Bolkestein, presidente Piana: “Ministro Salvini vuole mettere fine alla procedura di infrazione, i balneari avranno garanzie”
Il Ministro Matteo Salvini è intervenuto a Loano sul tema delle concessioni balneari, rassicurando i gestori locali in merito alla direttiva Bolkestein e alle procedure di assegnazione delle spiagge. Salvini ha garantito che il suo Ministero si occuperà di stabilire regolamenti e decreti attuativi che consentano agli attuali gestori, spesso piccole imprese familiari, di continuare a operare senza essere sostituiti da grandi cooperative o multinazionali. Questo intervento è stato particolarmente rilevante per migliaia di famiglie liguri coinvolte nel settore balneare.
Alessandro Piana, presidente facente funzioni della Regione Liguria, ha commentato favorevolmente le dichiarazioni di Salvini, sottolineando l’importanza di proteggere queste realtà locali. Ha inoltre evidenziato come, seguendo criteri ben definiti nei bandi, sia possibile garantire la continuità degli attuali gestori. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha dimostrato che un approccio ben strutturato può permettere agli operatori attuali di mantenere le loro concessioni, un tema di particolare rilevanza per la regione Liguria.
Nella riforma delle concessioni balneari, si sta lavorando per escludere circoli ricreativi e associazioni senza fine di lucro dall’applicazione della direttiva Bolkestein. Questa modifica escluderebbe tali organizzazioni dall’obbligo di indire gare entro giugno 2027, un tema chiave nelle negoziazioni tra il governo italiano e la Commissione Europea. La questione è stata affrontata durante i lavori delle commissioni Giustizia e Finanze della Camera, che hanno temporaneamente accantonato le modifiche all’articolo 1 del decreto legge anti-infrazioni.
Il governo dovrebbe formalizzare questa novità attraverso un emendamento, che potrebbe essere presentato dai relatori o dall’esecutivo stesso, e le commissioni congiunte dovrebbero licenziare il provvedimento entro lunedì. Successivamente, il governo prevede di porre la questione di fiducia in Aula per garantire il passaggio della legge.