Regionali, Ugolini incontra i balneari: “Non faccio promesse irrealizzabili”


Questa mattina a Cesenatico la candidata alla presidenza della Regione del centrodestra Elena Ugolini ha incontrato le rappresentanze della categoria dei balneari della costa romagnola. Erano presenti Sib-Confcommercio, Fiba-Confeserfenti, Confartigianato Balneari, Cna, Legacoop e Oasi. Presente inoltre anche Adac Federalberghi Cesenatico per il sistema alberghiero. 

Si è parlato non solo delle conseguenze della direttiva Bolkenstein ma anche del futuro del turismo regionale. “Sia per tutelare i balneari sia per difendere la costa romagnola in questi anni è stato fatto poco o niente. Questa mattina sono stata franca e non mi sono nascosta “dietro un dito”. La Regione, se diverrò governatrice, sarà attenta i bisogni della categoria e disponibile, nei limiti previsti dai provvedimenti, nei confronti di chi ha reso la costa romagnola famosa in tutto il mondo. Come sempre, a differenza di altri, non ho fatto promesse irrealizzabili perché non è nel mio stile e mai lo sarà” questo il commento di Elena Ugolini sulla “questione balneari”. 

In merito al sistema turistico, Elena Ugolini ha sottolineato che “è necessaria una nuova visione perché è da dieci anni che non ci sono concreti progetti per il suo rilancio. La Regione deve iniziare a ragionare come “imprenditrice” del settore turistico. Manca la formazione necessaria ai lavoratori del settore e non c’è idea di fare sistema tra le varie località, al di là di quelle costiere. Servono flessibilità, come in merito alla legge urbanistica che cambierò, e infrastrutture” ha dichiarato Elena Ugolini, la candidata civica alla presidenza dell’Emilia-Romagna.


Appello al presidente Mattarella, non promulghi la proroga delle concessioni balneari

Oltre 50 personalità tra giuristi (tra cui l’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti), accademici e esponenti del mondo della cultura hanno rivolto un appello al presidente della Repubblica perchè non promulghi la legge di conversione del decreto-legge n. 131 del 2024, con cui il Governo Meloni ha disposto un’ulteriore proroga delle concessioni balneari. Dl che secondo i sottoscrittori è “in aperto contrasto con il diritto unionale ed interno”.

La situazione di contrasto con il diritto dell’Unione Europea sostengono i firmatari, mentre prosegue la raccolta delle adesioni – “non è più accettabile e diviene pericolosa per i diritti dei cittadini e il loro esercizio, finendo per bloccare l’operato dei Comuni, creando confusione nella gestione e fruizione della risorsa pubblica”. Per queste ragioni si chiede al capo dello Stato, qualevgarante della Costituzione e “guardiano del rispetto deivtrattati e degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle organizzazioni sovranazionali”, di esercitare il potere di rinvio previsto dall’articolo 74 della Costituzione, non procedendo alla promulgazione della legge di conversione del decreto-legge. (ANSA).