Bolkestein, la provincia di Savona incontra i sindaci per coordinarsi sui futuri bandi

Il Presidente Provincia di Savona, su proposta di diversi Sindaci, ha incontrato questa mattina i Comuni Costieri Savonesi per proporre loro l’opportunità di confrontarsi ed adottare strategie sinergiche in merito al 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐛𝐚𝐥𝐧𝐞𝐚𝐫𝐢.

“Un passo avanti per la tutela delle imprese territoriali e la salvaguardia dell’interesse pubblico” ha dichiarato Pierangelo Olivieri “Il coordinamento tra Enti Locali è infatti fondamentale per sviluppare soluzioni che non solo rispettino i criteri di concorrenza ma che, al contempo, sappiano valorizzare le peculiarità del Territorio e ne sostengano la crescita economica. 𝐈𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞̀ 𝐨𝐟𝐟𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐈𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢, 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐟𝐫𝐮𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐧𝐢𝐥𝐢, 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 ‘𝐁𝐨𝐥𝐤𝐞𝐬𝐭𝐞𝐢𝐧’.”

Ed è proprio in quest’ottica di collaborazione che si colloca la costituzione di un apposito Gruppo di Lavoro, in cui tutte le Amministrazioni coinvolte potranno confrontarsi operativamente con l’Assessorato Regionale di Marco Scajola e con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che gestisce le concessioni su Savona, Vado Ligure e, in parte, anche su Albissola Marina.

E’ atteso nelle prossime settimane il secondo incontro per la raccolta di riscontri concreti e contestualizzati dai singoli Comuni interessati, finalizzata a sviluppare proposte ben strutturate di impostazione comprensoriale.

Concessioni, Marzoli (Sib): “Sentenza Cgue su art. 49 rende sempre più urgente intervento governativo”

“La Corte di Giustizia dell’Ue ribadisce quale sia la conformità al diritto europeo e non entra nel merito sul ricorso della Società italiana imprese balneari contro il Comune di Rosignano Marittimo. Il problema è la mancanza di una norma nazionale che il Governo italiano non ha ancora emanato. Sono del tutto d’accordo con le parole del presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari Antonio Capacchione, che sottolinea come “l’interpello del Consiglio di Stato riguardava esclusivamente la conformità al diritto europeo della devoluzione delle opere di difficile rimozione alla scadenza delle concessioni in favore dello Stato, non di terzi privati”, in quanto la domanda “era in riferimento, esclusivamente, alla libertà di stabilimento ex art. 49 del Trattato non anche all’art. 17 della Carta di Nizza sul diritto di proprietà. La Corte di Giustizia ha ritenuto conforme la devoluzione delle opere in funzione della tutela della proprietà pubblica e delle finanze dello Stato. Diverso è il caso di confisca in favore di un altro privato eventuale subentrante. A tal proposito si ricorda che con il trasferimento della concessione si trasferisce anche l’azienda che ivi insiste creata dall’attuale concessionario. La mancata previsione di un indennizzo a carico del concessionario subentrante assicurerebbe a costui un arricchimento indebito in contrasto, non solo con i nostri principi costituzionale (v.art.42), ma anche con quelli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 1 del Primo protocollo aggiuntivo) sulla tutela della proprietà”. Siamo a metà luglio e stiamo vivendo un’altra estate nella totale incertezza normativa. La situazione diventa sempre più complessa e il proliferare di sentenze non fa altro che acuire il senso di precarietà vissuto da migliaia di imprenditori, di un settore vitale per l’economia italiana. Diventa ancora più urgente un intervento legislativo chiarificatore da parte del Governo, che fino a oggi è rimasto colpevolmente fermo”.