Balneari, giovedì 25 gennaio assemblea urgente in Cna a Livorno

“Bene la proroga al 2024, ma non è detto che le delibere fatte dai Comuni per allungare il periodo concessorio agli stabilimenti balneari su tutta la costa livornese siano state redatte in un modo che non possa essere addirittura lesivo per ulteriori decisioni in merito a livello europeo, statale, regionale o comunale”.

E’ quanto afferma Ilaria Piancastelli – imprenditrice livornese del settore balneare e presidente regionale Cna della categoria – nell’annunciare il tema dell’incontro di giovedì 25 gennaio alle 15 alla Cna di Livorno in via Martin Luther King 13 aperta a tutti gli stabilimenti balneari della costa livornese. “Con l’aiuto dell’avvocato Ettore Nesi che per CNA Nazionale sta seguendo l’evoluzione della questione concessioni e le azioni sindacali messe in campo verso tutti gli enti coinvolti – aggiunge Piancastelli – cercheremo di far luce sulle possibili insidie che potrebbero essere presenti nelle delibere che ogni Comune ha assunto per proprio conto e con testi diversi per allinearsi all’allungamento del periodo concessorio agli attuali gestori al 31 dicembre 2024. In base al contenuto della delibera infatti potrebbero esserci dei potenziali rischi per una futura continuazione della gestione”. Chi, soprattutto dal sud della provincia volesse partecipare online può chiedere il link scrivendo al coordinatore sindacale paolo.garzelli@cnalivorno.it o chiamare 3497849472.

Il Consiglio di Stato stabilisce che l’art. 49 impedisce la messa a gara delle concessioni”

il Consiglio di Stato con l’ordinanza nr. 138 del 17 gennaio scorso ha sospeso un bando di gara per la riassegnazione di una concessione perché prevede la devoluzione delle opere in danno del concessionario uscente così come previsto dall’art. 49 del codice della navigazione.

Il Consiglio di Stato ha sottolineato che è pendente presso la Corte di giustizia dell’Unione europea il rinvio pregiudiziale da essa stessa sollevato perché dubita sulla conformità di questa norma al diritto europeo. Per il Consiglio di stato, quindi, il vigente art. 49 del cdn, costituisce un ostacolo per la messa a gara delle concessioni demaniali marittime. Questa decisione è importante anche per l’interpretazione della legge nr. 118/2022 sull’ entità dell’indennizzo spettante al concessionario uscente. Per il Consiglio di stato la “legge Draghi” riconosce al concessionario uscente un indennizzo pari al valore commerciale dell’azienda eventualmente ceduta.

Non sorprende affatto che questa importante decisione stia passando sotto religioso silenzio per tutti coloro che quotidianamente invocano la giurisprudenza del Consiglio di Stato all’esclusivo fine di indurre i comuni alla messa a gara delle aziende attualmente operanti.