Concessioni, Callari incontra Calderoli: “Gare entro il 2024 con diritto di prelazione”

“Le tematiche riguardanti il demanio statale e regionale sono state al centro del proficuo incontro di lavoro che abbiamo avuto oggi a Roma con il ministro Roberto Calderoli. Con l’esponente del Governo abbiamo parlato della possibilità di introdurre normative innovative. Punto di partenza la legge regionale che a dicembre abbiamo inserito in Stabilità e che prevede la proroga delle concessioni fino alla fine di quest’anno per tutti gli enti del Friuli Venezia Giulia che devono predisporre i bandi riguardanti tratti di costa pesantemente colpiti dalle mareggiate”. Lo afferma l’assessore al Demanio del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari al termine dell’incontro con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. “Le gare per il demanio turistico balneare – precisa Callari – si terranno entro il 2024 sotto la regia della Regione, che ha costituito un apposito comitato, composto da propri funzionari e dai rappresentanti dei Comuni, per la migliore gestione di queste procedure amministrative”. “Oltre alla possibilità delle proroghe, con il nostro provvedimento – sottolinea l’assessore – abbiamo introdotto ulteriori elementi innovativi, che non sono stati impugnati dal Governo, come il diritto di prelazione per i vecchi concessionari. A gara conclusa questi ultimi – nel caso non risultassero vincitori – avranno la facoltà di esercitare tale diritto, con l’obbligo però di allinearsi alle condizioni dell’offerta risultata migliore”. “Si tratta di una norma di buon senso apprezzata dal ministro Calderoli, il quale – aggiunge Callari – ha ritenuto possa trattarsi di un esempio virtuoso nella gestione a livello locale di partite particolarmente difficili come quella delle concessioni balneari, in grado di rispettare le direttive europee sulla libera concorrenza e al tempo stesso di salvaguardare le imprese del territorio e tanti posti di lavoro”. Nel corso dell’incontro, l’esponente della Giunta Fedriga ha inoltre presentato la possibilità che le concessioni possano essere gestite non solo sulla base delle prescrizioni del Codice di navigazione ma anche attraverso iniziative di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione delle aree costiere. “Queste, sulla base di investimenti di lunga durata, potrebbero portare – spiega Callari – alla definizione di piani economico-finanziari capaci di giustificare una maggiore durata delle stesse concessioni”. “Questo pacchetto di innovazioni – conclude l’assessore – potrebbe rappresentare una buona pratica da prendere ad esempio anche per future norme dello Stato utili per le altre regioni italiane”.

Presidente Tar Lecce, su concessioni balneari decida la politica: “Appelli a riforma del settore fino ad ora inascoltati”

“La definizione della questione delle concessioni balneari è stata trasferita impropriamente nelle aule della giustizia amministrativa in quanto la relativa soluzione apparteneva e appartiene al Governo e alla funzione politica, purtroppo rimasta invece inerte per molto tempo”. Lo ha detto il presidente del Tar Lecce, Antonio Pasca, nel suo discorso all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Dal 2018 ad oggi – ha proseguito – tutte le sollecitazioni volte ad evidenziare l’esigenza improrogabile di porre mano senza indugio ad una riforma del settore e a una normativa tesa a garantire uniforme ed effettiva attuazione della direttiva dei servizi, sono rimaste del tutto inascoltate”.
Il Tar Lecce ha espresso un orientamento giurisprudenziale non allineato rispetto ad alcune pronunce di altri giudizi amministrativi con riferimento alle questioni relative al conflitto tra la normativa nazionale (legge 145/18) e la direttiva Bolkestein dell’Unione Europea. (ANSA).