Balneari, Croatti: “Sulle concessioni Governo sempre più assente”

Nel question time di oggi alla Camera dei Deputati è stato posto con forza il problema delle concessioni demaniali marittime scadute, lo ricordiamo, il 31 dicembre scorso e della mancata applicazione della direttiva Bolkestein che potrebbe costare al Paese e a tutti i cittadini una costosa infrazione comunitaria”. Ad affermarlo, il senatore M5S Marco Croatti che spiega come “la risposta del governo è stata nulla, assente, esattamente come la ministra competente Santanchè che ha preferito non presentarsi in aula e si è fatta sostituire da un collega. Il governo ha risposto senza dire assolutamente nulla, ripetendo i soliti ritornelli a protezione di una lobby i cui privilegi sono sempre più lontani dagli interessi dei cittadini e da quelli dell’offerta turistica balneare del nostro Paese. Anche oggi in aula l’esecutivo ha dimostrato la sua incapacità di trovare una soluzione alle ripetute sollecitazioni della commissione UE e a quella del Presidente della Repubblica ma soprattutto continua a non rispondere ai quesiti che poniamo da mesi su come correggere gli errori legati alle scandalose proroghe e alle mappature creative. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti con i comuni e l’intero comparto turistico balneare gettati nel caos”.

“A nulla – conclude Croatti – sono serviti i nostri appelli affinché si tornasse alla riforma contenuta nel DL Concorrenza del governo Draghi e frutto del lavoro del M5S. Il futuro del comparto disegnato da questo pessimo governo ci porta ad un orizzonte di ricorsi, denunce e una procedura di infrazione. Si prospettano tempi duri per le località balneari italiane”.

Associazione Italia balneare: “Basta bugie, ora una soluzione normativa rapida sulle concessioni”

Da troppo tempo siamo costret come categoria a subire ingiuste illazioni pubblicate a mezzo stampa o trasmesse in televisione. Che si trat di numeri o di mera campagna eletorale sviluppata (troppo spesso vomitata) sulle nostre spalle di lavoratori e quindi sulle nostre vite, ci troviamo di fronte quotdianamente a una comunicazione fuorviante, bugie e dati sbagliati, non verifcati e
usati in maniera strumentale


L’ultma di una lunga lista di bugie riguarda l’adeguamento ISTAT per i canoni demaniali, che per il 2024 riporta una riduzione del 4,5%, strumentalmente riportata da Europa Verde e M5S come un’iniziatva governatva per favorire i Balneari. Niente di più falso, è stato solamente applicato l’art. 4 del Decreto-Legge 5 Otobre 1993, n.400 che comanda di aggiornare annualmente i canoni su indici determinat dall’ISTAT, come avvenuto nel 2023 con un aumento del 25,15% e nei precedent anni. Come Associazione Italia Balneare vogliamo inoltre esprimere tuto il nostro supporto a Fabrizio Licordari di Assobalneari, in quest giorni coinvolto in un enorme lavoro mediatco per cercare di riportare una correta informazione sull’argomento, anche e sopratuto nei brevi, brevissimi frangent televisivi che gli vengono concessi, costantemente ataccato da chi invece troppo spesso
approfta del mezzo per difamare una categoria di lavoratori, rappresentanti della micro e piccola impresa perlopiù a gestone familiare. Perché quest sono la assoluta maggioranza dei balneari, che si trovano a doversi difendere da attacchi quasi sempre indirizzati dalle frange più a sinistra del Parlamento, che purtroppo da tempo a quanto pare hanno deciso di tradire completamente quelli che in teoria sarebbero i propri valori storici, per sposare idee ultraliberiste, caldeggiando ingiuste
misure che inevitabilmente andrebbero a favorire i grandi gruppi di capitale e le multnazionali del turismo e non.

Chiediamo dunque al Governo di agire velocemente, per metere in sicurezza un comparto che, non solo come detto riguarda principalmente famiglie di Italiani, ma anche un settore strategico come il turismo e i confni nazionali. Pur rimanendo convinti che le concessioni demaniali riguardino una concessione di un bene e non di un servizio, i dati già in loro possesso (seppur da
completare con il dato aggregato di fumi e laghi) dimostrano che la risorsa demaniale in Italia non è scarsa e dunque nell’applicare corretamente la “Direttiva Bolkestein”, le spiagge non devono andare ad evidenza pubblica. Abbiamo avuto e contnuiamo ad avere fiducia in questo Governo, ma chiediamo con forza fn da subito una presa di posizione concreta già nei prossimi giorni, quando sarà tenuto a rispondere sull’argomento alla letera inviata dalla Commissione Europea. Siamo stanchi di essere usati come strumento per le campagne eletorali della politca tutta, chiediamo in fondo due cose soltanto: Verità e Giustzia.