Balneari. Croatti (M5s): “A 50 giorni dalla scadenza delle concessioni regna l’incertezza totaletotale”

“A soli 50 giorni dalla scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti – scrive il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti – regna l’incertezza più totale sul futuro del comparto balneare. Questo governo ignavo, incapace, pericoloso, non ha dato ancora nessuna indicazione ai comuni costieri che, in pochi giorni, saranno obbligatoriamente chiamati ad indire le gare. Dal 1° gennaio 2024 ci saranno inevitabilmente ricorsi a pioggia, contenziosi, e nessun funzionario comunale si assumerà la responsabilità di firmare ulteriori proroghe, già bocciate in tutte le sedi giurisprudenziali italiane e comunitarie. Nel frattempo non si hanno nemmeno notizie dal governo sugli sbandierati confronti con l’Europa in merito alla mappatura delle spiagge, che nelle debolissime visioni della destra consentirebbe di non applicare la Bolkestein in Italia”.

“Nubi sempre più scure si addensano sul futuro del comparto balneare e su quello di tante località balneari che necessitano di certezze e di un orizzonte chiaro su cui progettare e pianificare investimenti per aumentare la competitività e affrontare le sfide che si presenteranno nei prossimi anni. Diciotto mesi fa il M5S ha presentato un’ottima riforma delle concessioni demaniali che rispondeva agli interessi del Paese e dei cittadini su un bene pubblico, garantendo maggiori diritti, concorrenza e regalando certezze ai concessionari. Molti imprenditori balneari compresero che non si poteva continuare a ‘scappare’ dalla Bolkestein e condivisero l’impostazione della nostra riforma. Venne però rigettata dalle associazioni di categoria dei balneari che hanno sempre preteso che nulla cambiasse, posizione sostenuta dai partiti di destra. Ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti” conclude il senatore.

La sindaca di Erice scrive al Presidente Schifani. «Occorre risolvere la questione dello smontaggio autunnale degli stabilimenti balneari»

La sindaca Daniela Toscano ha scritto una lettera al Presidente della Regione SicilianaRenato Schifani, ed all’assessora regionale con delega a territorio e ambiente, Elena Pagana, sul tema dello smontaggio autunnale degli stabilimenti balneari. In particolare, la sindaca ha richiesto un «intervento risolutivo» da parte dell’ente regionale.

«Anche quest’anno – ha scritto la sindaca nella lettera – gli imprenditori che hanno investito i propri capitali nel nostro territorio, come in altri, dovranno procedere allo stagionale smontaggio delle proprie strutture. Tale obbligo comporta costi e sacrifici onerosi, a tratti difficilmente sopportabili per chi muove e sviluppa l’affannata economia locale basata sul turismo, offre lavoro, dà lustro ai nostri territori. Senza tralasciare il danno patito per via della erosione della costa, dal momento che le strutture balneari, nelle giornate ventose, limitano non poco lo spostamento della sabbia verso le strade che, spesso, in loro assenza, risultano praticamente invase dalla stessa. Ove non sia motivatamente dimostrata la sussistenza di eventuali pericoli per l’ambiente o per il paesaggio – si legge ancora nella lettera – si sollecita con immediatezza l’assunzione di un intervento risolutivo e definitivo da parte della Regione Siciliana che non soltanto conformi l’attività privata all’interesse pubblico, ma che parametri anche la ragionevolezza del sacrificio imposto al privato in relazione alla sua utilità per l’interesse pubblico. Aggiungo – conclude la sindaca – che le strutture, al di là dell’utilità estiva, offrono anche un servizio al territorio che è valido tutto l’anno e non soltanto in estate: penso, ad esempio, ai ristoranti».