Rinviato il decreto sugli indennizzi per i balneari: attesa per il nuovo provvedimento

Il governo ha deciso di rinviare il decreto che dovrebbe stabilire gli indennizzi per i gestori degli stabilimenti balneari in vista delle future gare per la riassegnazione delle concessioni. Il provvedimento, atteso nei giorni scorsi, non ha ancora una data certa per la sua approvazione, in quanto l’esecutivo ha scelto di proseguire il confronto con Regioni, Comuni e associazioni di categoria prima di formalizzare il testo definitivo.

La questione degli indennizzi è al centro del dibattito politico ed economico, poiché il decreto attuale della Commissione Europea prevede che i gestori uscenti possano ricevere un rimborso solo per gli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Questa disposizione è stata fortemente criticata dagli operatori del settore, che chiedono un criterio di calcolo più ampio e adeguato a tutelare le loro attività.

Il tema ha trovato sostegno all’interno della maggioranza di governo, con particolare attenzione da parte della Lega. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha più volte ribadito la volontà di intervenire sulla normativa per garantire equi risarcimenti ai concessionari, evitando di penalizzare chi ha investito nel tempo per migliorare le strutture e i servizi offerti ai turisti.

Il termine ultimo per la pubblicazione dei nuovi bandi di assegnazione delle concessioni è stato prorogato al 2027, una decisione che concede più tempo per definire le modalità di svolgimento delle gare e le condizioni economiche per gli attuali gestori. Tuttavia, l’attesa per il decreto sugli indennizzi resta alta, con gli operatori del settore che chiedono certezze per il futuro delle loro attività.

Nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi, con il governo chiamato a sciogliere i nodi ancora irrisolti e a trovare una soluzione che bilanci gli interessi delle imprese balneari con le direttive europee.

“TAR Lecce, concessioni: “Necessaria l’autorizzazione preventiva per l’affidamento a terzi”

La sentenza TAR Lecce n. 00469/2025 del 24/03/2025 in materia di concessioni demaniali marittime assume un rilievo significativo nell’ambito del diritto amministrativo e della gestione del demanio marittimo. La decisione, basata sull’interpretazione dell’articolo 45-bis del Codice della Navigazione, affronta il delicato equilibrio tra interesse pubblico e tutela degli operatori economici che gestiscono le concessioni.

Il Contesto Normativo L’articolo 45-bis del Codice della Navigazione disciplina l’affidamento delle concessioni demaniali marittime a soggetti terzi, regolando la possibilità di subconcessione e l’uso del bene pubblico. La norma prevede che l’affidamento a terzi di servizi all’interno delle concessioni debba essere preventivamente autorizzato dall’amministrazione competente.

Il Merito della Sentenza Il TAR Lecce ha esaminato la legittimità dell’affidamento a terzi della gestione dei servizi di bar-ristorazione all’interno di uno stabilimento balneare, evidenziando come la mancanza di una preventiva autorizzazione renda tale affidamento non conforme alle disposizioni dell’art. 45-bis del Codice della Navigazione.

In particolare, il TAR ha rilevato che “nella specie difetta il necessario requisito formale della preventiva autorizzazione all’affidamento a terzi dei servizi di cui trattasi” e che “l’eventuale presunta conoscenza da parte dell’Amministrazione concedente del predetto affidamento a terzi della gestione dei servizi non può surrogare la carenza del requisito”. Tuttavia, dagli atti di causa è emerso che “l’amministrazione comunale era a conoscenza dell’affidamento a terzi della gestione dei servizi di bar-ristorazione dello stabilimento balneare condotto dall’associazione ricorrente, analogamente a quanto avvenuto nelle precedenti annualità, per le quali l’autorizzazione ai sensi della sopra richiamata disposizione di legge era stata rilasciata”.

Le Implicazioni Giuridiche La sentenza chiarisce che la preventiva autorizzazione amministrativa rappresenta un requisito essenziale per la validità dell’affidamento a terzi di servizi all’interno di concessioni demaniali. La mera conoscenza da parte dell’amministrazione concedente non è sufficiente a sanare la mancanza di un atto autorizzativo formale.

In questo senso, la pronuncia del TAR Lecce pone l’attenzione sulla necessità per i concessionari di conformarsi rigorosamente alle prescrizioni normative, evitando affidamenti informali che potrebbero risultare illegittimi. Gli enti locali, d’altro canto, sono chiamati a vigilare sul rispetto delle norme, assicurando che ogni affidamento a terzi avvenga nel rispetto delle procedure previste.