Tar, presidente ligure: “concessioni balneari babele di norme”
le concessioni balneari sono un esempio paradigmatico del compito che i giudici amministrativi devono svolgere visto che il legislatore ha un certo attivismo e tende a operare scelte anche molto diverse rispetto al passato. Noi abbiamo il compito di dare un indirizzo all’amministrazione in una babele di norme e decisioni per ragione di una non chiarezza normativa”.
Lo ha detto il presidente del Tar Liguria Giuseppe Caruso a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sono proprio i contenziosi in tema di concessioni balneari e di appalti pubblici a registrare i numeri tra i più alti di ricorsi.
“Noi abbiamo convenuto necessario individuare e dare la regola iuris per chiarire un quadro che di per sé era già complicato prima e che diventa per certi versi ancora più complicato. Dobbiamo dare un indirizzo all’amministratore, una indicazione che dà loro l’abbrivio per trovare una soluzione per tutte le situazioni successive”. Per il presidente “si sta verificando in alcune materie una produzione normativa eccessiva e non adeguatamente ponderata che introduce elementi difficilmente conciliabili con il quadro normativo preesistente”. Per quanto riguarda i tempi di risposta il Tar della Liguria “funziona bene. Per quanto riguarda le urgenze riusciamo a dare risposte in quattro-cinque mesi. Mentre in generale i tempi di risposta si assestano in un anno e due mesi, in linea con quanto chiede l’Europa”.
Tempi brevi nonostante la carenza di giudici (7 su 10) e personale (da marzo 1 su 5 previsti in organico). Nel 2023 i giudici hanno preso 971 decisioni rispetto alle 1205 dell’anno precedente. I ricorsi pendenti sono passati da 1.444 a 1.299. (Ansa)