Soverato, il Tar respinge sospensiva e rimanda le gare all’emanazione dei decreti attuativi

La Giunta comunale di Soverato ha deliberato di prorogare la validità delle concessioni demaniali relative alla gestione degli stabilimenti balneari fino al 31 dicembre 2024 anziché alla scadenza originale del 31 dicembre 2023, come stabilito dal legislatore. Tuttavia, questo provvedimento è stato contestato da alcuni soggetti, tra cui il Ranieri Group di Ranieri Antonio & C S.a.s., Ranieri Group S.r.l. e Ranieri Cantieri Nautici S.r.l., i quali hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) chiedendo la sospensione e l’annullamento della delibera comunale che impedisce il subentro di nuovi concessionari.

Tuttavia, il presidente della Seconda sezione del Tar Calabria, Ivo Correale, ha respinto la richiesta di sospensione della delibera comunale, poiché non sono stati dimostrati i requisiti di estrema gravità e urgenza previsti per un decreto presidenziale. Inoltre, il numero elevato di soggetti interessati ha portato alla decisione di discutere la domanda cautelare sui motivi aggiunti in una successiva camera di consiglio fissata per il 17 aprile 2024. Durante quella data, il Comune di Soverato, rappresentato dal sindaco Daniele Vacca e dall’avvocato Achille Morcavallo, difenderà la validità della delibera impugnata insieme ai rappresentanti delle strutture coinvolte nel ricorso.

La questione centrale della controversia riguarda la proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2024, decisa dalla giunta comunale di Soverato al fine di garantire la continuità dei servizi agli utenti, mantenere gli introiti a favore dello Stato, della Regione e del Comune, nonché preservare le infrastrutture che altrimenti potrebbero deteriorarsi a causa della mancanza di manutenzione. L’ente non può procedere con l’emissione di nuovi bandi finché il governo non emana i decreti legislativi attuativi, pertanto è necessario mantenere valide le attuali concessioni, considerando anche il poco tempo disponibile per consentire ai potenziali nuovi concessionari di subentrare prima dell’inizio della prossima stagione estiva. La decisione della giunta comunale di Soverato di prorogare le concessioni fino al 31 dicembre 2024 è finalizzata a preservare lo stato attuale delle attività balneari.

La parola finale su questa controversia sarà del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della Calabria, il quale deciderà sulla validità della delibera comunale contestata e metterà fine a questa complessa vicenda che sta suscitando molte discussioni, soprattutto per l’impatto negativo sulle attività dei gestori delle strutture balneari che si stanno preparando per la prossima stagione estiva, sempre più imminente.

Le concessioni contestate nel ricorso coinvolgono diverse strutture e aziende, tra cui Motonautica Fratelli Ranieri S.r.l., Cantiere Nautico Blue Marine S.r.l., Marsico Antonio, Don Pedro degli Eredi Teti Nicola, Gelpa S.r.l. (Lido Miramare), Vincenzo Procopio e Figli Snc (Hotel degli Ulivi), Salvatore Pisano, Lido San Domenico Dal 1887 di Vitale, La Marinella di Procopio Antonio & C Sas, Francesco Barbuto, Salapadu S.r.l., Hotel Nettuno, Mare Nostrum S.r.l., F.Lli Nistico’ Fu Salvatore Snc (Hotel San Domenico), Lido Bikini, Masp Sas di Ernesto Alecci & C (Lido Verdemare), Mauro Beach di Galeano Mauro, Ditta Girillo Francesco Giuseppe, rappresentate e difese dall’avvocato Giovanni Caridi. Alcuni soggetti, come Ranieri International S.r.l., Ranieri International Service S.r.l., Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Bertucci, Capital, Gabbiano, Gange, Giardino Golosi, Glauco, Guzzi, Ideamoto, Lanciano, Lega Navale, Luna Park, Marchesan, Ottagono, Passafaro, Sottovento, Taverniti, Mellace

Balneari, Centinaio (Lega): “Partiti si impegnino a modificare Bolkestein”

”Il tira e molla tra Italia e Commissione europea sulle concessioni balneari è diventato stucchevole. A questo punto, l’unico impegno che possiamo prendere è quello di andare in Europa a chiedere di modificare le norme ambigue e dannose della
direttiva Bolkestein. Quali partiti sono pronti a farlo?”. Lo chiede il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

”Anche per quest’anno, gli operatori del settore non avranno certezze sul destino delle proprie imprese e degli investimenti realizzati. Il governo italiano ha portato a termine un lavoro complesso e doveroso, mappando le nostre coste e dimostrando che esistono ancora ampi spazi per favorire la concorrenza nelle concessioni, senza toccare quelle esistenti. Questo evidentemente non basta a Bruxelles, che continua a sollevare obiezioni”, spiega Centinaio. ”Il motivo del contendere è semplice: quella direttiva è stata scritta male per ammissione del suo stesso autore, l’ex Commissario Frits Bolkestein. Non si capisce se i balneari rientrano nelle norme o no. Non esiste un limite chiaro per stabilire se c’è o meno concorrenza. Non c’è scritto nemmeno chi dovrebbe fissare quel limite e sulla base di quali criteri. Per questi motivi, ho sempre pensato che l’unica possibilità per chiudere la questione sia cambiare quel testo, escludendo esplicitamente i balneari dalle attività sottoposte alla Bolkestein. L’Italia può iniziare a lavorarci subito, già prima del voto di giugno, per poi definire una soluzione con la prossima Commissione. Mi auguro che tutti i partiti siano disponibili a collaborare”, conclude il senatore della Lega.