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Balneari, Cannizzaro (FI): “Proroga Calabria atto concreto senza attendere provvedimenti calati dall’alto”

“Altro che iniziativa elettorale o atto simbolico… la delibera sui balneari voluta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto – e convintamente votata in Giunta anche dalla Lega -, è una misura estremamente concreta, dalla parte della Calabria e delle imprese. Dopo mesi di incertezze, nella nostra Regione le proroghe delle concessioni saranno realtà.
Ciò vorrà dire certezze per gli imprenditori che hanno investito per anni nelle proprie attività, salvaguardia dei posti di lavoro, una migliore ricettività per i turisti che arriveranno nelle prossime settimane.

Gli amici della Lega, dopo aver accolto con dichiarazioni e messaggi di giubilo l’approvazione della delibera, adesso provano a sminuirle la portata. Capiamo le esigenze dettate dalla campagna elettorale e dalle direttive che arrivano dai vertici nazionali, ma sarebbe gradito anche un pizzico di onestà intellettuale.

Il presidente Occhiuto poteva stare con le mani in mano in attesa di interventi normativi calati dall’alto, ha invece deciso di agire a ridosso della stagione estiva e per il bene esclusivo della Calabria”.

Così Francesco Cannizzaro, deputato di Forza Italia

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Federbalneari, bene istruttoria, si apra conflitto alla Consulta

“Ritengo positiva l’iniziativa se serve a chiarire le posizioni in campo. È un percorso fortemente auspicato da Federbalneari e dalla categoria”. Lo dice all’ANSA Marco Maurelli, presidente di Federbalneari italia, commentando la notizia che partirà dopo le Europee l’iter istruttorio dell’ufficio di presidenza della Camera sulla richiesta di FdI al presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana di sollevare presso la Corte costituzionale il conflitto di attribuzione nei confronti del Consiglio di Stato per la sentenza sulle concessioni balneari.

“Le prerogative del legislatore sono in capo al Parlamento come è noto – sottolinea Maurelli – e a nessun altro organo istituzionale. Prerogative del Parlamento e addirittura dell’Unione europea che finora sono state usurpate da sentenze che lasciano il tempo che trovano anche in virtù di ingerenze immotivate su direttive europee mai richieste in giudizio. Ora il Parlamento apra il conflitto di attribuzione e la Consulta lo approvi subito per chiarire una volta per tutte il “confine” oltre il quale la giustizia amministrativa non potrà andare. Il nostro monito è far presto e fare chiarezza eliminando il caos a cui il comparto turistico balneare italiano è sottoposto ed al quale assistiamo da qualche anno sui comuni costieri che non vogliono attendere inspiegabilmente un corretto piano di riforma che solo il governo potrà promuovere all’attenzione del Parlamento”. E conclude:

“La priorità è dare spazio alla gestione della riforma attraverso un atto motivato della legge Draghi entro e non oltre il 2024 in attesa della riforma annunciata e con la stagione che rischia di partire male e di vedere il progressivo depauperamento dei livelli occupazionali con investimenti ormai fermi al palo così come sta già avvenendo in molte parti del Paese proprio a causa di questa confusione mai richiesta”.