Concessioni balneari: Callari, linee guida precise per futuri bandi

“La Regione è al lavoro per definire una norma che disponga la proroga delle concessioni balneari a uso turistico per il 2024 e fornisca ai Comuni interessati le linee guida per l’emanazione dei futuri bandi. Una norma in questo momento necessaria, alla luce dei pesanti danni riscontrati sulle spiagge del territorio a causa del maltempo”.
Lo ha affermato oggi l’assessore regionale al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari nel corso di un incontro avuto nel palazzo della Regione a Udine con i rappresentanti di Federbalneari (presenti il presidente nazionale Marco Maurelli e quello regionale Giorgio Ardito) e di Assonautica Pordenone-Udine.
Come spiegato dall’esponente della Giunta, “la legge regionale in via di definizione prevede delle indicazioni e linee guida per prevedere, ove possibile, il diritto di prelazione, il riconoscimento del valore aziendale e gli eventuali investimenti non ammortizzati. Sarà inoltre molto importante introdurre delle regole di salvaguardia ambientale e di responsabilità sociale per la salvaguardia dei posti di lavoro”.
Fondamentale inoltre, secondo l’assessore, “riconoscere che possono esistere soluzioni di partenariato pubblico privato per le quali prevedere una durata più lunga delle concessioni nel caso in cui sussista un impegno d’investimento tale da poter accrescere il valore pubblico delle concessioni stesse”.
“Per quanto riguarda il ristoro per i danni del maltempo – ha concluso Callari – la Regione sta valutando l’ammontare delle risorse necessarie per il ripristino delle spiagge colpite dalle recenti mareggiate”.

 

‘Oggi abbiamo appreso con piacere della decisione della Regione Friuli Venezia Giulia di cercare in primis regole comuni e preordinate per i Comuni della costa friulana e giuliana e della laguna di Marano e Grado. Ringraziamo l’assessore regionale al Demanio Sebastiano Callari per il lavoro e per la qualità della proposta e auspichiamo una forte collaborazione in attesa che il Governo fornisca linee guida per programmare la riassegnazione dei titoli – dichiara il Presidente di FederBalneari Italia Marco Maurelli.
Interviene Giorgio Ardito in rappresentanza di FederBalneari FVG – l’attenzione della Regione FVG va nella direzione auspicata anche sulla complessa questione delle mareggiate, sempre più fenomeni distruttivi ed impattanti sugli arenili e sugli stabilimenti balneari, per rimediare alle quali sono previste provvidenze regionali per concessionari ed enti. Un fattiva collaborazione tra Assessorato regionale al Demanio del FVG e Federbalneari Italia che può solo far bene al turismo balneare della regione e che può essere portato ad esempio in altre regioni italiane ed in Conferenza Stato-Regioni, chiosano i presidenti Maurelli e Ardito.

Concessioni balneari, Legacoop Romagna: “Governo e Parlamento agiscano al più presto”

l parere motivato della Commissione Europea in materia di concessioni di giovedì scorso indirizzato al Governo Italiano aggrava l’urgenza per il nostro Paese di colmare il persistente vuoto normativo sul tema. La Commissione Europea ribadisce infatti l’inevitabilità delle evidenze pubbliche per l’assegnazione delle concessioni demaniali, lasciando due soli mesi di tempo all’Italia per provvedere.  L’incertezza sulle concessioni balneari sta mettendo a rischio e in grave difficoltà il modello turistico emiliano-romagnolo: aperto, accessibile, a prezzi popolari, innovativo e organizzato, con un sistema di salvamento tra i migliori al mondo. Serve una decisa e celere guida nazionale, concertata con il settore e l’Unione Europea, per accompagnare la transizione e spetta al Governo e al Parlamento definire una normativa certa, che difenda le straordinarie caratteristiche della nostra riviera e della sua filiera economica e sociale”.

E’ netta la presa di posizione di Legacoop Romagna in merito alla questione delle concessioni balneari.

“Il Governo dovrà confrontarsi con l’Unione Europea – afferma Paolo Lucchi, Presidente di Legacoop Romagna – facendo valere le tante ragioni che impongono il riconoscimento delle peculiarità del nostro sistema, a partire dalla capacità di dare lavoro a tante famiglie e piccole imprese.” Se dovesse perdurare il vuoto normativo, ogni Comune potrebbe trovarsi costretto a produrre evidenze pubbliche a sua completa discrezione, finendo per creare ancora più confusione, incertezza e disparità di trattamento tra località ed imprese. Le pubbliche amministrazioni locali, penalizzate dalla scarsità di personale, rischiano di dover affrontare un’enorme mole di lavoro nuovo e complesso in pochissimi mesi mettendo in gravissima difficoltà se stessi e le imprese. Per Legacoop Romagna i ritardi in materia non sono più accettabili, occorre agire al più presto per tutelare il nostro caratteristico sistema turistico balneare, fatto di piccole e piccolissime imprese familiari, la cui professionalità e il cui valore commerciale va riconosciuto, quindi di lavoro e tantissima cooperazione innovativa. 
In Emilia-Romagna c’è un servizio in più per la collettività e i turisti che rischia di scomparire: il salvataggio che le Cooperative tra stabilimenti balneari garantiscono da sempre con uno dei sistemi più sicuri e all’avanguardia a livello internazionale” continua La nota di Legacoop.

“Ci auguriamo che, a breve, anche le rappresentanze del Governo ed i parlamentari locali, sappiano scegliere di confrontarsi con tutti i protagonisti della nostra offerta turistica, a partire da coloro che da sempre valorizzano quella romagnola, e agire per ridare stabilità al nostro sistema economico-turistico. Le cooperative balneari – chiosa Stefano Patrizi, Responsabile balneazione di Legacoop Emilia-Romagna – sono compatte e fanno fronte comune per risolvere la questione delle concessioni ad uso turistico, facendo il massimo sforzo per farsi trovare preparate nel dare tutto il sostegno possibile agli associati”.