Concessioni balneari: Callari, tavolo Regione-Comuni per gare omogenee

“Oggi abbiamo istituito, insieme ai Comuni della fascia costiera del Friuli Venezia Giulia, un tavolo tecnico che ha l’obiettivo di individuare una metodologia condivisa nella gestione delle future procedure di evidenza pubblica riguardanti le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative. Questa Amministrazione ha sempre sostenuto la necessità di regolamentare la materia. Entro la metà di quest’anno vogliamo avere un quadro procedurale che possa garantire la massima omogeneità su tutto il territorio regionale nella pubblicazione dei bandi entro il 2024, evitando al tempo stesso disparità di trattamento. Questo consentirà agli enti locali di affidare le nuove concessioni balneari all’inizio del 2025”.

Lo ha affermato questa mattina a Trieste l’assessore al Demanio Sebastiano Callari durante la riunione con i rappresentanti dei Comuni interessati da questa annosa questione: Duino Aurisina, Grado, Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare, Monfalcone, Muggia, San Giorgio di Nogaro, Staranzano, Torviscosa e Trieste.

“Anche in questo ambito vogliamo affermare la specialità che caratterizza il Friuli Venezia Giulia – ha sottolineato Callari -. Siamo pienamente consapevoli della complessità giuridica che condiziona pesantemente la materia delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative, ma per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e degli imprenditori di questa regione siamo determinati a proseguire con consapevolezza su questa strada”.

“Inoltre – ha aggiunto l’assessore – c’è un altro aspetto particolarmente importante per l’Amministrazione regionale: la responsabilità sociale di chi gestisce un bene pubblico. Nei bandi di gara dovranno essere inserite anche alcune aree di spiaggia libera dotate di tutte le attrezzature per chi non può permettersi di affittare i servizi a pagamento. Zone aperte a tutti i cittadini che i nuovi concessionari avranno l’obbligo di mantenere al meglio”.

La prima riunione del tavolo tecnico, che sarà supportato anche da un consulente esterno dotato di grande esperienza in questo settore, è stata fissata il prossimo 5 febbraio.

“Si tratta di un tema fondamentale per la nostra economia. I dati sul turismo in Friuli Venezia Giulia sono costantemente in crescita. È nostro obbligo – ha concluso Callari – fare tutto il possibile per dare certezze a un comparto di grande interesse pubblico e che dà lavoro a migliaia di persone”.

Balneari, Sib: “Gare illegittime, diffidiamo dall’intraprenderle”

Sono illegittimi eventuali atti amministrativi emanati dagli Enti che esercitano le funzioni in materia di demanio marittimo (Regioni, Comuni e ASP) per la messa a gara delle aree già oggetto di concessione demaniale per le seguenti succinte motivazioni.

Sib Confcommercio ha inviato oggi ai propri iscritti una nota con cui il presidente Antonio Capacchione afferma:“Come Sindacato abbiamo predisposto un fac-simile di diffida, (nel caso fosse necessario), da inviare a quegli Enti che intendessero adottare siffatti illeciti provvedimenti”.

La legge 5 agosto 2022 nr. 118 come modificata dal D.L. 29 dicembre 2022 nr. 198 convertito con
la legge 23 febbraio 2023 nr. 14 dispone:

  • Che la scadenza delle concessioni vigenti è stata fissata al “31 dicembre 2024” (ex art. 3
    comma 1);
  • Che comunque per alcune concessioni vengono fatte salve altre diverse più lunghe durate
    (ex art. 3 comma 2);
  • Che gli Enti concedenti hanno facoltà di proroga fino al 31 dicembre 2025 “in presenza di
    ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva” (ex art. 3
    comma 3);
  • Che ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 comma 4 bis “è fatto divieto agli enti concedenti di
    procedere all’emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni
    ”.

Queste disposizioni legislative, a tutt’oggi, sono valide ed efficaci e non possono essere disapplicate dalla P.A. per presunto contrasto con il diritto europeo sulla base delle sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nr. 17 e 18 del 9 novembre 2021 o di altre analoghe perché

  1. una delle due cd sentenze gemelle, su ricorso della nostra Organizzazione, è stata annullata
    dalla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite con sentenza nr. 32559/2023 del 27
    novembre 2023;
  2. sono comunque superate nel loro presupposto fattuale dall’avvenuto recente
    accertamento sulla “non scarsità della risorsa”;
  3. nel caso in questione, la disapplicazione non spetta alla P.A. o ai Giudici ordinari ma alla
    Corte Costituzionale;
  4. la previa applicazione dell’art. 49 del c.d.n. per il quale è pendente giudizio davanti alla
    CGUE;
  5. le modalità di rinnovo e/o riassegnazione delle concessioni demaniali marittime sono di
    competenza esclusiva dello Stato nazionale come ripetutamente chiarito dalla Corte
    Costituzionale.
    Per tutto quanto sopra esposto si evidenzia la palese illegittimità di atti amministrativi di messa a
    gara delle aree demaniali marittime già oggetto di concessione.
    Con i nostri Consulenti giuridici abbiamo predisposto un fac-simile di diffida da inviare, nel caso in
    cui fosse necessario, a quegli Enti concedenti che fossero tentati di adottare siffatti illegittimi
    provvedimenti.