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Balneari: Festa 1° maggio, sentenza Consiglio di Stato scellerata mette a rischio 300 mila posti di lavoro

“Assistiamo alla pubblicazione di due sentenze del Consiglio di Stato in contrasto tra loro: una impedisce temporaneamente la messa a gara delle concessioni balneari e rimanda alla Corte di Giustizia Europea ogni decisione, l’altra invece obbliga i comuni a indire subito le gare. Poche idee e ben confuse!”. E’ il primo commento a caldo alle pronunce odierne dei Presidenti di Assobalneari aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare.

In particolare, la scellerata sentenza del Consiglio di Stato che obbliga i Comuni italiani a indire gare per riassegnare le concessioni balneari subito, in disaccordo con quanto definito nel “Milleproroghe”, avrà effetti devastanti sull’occupazione mettendo a rischio l’intero settore che arriva ad occupare fino a 300 mila lavoratori, in gran parte già assunti, per la stagione.

Per le associazioni, le gare mettono anche a rischio l’offerta dei servizi balneari per quest’estate, nei quali le famiglie e i turisti rischiano di non trovare più gli stabilimenti, e allo stesso tempo creano un danno economico certo per le famiglie e i turisti.

“In tutti i casi in cui sono state indette le gare nelle località turistiche, si è assistito a rincari dei prezzi dei servizi in spiaggia anche del 50%, e questo senza creare aumenti nelle entrate per lo Stato. Auspichiamo che il Governo adotti con urgenza un provvedimento legislativo per tutelare oltre 30 mila imprese e correggere questa interpretazione errata dei giudici amministrativi”, hanno concluso i due Presidenti.

Balneari: Centinaio,Consiglio di Stato ha problemi con le misure

“Il Consiglio di Stato ha qualche problema con le misure, sia delle coste italiane che delle proprie competenze. Esiste una legge dello Stato che proroga al 31 dicembre 2024 le concessioni BALNEARI e, dato che il potere legislativo spetta al Parlamento, la magistratura deve far rispettare quella legge, non boicottarla. Inoltre, su quali basi il Consiglio di Stato parla delle coste come di una risorsa ‘sicuramente scarsa’? Hanno effettuato misurazioni che non sono a nostra conoscenza? Gli unici assunti sforniti di prova sembrano essere proprio quelli che i giudici di Palazzo Spada continuano a ripetere nelle loro sentenze”.

Lo afferma il vicepresidente del Senato GIAN MARCO CENTINAIO, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della LEGA. “Il governo ha effettuato una rigorosa mappatura delle coste e, a partire da quei numeri, ha avviato un confronto con Bruxelles per giungere a un’intesa che, nelle nostre intenzioni, deve salvaguardare pienamente i concessionari attuali. Questo è l’unico tavolo che conta per giungere a una soluzione della questione. Almeno finché non riusciremo a cambiare la direttiva Bolkestein, un testo vecchio e scritto male, che sta all’origine di una insensata persecuzione nei confronti di categorie come i BALNEARI, le guide TURISTIche e gli ambulanti”, conclude CENTINAIO.