Croatti (M5S): Governo non fa nulla per dare un futuro al turismo balneare della nostra Riviera

“Questo governo continua a ripetere il logoro ritornello del dialogo con l’Europa e della scarsità di risorsa ma da molti mesi non fa assolutamente nulla per dare un futuro al turismo balneare. Sta affossando un intero comparto e con esso l’economia e la competitività di tutte le località balneari italiane, a partire da quelle della nostra Riviera. I partiti di destra, che a parole affermano di voler difendere gli interessi dei piccoli imprenditori balneari, nei fatti stanno mettendo in ginocchio migliaia di aziende, comprese quelle legate all’’indotto del comparto. In questa situazione di incertezza infatti nessun concessionario farà mai alcun investimento, nemmeno piccolo, per rendere più competitiva l’offerta turistica balneare ma solo ordinaria manutenzione” così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

“La verità è che l’Europa si è già espressa con grande chiarezza e ha rispedito al mittente la mappatura farsa del governo e con essa quel dato assurdo del 70% di arenile potenzialmente occupabile, su cui si baserebbe la teoria della non scarsità di risorsa, che rappresenta una vera presa in giro per l’intelligenza dei cittadini. La difesa corporativa ad oltranza di privilegi feudali si sta abbattendo come una scure sul futuro delle nostre località balneari e l’aver buttato a mare la nostra proposta di riforma del 2022 ha impedito che partissero subito evidenze pubbliche aperte e trasparenti in grado di dare garanzie ai concessionari, investimenti in innovazione e sostenibilità, maggiori diritti a tutti i cittadini, un’offerta turistica competitiva, più occupazione e quindi territori più ricchi e capaci di affrontare le difficili sfide che li attendono”: continua Croatti.

“E intanto la stagione estiva è alle porte e gli attuali concessionari iniziano a lavorare in spiaggia senza nemmeno sapere se dispongono di titoli legittimi per farlo, considerate le sentenze contro le proroghe generalizzate al 2024. Una situazione paradossale, gravissima ed estremamente penalizzante causata da un governo di irresponsabili”: conclude il senatore romagnolo del M5S.

Balneari, fissato al 15 luglio il nuovo termine per presentare le progettualità

Assessore Mascia: «Soddisfazione per la condivisione con gli operatori della procedura nel merito e nel metodo. Nostro obiettivo è salvaguardia interesse pubblico»

«Abbiamo deciso di prorogare il termine di presentazione delle progettualità da parte dei concessionari al 15 luglio per venire incontro alla richiesta in tal senso formulata dal Sindacato Balneari, anche ai fini della sua rinuncia alla richiesta di sospensiva cautelare della procedura in procinto di essere decisa dal TAR all’udienza del prossimo 22 marzo». Ad annunciarlo è l’assessore al Demanio Marittimo Mario Mascia, proponente della delibera approvata dalla giunta comunale in materia di concessioni demaniali per attività turistico-balneari.

«Il nostro intento primario – spiega l’assessore Mascia – è salvaguardare gli interessi pubblici sottesi all’assegnazione delle concessioni demaniali, risparmiando all’amministrazione comunale qualsivoglia contesa giudiziaria e la finalizzazione, entro il 31 dicembre 2024, della procedura a evidenza pubblica con l’assegnazione delle concessioni balneari. Sono 26 i ricorsi al TAR presentati da concessionari balneari in punto termine per la presentazione delle progettualità al 30 aprile.   Al netto di questo aggiustamento temporale – prosegue l’assessore Mascia – prendiamo atto con soddisfazione che non è stata minimamente messa in discussione la correttezza, sotto ogni profilo, della procedura a evidenza pubblica in corso, così come impostata e attivata dal Comune di Genova. Anzi è stata apprezzata perché, nell’immediato, permette di assicurare ai concessionari in essere la validità del titolo concessorio in vista dell’imminente stagione balneare e, nel medio periodo, entro fine anno, assicurerà agli imprenditori, che si vedranno assegnate le concessioni demaniali a partire dal 1° gennaio 2025, di poter finalmente avere un orizzonte temporale certo, duraturo ed economicamente sostenibile per l’esercizio delle attività turistico ricreative sul litorale genovese».