Balneari, Forza Italia: “Dopo Cassazione avanti per continuita’ a imprese”

Il rinvio al Consiglio di Stato da parte della Cassazione sulla sentenza relativa ai balneari conferma quello che abbiamo sempre sostenuto, ritenendo che ci fosse stata una prevaricazione delle proprie competenze da parte dei giudici del Consiglio di Stato.

On. Bagnasco

Ora, gli stessi dovranno tenere conto delle ultime decisioni del Parlamento e rivedere il proprio giudizio. Alla luce di questa sentenza, ma soprattutto dei lavori svolti dal tavolo tecnico sulla mappatura delle coste, il governo vada avanti su tutti i fronti per dare futuro e continuita’ alle imprese italiane”. A dirlo sono gli esponenti di Forza Italia Maurizio GASPARRI, presidente del gruppo al Senato, Deborah Bergamini, vicepresidente dei deputati e il deputato Roberto Bagnasco.

Decisione odierna Cassazione sezioni Unite spazza via l’iniqua sentenza del Consiglio di Stato

“Tutto sbagliato, tutto da rifare” come diceva il grande Gino Bartali! Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Itália Federturismo Confindustria. Infatti oggi la Cassazione a sezione unite accogliendo il ricorso della regione Abruzzo, unica regione d’ Italia ad averlo presentato insieme ai balneari, ha azzerato, cancellato , spazzato via dall’ ordinamento giuridico la sentenza della plenaria del CDS che non può più essere citata né da tribunali né dalla Commissione europea e tantomeno dalle amministrazioni pubbliche sulla vicenda balneari.

Questo é un esempio che le sentenze se sono sbagliate vanno combattute e non accettate, come del resto il Tar Lecce coraggiosamente, e con grande coerenza, aveva fatto, discostandosi da una sentenza dispotica che oggi viene finalmente rimossa dal mondo giuridico. E noi balneari non ci siamo mai rassegnati ad una ingiustizia che molti giornali hanno anche mascherato ed appoggiato con una informazione strumentalizzata, denigrando un intero comparto economico.
Ora il Governo ha una grande opportunità per dare un significato al risultato della mappatura ai fini della corretta applicazione dell’art 11 della Direttiva Bolkestein e non il 12 ingiustamente applicato, ed anche per rispondere per le rime alla Lettera della Commissione Europea.
Il castello di menzogne costruito contro le imprese balneari comincia a vacillare e perdere di consistenza.

Scarica la sentenza della Cassazione a sezioni unite