Balneari, la bozza del dm indennizzi
La bozza del decreto attuativo di cui abbiamo potuto prendere visione, elaborata congiuntamente da Mit e Mef, si articola in cinque articoli. Questo documento rappresenta un passaggio cruciale per l’applicazione della legge Salva-infrazioni, approvata lo scorso novembre. Tale normativa stabilisce una scadenza ben precisa, indicando che le gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni balneari dovranno essere effettuate entro il 30 giugno 2027, garantendo così il rispetto delle disposizioni europee in materia.
1. Determinazione dell’indennizzo
L’indennizzo dovuto dal concessionario subentrante al concessionario uscente è calcolato come somma di:
- Valore degli investimenti non ancora ammortizzati (art. 2), determinato sulla base del valore nominale degli investimenti iscritti in bilancio, al netto del fondo ammortamento.
- Equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni (art. 3), calcolata rivalutando gli investimenti e applicando il tasso medio sui BTP decennali.
2. Esclusioni e modalità di valutazione
- Strutture amovibili non saranno computate nell’indennizzo.
- Gli investimenti possono essere rivalutati ai fini del calcolo, senza effetti civilistici o fiscali.
- Detratti eventuali aiuti o sovvenzioni pubbliche percepite e non rimborsate.
- Per le aziende con bilancio semplificato, valore attestato con perizia asseverata da un professionista.
- I funzionari europei hanno sottolineato che non possono essere considerati valore aziendale, avviamento né spese relative a marchi e brevetti.
3. Modalità di pagamento
- Minimo 20% dell’indennizzo versato al momento dell’aggiudicazione della concessione.
- Il saldo dovrà avvenire entro sei mesi dall’aggiudicazione.
- L’indennizzo è garantito da cauzione prestata dal concessionario subentrante.
4. Canoni delle concessioni
- Dal 1° aprile 2025, aggiornati gli importi dei canoni demaniali marittimi, lacuali e fluviali.
- Rivalutazione annua secondo l’indice ISTAT.
C’è la possibilità di intervenire sui canoni. In un allegato al decreto, verrà prevista una ridefinizione dei canoni versati dai concessionari. Secondo le prime indiscrezioni, i nuovi importi sembrano essere complessivamente più vantaggiosi rispetto all’aumento del 10% che avrebbe avuto luogo automaticamente se il decreto attuativo non fosse stato emanato.