Tar Bari: “Conferma estensione al 2033 e legittimo affidamento per un lido di Monopoli”
Estensione della concessione fino al 2033 per un Lido di Monopoli
Accolte le tesi dello Studio Maellaro & Colonna
La direttiva Bolkestein va applicata correttamente. Con una decisione depositata il 28.10.2024 che rafforza la posizione dei concessionari demaniali marittimi, il TAR di Bari ha accolto il ricorso della ditta Baia Luna confermando la validità della concessione fino al 31 dicembre 2033 per un lido a Monopoli. La sentenza, emessa dalla Sezione Terza del TAR Puglia e presieduta dalla Dottoressa Giuseppina Adamo, con il Dottor Carlo Dibello come estensore, va apparentemente in controtendenza rispetto alla giurisprudenza prevalente del Consiglio di Stato che ha fissato il termine delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2023. A ben vedere, tuttavia, risulta pienamente coerente con i principi di derivazione unionale in materia di concorrenza.
La difesa del concessionario, affidata agli avvocati Nicolò Maellaro e Vito Fabio Colonna, è stata determinante nell’orientare il Collegio verso una conferma dell’estensione della concessione fino al 2033. Gli avvocati, con una strategia giuridica incisiva e documentata, hanno dimostrato come la concessione originaria rispettasse pienamente i criteri di trasparenza e pubblicità richiesti dalla normativa europea, evitandone il rinnovo automatico. Tale approccio, in linea con le direttive europee, è stato accolto dal TAR Bari come base per una procedura selettiva legittima, che garantisce la concorrenza e tutela il diritto del concessionario a una durata concessoria stabile.
Una sentenza che consolida il filone giurisprudenziale del TAR Bari
Questa pronuncia si inserisce in un filone giurisprudenziale inaugurato dal TAR Bari nel maggio 2024, un orientamento che ha fatto scuola e che è stato seguito anche dal TAR Friuli Venezia Giulia con la sentenza n. 333/2024 depositata il 14 ottobre 2024. La sentenza del TAR Friuli Venezia Giulia ha ribadito l’importanza della trasparenza e dell’evidenza pubblica, riconoscendo che il requisito concorrenziale è soddisfatto dalla pubblicazione della domanda di concessione, offrendo ai terzi la possibilità di presentare domande concorrenti. Tale approccio disciplinato dal codice della navigazione e non anche dal codice dei contratti pubblici, consente un confronto aperto tra le proposte, pur concedendo all’amministrazione la discrezionalità di valutare la “migliore utilizzazione del bene” in funzione dell’interesse pubblico.
Tutela degli investimenti e del legittimo affidamento
Il TAR Bari ha inoltre sottolineato, su impulso della difesa, l’importanza della stabilità concessoria per il concessionario, che aveva già effettuato significativi investimenti per migliorare l’infrastruttura e l’offerta turistica, in conformità alla scadenza al 2033. Tale stabilità risponde anche al principio del legittimo affidamento, che tutela gli operatori economici che hanno investito nelle aree demaniali, valorizzando il territorio costiero e contribuendo allo sviluppo economico delle comunità locali. Un precedente che potrebbe rivedere le regole per le concessioni demaniali marittime La sentenza del TAR Bari stabilisce un’importante apertura per i concessionari marittimi in Italia, evidenziando come la conformità alle regole europee possa assicurare una durata concessoria più stabile. Questo nuovo orientamento giuridico potrebbe influenzare future controversie e condurre a una riconsiderazione delle modalità di assegnazione delle concessioni lungo le coste italiane, specie se a pronunciarsi sull’argomento sarà la Corte europea dei diritti dell’Uomo per violazione dei diritti fondamentali della persona perpetrata dalla Stato italiano con l’esproprio generalizzato consumato, da ultimo, con l’entrata in vigore del D.L. n. 131/2024.