Dl infrazioni: discussione sugli emendamenti rinviata al 29

Il governo italiano ha deciso di rinviare ulteriormente la discussione sugli emendamenti relativi al decreto Infrazioni, che riguarda anche le concessioni balneari. L’esame alla Camera degli emendamenti al testo approvato a settembre è stato posticipato a martedì 29 ottobre. Il governo Meloni, in particolare, ha chiesto il ritiro degli emendamenti riguardanti le concessioni balneari, e le forze di maggioranza hanno scelto di prendere tempo per continuare la valutazione.

Un aspetto chiave della riforma è la necessità di garantire che il testo finale sia conforme alla direttiva europea sui servizi, meglio conosciuta come Direttiva Bolkestein. La Commissione Europea ha sottolineato l’importanza di questa conformità, dato che l’Italia è stata oggetto di procedure d’infrazione proprio per il mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di concorrenza per l’assegnazione delle concessioni demaniali.

Il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, ha comunicato che le commissioni Giustizia e Finanze concluderanno l’esame degli emendamenti nella seduta prevista per lunedì. Il voto di fiducia sul provvedimento è atteso per mercoledì 30 ottobre, con l’approvazione definitiva in Aula prima del 31 ottobre. Il decreto deve essere convertito in legge entro il 16 novembre, per evitare ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea.

Balneari, Capacchione: “Offensivo escludere dalla Bolekstein solo i circoli sportivi”

 “Il Governo e il Parlamento, con il beneplacito della Commissione europea, sarebbero orientati a escludere dall’applicazione della Direttiva Bolkestein i Circoli sportivi e, per il resto, lasciare immodificato il decreto infrazioni sulle concessioni demaniali”. Lo  afferm in una nota Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.

“Per cui tutti i Circoli sportivi, anche quelli più esclusivi, blasonati e aristocratici, sarebbero fuori dall’obbligo di gara a differenza di tutte le altre concessioni (stabilimenti balneari, ristoranti, chioschi, alberghi, campeggi, ecc.)  che, invece, saranno sottoposte a una legge sbagliata, ingiusta e dannosa. Sbagliata perché non applica correttamente la Direttiva Bolkestein che impone la messa a gara solo se vi è l’impossibilità del rilascio di nuove concessioni demaniali, così come ripetutamente chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea e da ultimo, recentemente, anche dalla nostra Corte Costituzionale per le analoghe concessioni idroelettriche (v. Ord. Nr. 161 del 7 ottobre u.s.)”, aggiunge.

“Ingiusta perché non tutela adeguatamente le aziende attualmente operanti con indennizzo adeguato e non quello previsto apparente e fittizio. Dannosa perché distrugge un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Davvero sconcertante che, ad eccezione della detta esclusione dei Circoli sportivi, sembra che non sarà recepito nessuno degli oltre duecento emendamenti proposti da tutti i gruppi parlamentari di ogni schieramento politico, (alcuni su richiesta di Regioni e Comuni), per un provvedimento più corretto e giusto”.

“Sarebbe uno “schiaffo” non solo a tutti coloro per i quali la concessione demaniale è l’unica fonte di lavoro e di reddito – ha concluso il presidente Capacchione – ma anche al Paese che in questo modo rischia di distruggere un settore strategico dell’economia italiana. È proprio il caso di dire che con questo provvedimento al danno si aggiunge la beffa”.