Balneari, Gasparri: “Nostro obiettivo è difendere le imprese italiane”

“La posizione di Forza Italia sulle imprese balneari è conforme alla verifica che il governo ha condotto, ovverosia la risorsa spiaggia non è scarsa. Lo spazio per nuove imprese c’è e anche a livello nazionale. Quindi perché danneggiare le imprese esistenti? Noi confidiamo nel fatto che la nuova gestione europea, che ci sarà con le prossime elezioni, consideri questo dato della specificità e dello spazio disponibile nelle coste italiane per nuove imprese”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, parlando ad Albenga in Liguria.  

“Le reiterate sentenze del Consiglio di Stato sono francamente sorprendenti – ha proseguito Gasparri -, l’ultima nega addirittura la possibilità che ci sia una risorsa non scarsa. Ha fatto bene il presidente della Calabria di Forza Italia, Roberto Occhiuto, che nei giorni scorsi ha deciso di assegnare nuovi spazi per le concessioni balneari in quella regione. Forza Italia vuole difendere le imprese in essere e lo vuole fare dialogando con l’Europa nel rispetto di quelle esistenti”.  

“A Jesolo, per esempio, dove il sindaco ha messo a gara le spiagge, ha vinto Polegato di Geox, confermando quello che noi sosteniamo da sempre: la procedura delle gare rischia di favorire i potentati nazionali e internazionali. Mentre il nostro obiettivo è difendere le imprese balneari italiane, spesso di gestione familiare. Forza Italia insisterà portando avanti questa battaglia con realismo e sincerità”, ha concluso Gasparri. Adnkronos

Balneari, successo della prima giornata di mobilitazione per la corretta applicazione dellla direttiva europea.

Nella giornata di ieri in tutti gli stabilimenti balneari italiani si è svolta la prima delle giornate di mobilitazione della categoria indetta da SIB-Confcommercio e Fiba-Confesercenti le sigle sindacali maggiormente rappresentative dei balneari italiani.

In ogni stabilimento balneare è stata affisso un manifesto/locandina in cui, nel celebrare la Festa della Repubblica, si ricorda che da ben 14 anni si è in attesa di una legge che applichi correttamente la direttiva Bolkestein.

Sono stati oltre 10 mila i balneari che hanno affisso il manifesto nei loro stabilimenti balneari. Dalla Sicilia alla Liguria; dalla Toscana alla Puglia; dal Lazio alla Sardegna; dall’Abruzzo alla Campania; dalla Calabria all’Emilia Romagna.

Dappertutto i bagnanti sono stati accolti con questo manifesto di protesta delle Organizzazioni sindacali di categoria: “i balneari italiani hanno avuto l’unico torto di aver creduto nelle leggi dello Stato italiano che garantiva la continuità di lavoro. Non possono essere penalizzati per questo”.

La Direttiva Bolkestein così come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea presuppone l’accertamento della scarsità della risorsa. L’impossibilità cioè del rilascio di nuove concessioni.

Il cd Tavolo Tecnico consultivo sulla cd mappatura delle concessioni demaniali marittime ha certificato che nel nostro Paese vi è la possibilità del rilascio di nuove concessioni e che quindi nuovi operatori possano svolgere questa attività. Non c’è pertanto necessità di “terremotare” un modello di balneazione attrezzata di successo e che il Mondo ci invidia.

È solo la prima di una serie di iniziative di mobilitazione che le sigle sindacali hanno in programma per spingere il Governo a fare il proprio dovere: emanare una legge di tutela di 30.000 aziende prevalentemente a gestione familiare. Si tratta di un settore costituito non da capitani d’industria dai forzieri ricolmi come purtroppo viene da tempo maliziosamente descritta ma di onesti lavoratori che rischiano di perdere il lavoro e il frutto del loro lavoro.