’UE, se non verranno apportate le modifiche richieste entro due mesi. È importante sottolineare che il secondo step della procedura di infrazione si verifica a quasi due anni dalla prima lettera di costituzione in mora inviata dalla Commissione alla Spagna, datata 16 febbraio 2023, alla quale il paese aveva 60 giorni di tempo per rispondere. In netto contrasto, l’Italia ha ricevuto un trattamento ben diverso, essendo costantemente sotto l’attento scrutinio delle istituzioni europee.
La Spagna prevede la possibilità di rilasciare concessioni per la costruzione di strutture permanenti (quali ristoranti o allevamenti ittici) sul demanio pubblico costiero semplicemente dietro presentazione di una domanda, seguita da un periodo di informazione pubblica di 20 giorni. Per contro, la direttiva sui servizi stabilisce un obbligo esplicito di ricorrere a una procedura di selezione imparziale e trasparente. La Commissione ritiene inoltre che la proroga della durata di tali concessioni ai sensi del diritto nazionale, in alcuni casi fino a 75 anni, violi la stessa disposizione, in quanto comporta un diritto preferenziale a favore degli operatori storici (che secondo la Bolkestein dovrebbero essere esclusi dalla stessa ndr). Inoltre, nella misura in cui ostacolano l’accesso a tali concessioni da parte di operatori di altri Stati membri, le norme nazionali limitano indebitamente la libertà di stabilimento sancita dall’art. 49 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. La Commissione ha pertanto deciso di emettere un parere motivato nei confronti della Spagna, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE.
La Commissione ha anche deferito la Spagna alla Corte di Giustizia per il mancato recepimento delle direttive sugli appalti pubblici e sulle concessioni di servizi, che dovevano essere integrate nel diritto nazionale entro aprile 2016. Bruxelles sottolinea che la Spagna non ha adeguato le proprie norme, mantenendo una legislazione non conforme agli obblighi comunitari, con impatti sulla trasparenza e sull’apertura alla concorrenza.
Le direttive europee mirano a garantire trasparenza e competitività, favorendo la concorrenza tra imprese e il miglior rapporto qualità-prezzo negli appalti pubblici. Le irregolarità sollevate evidenziano la necessità di un allineamento legislativo per evitare ulteriori sanzioni e promuovere un accesso equo alle concessioni costiere.
Con un ultimatum di due mesi, la Spagna dovrà decidere se adeguarsi o affrontare le conseguenze legali presso la Corte di Giustizia dell’UE.
Puglia, tavolo tecnico per il piano Regionale delle Coste e Legge Regionale 17/2015
Giovedì 16 dicembre 2024, presso gli Uffici della Regione Puglia a Bari, si terrà un importante Tavolo Tecnico dedicato al Piano Regionale delle Coste e alla Legge Regionale n. 17/2015. L’incontro, fissato per le ore 10:30, vedrà la partecipazione delle principali sigle sindacali del settore, invitate a contribuire alla discussione sulle criticità emerse e sulle prospettive future legate alla gestione del demanio marittimo.
La riunione, organizzata dalla Sezione Urbanistica della Regione Puglia, mira a promuovere un confronto costruttivo sui temi più delicati della normativa costiera, incluse le problematiche relative alle concessioni demaniali e alla sostenibilità delle coste pugliesi.
La Regione ritiene fondamentale il contributo delle rappresentanze sindacali per affrontare al meglio le sfide poste da un quadro normativo complesso e in evoluzione. Un dialogo aperto e partecipato sarà cruciale per individuare soluzioni condivise e percorsi di sviluppo sostenibile per il settore.
Concessioni, costituzione in giudizio del Comune di Ginosa presso il TAR Lecce
La Giunta Comunale di Ginosa ha deliberato all’unanimità la costituzione in giudizio presso il TAR Lecce in relazione al ricorso presentato da 12 concessionari demaniali marittimi di Ginosa. Il ricorso contesta la validità della procedura di assegnazione di 20 concessioni demaniali marittime pubblicata il 19 novembre 2024 e richiede l’annullamento di atti correlati, comprese le delibere di Giunta nn. 197 e 198 del 17 ottobre 2024.
L’incarico è stato assegnato all’Avv. Giuseppe Misserini, con un compenso totale lordo di € 4.525,00 (inclusi spese generali, CAP e IVA), imputato al capitolo 138 del bilancio comunale 2025. Tale cifra copre sia la fase di merito (€ 2.570,00) sia quella cautelare (€ 531,00).
La Giunta Comunale ritiene necessario e urgente procedere alla costituzione in giudizio per assicurare una difesa puntuale e competente del Comune di Ginosa, garantendo la legittimità della procedura amministrativa di assegnazione delle concessioni demaniali e tutelando gli interessi pubblici legati alla gestione del demanio marittimo.