Marco Maurelli, Gal Pesca Lazio: “Blue Economy centrale per il sistema Paese.

“Pesca e Green Deal europeo: le sfide al centro delle politiche del mare” Evento organizzato e promosso dalla Commissione europea e del Parlamento europeo a Catania

Il mare è una risorsa fondamentale per l’Italia e per l’Europa. Con gli oltre 7mila km di coste, per il nostro paese la Blue Economy è un aspetto fondamentale ed una parte importante del PIL italiano, che garantisce crescita ed occupazione, spesso in regioni dove la disoccupazione è più elevata.

Pesca, economia del mare, turismo marittimo e balneare, queste le tematiche affrontate durante il convegno “LA SFIDA EUROPEA DELLA PESCA E DELLE POLITICHE DEL MARE NEL NUOVO CONTESTO DELLA BLU ECONOMY E DEL
GREEN DEAL” che si è svolto a Catania, a cui hanno preso parte ospiti istituzionali ed esperti, tra cui Marco Maurelli, Presidente Gal Pesca Lazio, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, il direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia Carlo Corazza, il direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Antonio Parenti e il Sindaco di Catania Enrico Trantino. “Il mare è un’opportunità per tutti noi. Un’opportunità di sviluppo economico, di nuova
occupazione e di imprenditorialità. Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale FEAMPA 2021-2027, sono tanti gli obiettivi che intendiamo perseguire e raggiungere, ha sottolineato Marco Maurelli, Presidente Gal Pesca Lazio, intervenuto al convegno nazionale su pesca e blue economy il 15 marzo a Catania, organizzato e promosso dalle rappresentanze in Italia della Commissione Europea e del Parlamento europeo.

Abbiamo portato l’esperienza del Gal Pesca Lazio, il primo a nascere in Italia per la messa a terra di risorse del FEAMPA fortemente voluto dalla Regione Lazio, a sostegno della pesca e delle filiere della blue economy e tra queste anche il comparto
del blue tourism regionale. Gal Pesca Lazio, primo caso di blue economy in Italia con tutte le filiere interessate e coinvolte nei processi di sviluppo” Il presidente del Gal Pesca Lazio ha ribadito l’importanza di promuovere la pesca sostenibile, il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche, le attività di acquacoltura sostenibile, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura per contribuire alla sicurezza alimentare nell’Unione: “fanno parte delle ambizioni strategiche del Gal Pesca Lazio, che in linea con quanto ci chiede l’UE, intende incentivare le imprese verso un’economia blu sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne al fine di promuovere lo sviluppo di comunità della pesca e dell’acquacoltura”.

“Ma il mare è anche turismo, quindi una risorsa da rispettare ed allo stesso tempo da valorizzare per far conoscere le nostre bellezze al mondo – ha concluso Maurelli – credo che questo appuntamento di alto profilo istituzionale, è stata la giusta occasione per discutere insieme delle sfide comuni che ci attendono anche in un’ottica europea di rilancio delle filiere intersettoriali nell’alveo della Blue Economy”

A Cervia “Piano industriale delle spiagge” contro la Bolkestein

La Cooperativa bagnini di Cervia ha adottato una strategia proattiva per affrontare l’applicazione della Direttiva Bolkestein dell’Unione Europea. Negli ultimi due anni, si sono concentrati sulla preparazione per le sfide future, comprese le innovazioni nel settore balneare e l’adeguamento delle spiagge di Cervia. Da questa iniziativa è nato il “Piano industriale delle spiagge di Cervia”, sviluppato dal Project Manager Massimo Feruzzi e un team di esperti in comunità energetica, digitalizzazione, inclusione, accessibilità, energie rinnovabili, risorse idriche, benessere, concorrenza e antitrust.

L’obiettivo principale del “Piano industriale” è definire una strategia futura per il settore balneare, ispirandosi alle politiche europee, in particolare all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Esso identifica le intenzioni strategiche della Cooperativa Bagnini di Cervia e le modalità per realizzarle. Inoltre, cerca di creare valore per le imprese balneari, nel caso in cui il governo decida di applicare la Direttiva Bolkestein e avvii bandi per l’assegnazione delle concessioni.

Le principali finalità del “Piano industriale” sono garantire un futuro sicuro per circa 200 imprese che coinvolgono oltre 1.900 lavoratori, coinvolgere e far partecipare l’intera filiera economica del territorio e fornire un valore aggiunto tangibile per ciascun socio. In linea con le priorità identificate dall’OCSE, si mira a creare un ambiente imprenditoriale in cui le PMI possano beneficiare della transizione digitale e verde, implementare piani di gestione delle destinazioni per favorire la sostenibilità, e promuovere una maggiore collaborazione nell’ecosistema turistico a tutti i livelli.

L’obiettivo è garantire un utilizzo più razionale e sostenibile del demanio marittimo, in conformità con la normativa europea e nel rispetto delle politiche di tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Inoltre, si mira a generare un valore aggiunto che potrebbe essere tradotto in punteggi per la partecipazione a bandi pubblici. Le istituzioni europee hanno sottolineato l’importanza di perseguire l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che prevede 17 obiettivi, e la Cooperativa bagnini di Cervia ha deciso di impegnarsi in questa direzione.

L’approccio adottato rispecchia chiaramente il concetto chiave della Commissione Europea, che si impegna a guidare e accelerare la transizione verde globale, collaborando con i partner internazionali. Ciò include la promozione delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’economia circolare, della crescita verde, della tutela delle risorse naturali, delle materie prime critiche, delle tecnologie pulite e delle infrastrutture resilienti.

La Cooperativa bagnini di Cervia ha avviato un nuovo percorso che si basa sulla coerenza tra le intenzioni strategiche e il piano d’azione, tra i benefici per le imprese balneari e quelli generati per l’economia locale, tra le esigenze di un mercato in rapida evoluzione e l’offerta della città di Cervia, tra l’innovazione dei beni e dei servizi e le loro implicazioni sociali sul territorio. Il “Piano industriale delle spiagge di Cervia” è stato elogiato come uno strumento strategico per affrontare la Direttiva Bolkestein e allo stesso tempo per plasmare un futuro sostenibile per le spiagge nei prossimi anni.

L’Assessore Regionale al Turismo, Andrea Corsini, ha apprezzato il lavoro svolto nella creazione del piano industriale e ha elogiato la Cooperativa Bagnini per aver intrapreso una strada che va oltre la questione delle concessioni demaniali, definendo una visione sostenibile per le spiagge. Corsini ha sottolineato l’importanza del piano che si occupa della digitalizzazione delle spiagge, dell’inclusione sociale, della gestione delle risorse idriche e della sostenibilità ambientale. Ha ringraziato la Cooperativa per aver adottato strategie che la Regione condivide, auspicando un confronto con il governo per risolvere definitivamente l’incertezza a tutela delle imprese balneari.