Il comune di Ginosa pronto a partire con le gare

La nuova pianificazione delle concessioni balneari e l’adeguamento alle normative europee rappresentano temi centrali sia per il Comune di Ginosa che per il contesto nazionale. A Ginosa, il sindaco Vito Parisi ha annunciato l’avvio di gare per l’assegnazione di 22 concessioni balneari, in conformità con la direttiva Bolkestein e le indicazioni della giurisprudenza, che vietano ulteriori proroghe delle concessioni attuali. Tra le nuove concessioni, sono previste spiagge attrezzate per animali, punti di ormeggio, spiagge libere con servizi e due aree specifiche per garantire la balneazione a persone con disabilità gravi. Questo progetto punta a incrementare lo spazio per spiagge libere (circa 130 metri in più), migliorare i servizi turistici e rafforzare le opportunità economiche locali, con un occhio alla tutela ambientale.

Il progetto è visto come un’opportunità per valorizzare il territorio sia dal punto di vista imprenditoriale che turistico, garantendo al contempo una maggiore tutela dell’ambiente costiero e dei diritti dei cittadini.

A livello nazionale, la questione delle concessioni balneari è altrettanto rilevante. Il governo Meloni ha chiesto il ritiro degli emendamenti al decreto infrazioni, che riguarda anche la gestione delle concessioni demaniali, posticipando l’esame delle norme a fine ottobre. La Commissione europea insiste sulla necessità che la riforma italiana sia conforme alla direttiva sui servizi, la cosiddetta direttiva Bolkestein, che mira a introdurre una maggiore concorrenza nel settore. Nonostante i tentativi di trovare soluzioni che proteggano gli interessi degli operatori balneari, il governo è chiamato a rispettare le normative comunitarie per evitare ulteriori procedure di infrazione da parte dell’Ue.

Dl infrazioni: discussione sugli emendamenti rinviata al 29

Il governo italiano ha deciso di rinviare ulteriormente la discussione sugli emendamenti relativi al decreto Infrazioni, che riguarda anche le concessioni balneari. L’esame alla Camera degli emendamenti al testo approvato a settembre è stato posticipato a martedì 29 ottobre. Il governo Meloni, in particolare, ha chiesto il ritiro degli emendamenti riguardanti le concessioni balneari, e le forze di maggioranza hanno scelto di prendere tempo per continuare la valutazione.

Un aspetto chiave della riforma è la necessità di garantire che il testo finale sia conforme alla direttiva europea sui servizi, meglio conosciuta come Direttiva Bolkestein. La Commissione Europea ha sottolineato l’importanza di questa conformità, dato che l’Italia è stata oggetto di procedure d’infrazione proprio per il mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di concorrenza per l’assegnazione delle concessioni demaniali.

Il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, ha comunicato che le commissioni Giustizia e Finanze concluderanno l’esame degli emendamenti nella seduta prevista per lunedì. Il voto di fiducia sul provvedimento è atteso per mercoledì 30 ottobre, con l’approvazione definitiva in Aula prima del 31 ottobre. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 16 novembre, per evitare ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea.