Maltempo, Toti: “Firmato lo stato d’emergenza, ma la Liguria non è tra le regioni più colpite”

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato il decreto con cui dichiara lo stato d’emergenza regionale per far fronte ai danni causati dal maltempo e dalle mareggiate che hanno investito il territorio a partire dal 24 ottobre. Domani in Giunta verranno stanziati fondi per 1,5 milioni di euro, che serviranno a coprire le spese sostenute dagli Enti locali per far fronte alle prime emergenze e alle somme urgenze.

“Il nostro Dipartimento di Protezione civile sta facendo il punto sui danni insieme ai Comuni: stimiamo circa 30 milioni di euro di danni al solo patrimonio pubblico, cui si aggiungeranno poi i danni subiti da privati cittadini e attività produttive. Lo stato d’emergenza regionale e lo stanziamento delle prime risorse servono a far fronte immediatamente alle situazioni più urgenti che gli Enti locali hanno dovuto affrontare – spiega il presidente della Regione Giovanni Toti – Chiederemo anche al Governo di inserire la Liguria nello stato d’emergenza nazionale che verrà istituito nelle prossime settimane facendo una prima ‘ricognizione speditiva’ dei danni, in modo da poter risarcire anche i privati. Dobbiamo comunque tener presente che la Liguria è uscita da questa ondata di maltempo con danni minori rispetto alla Toscana, dove sta anche operando la Colonna mobile della nostra Protezione Civile, senza dimenticare Emilia e Veneto che hanno avuto danni superiori ai nostri sia al patrimonio pubblico che privato. Per fortuna non registriamo danni importanti alle infrastrutture, come invece accadde nel 2018: è il segno dell’efficacia dello stanziamento dei circa 400 milioni di euro investiti in questi ultimi anni per interventi strutturali di messa in sicurezza in modo da aumentare la ‘resilienza’ del territorio. Molti sindaci che ho sentito in questi giorni ci hanno ribadito che le difese costiere, le dighe soffolte e il rafforzamento delle dighe portuali, da Santa Margherita al nuovo porto di Rapallo, danneggiate nel 2018, hanno invece retto alle ultime importanti mareggiate”. Per quanto riguarda le attività produttive e le associazioni sportive che chiedono di rientrare nello stato di emergenza, Toti spiega: “Lo stato di emergenza nazionale prevede, nella fase due, una serie di risarcimenti che vengono stabiliti dalla legge. Noi ci saremo e siamo pronti a chiedere un’interlocuzione con il Governo, ma certamente occorrerà tenere presente anche le emergenze nelle altre regioni”.

“In queste settimane abbiamo dovuto affrontare una serie quasi ininterrotta di allerte meteo e una grande mareggiata, che hanno richiesto un costante impegno degli operatori di Protezione civile e dei Coc comunali oltre a causare pesanti danni sia sulla costa che nell’entroterra, in particolare nel Levante – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – Oltre all’iter per la dichiarazione di stato d’emergenza, nei prossimi giorni prenderà il via la valutazione delle richieste di risarcimento avanzate dai privati tramite i Comuni e di quelle dichiarate dalle attività commerciali tramite le Camere di Commercio. Possiamo dire che il territorio complessivamente ha retto e che il sistema di risposta alle emergenze ha funzionato, ma in questi giorni abbiamo comunque dovuto far fronte ad eventi dir poco complessi. Pensiamo ad esempio alle frane nell’entroterra, come quelle sulla statale 586 della Val d’Aveto a Rezzoaglio e a Borzonasca e sul passo della Scoglina, oltre alle innumerevoli segnalazioni di danni nei Comuni costieri, dal savonese a tutto lo spezzino, cui si aggiungeranno quelli alle attività produttive: situazioni che richiederanno investimenti e impegno per essere risolte”.

Piano di Utilizzo dei Litorali. Si è svolto l’incontro pubblico chiarificatore a Cabras

Si è tenuta ieri sera a Cabras l’assemblea di partecipazione pubblica del Piano di Utilizzo dei Litorali, incontro organizzato dall’amministrazione guidata dal Sindaco Andrea Abis per approfondire la conoscenza dello strumento e agevolare il momento delle osservazioni prima dell’approvazione finale. Il PUL era stato adottato dal Consiglio comunale lo scorso aprile.

Ad aprire i lavori è stato il primo cittadino. “Il piano costituisce uno strumento di preservazione paesaggistica del litorale e contemporaneamente un tassello fondamentale per la pianificazione dello sviluppo turistico. Dobbiamo essere in grado di ottenere i migliori vantaggi economici dalle presenze estive ma gestendo al contempo l’impatto antropico e tutelando le nostre coste – ha affermato il Sindaco -. Tramite il PUL saremo capaci di garantire un’offerta completa in cui saranno presenti i servizi turistici e balneari che, se ben organizzati, generano economia e aiutano a mantenere in ordine il litorale, con politiche del lavoro di contrasto al fenomeno di emigrazione dei giovani che caratterizza la Sardegna”.

Lo strumento è stato ideato dalla società Criteria e presentato dagli ingegneri Paolo Bagliani e Silvia Cuccu. 

Sono state illustrate le linee generali dello studio che partono dall’identificazione di quali siano le superfici delle spiagge che possono essere interessate dalle concessioni e quali invece coperte da tutela. Il dettaglio ha poi evidenziato i servizi realizzabili nelle aree comunali, come chioschi con servizi igienici, diving center e info point, bike sharing, aree dedicate all’accessibilità, piste ciclopedonali o zone picnic, aree dedicate ad animali domestici, aree sosta per veicoli.

Nello specifico il PUL prevede nuove concessioni per Punti ristoro con annessi servizi igienici, sul modello di quelli già presenti nel litorale, nelle spiagge di Su Crastu Biancu, S’Archeddu e sa Canna, Funtana Meiga oltre che l’utilizzo, per le stesse finalità, del fabbricato comunale presente all’ingresso dell’area di Seu.

Cinque strutture più piccole, definite Chioschi bar, sono previste a Porto Suedda, una nei pressi dello scivolo per il diporto di Mari Ermi dove è in progetto anche un’area kitesurf, a seguire in località Is Corrighias, a Mare Morto e a Funtana Meiga, dove sorgerà anche una nuova area dedicata al windsurf.

I nuovi concessionari di queste strutture dovranno gestire le loro aree di pertinenza e potranno occuparsi delle concessioni demaniali in spiaggia per la posa di ombrelloni, sdraio, lettini e servizi di assistenza ai disabili. Anche dove ora sono già presenti i punti ristoro sono state introdotte concessioni demaniali in spiaggia.

“Si tratta di aree che introducono un servizio attualmente assente nel Sinis e che senza dubbio creerà un incremento dell’indotto, dedicato ai turisti che non sono attrezzati per la spiaggia libera e sono interessati a un tipo di vacanza più comoda” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Enrico Giordano, che però garantisce: “siamo stati molto attenti a non snaturare l’identità della costa, pensando a concessioni demaniali che riguardano solo il 10 percento di ciascuna spiaggia in cui è prevista la concessione. Si tratta comunque di concessioni amovibili e temporanee, secondo i tempi previsti dai bandi che verranno pubblicati a seguito dell’approvazione, in genere fino a circa quindici anni, con un criterio tale da consentire un giusto ritorno dell’investimento. Lo strumento, perfettibile e modificabile nel tempo, si presenta come punto di partenza di un processo di innovazione che Cabras attendeva da molti anni”.

Quello che Cabras avrà a disposizione sarà dunque un Piano di Utilizzo dei Litorali che parte da un paesaggio incontaminato, un vantaggio secondo il progettista Paolo Bagliani, che sottolinea quanto “pianificare in un luogo che presenta una zonizzazione ambientale e non urbanistica significhi poter rispettare la naturalezza territoriale”, garantendo dunque una fascia di rispetto nella quale è perentoria la priorità di tutela.  “Uno strumento come questo – prosegue Bagliani -, aiuta a programmare nel migliore dei modi il litorale e pone le basi per una collaborazione sinergica tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico ed economico”.

Gli interessati potranno presentare le osservazioni entro il 16 novembre prossimo. Una volta valutate le osservazioni e ottenuti i pareri degli uffici regionali si passerà nuovamente in consiglio comunale e si attenderà l’autorizzazione paesaggistica che darà ufficialmente validità al piano comunale.

“Il nostro obiettivo è procedere in maniera celere così da poter pubblicare i primi bandi di concessione già in vista della prossima stagione balneare – ha concluso il Sindaco Andrea Abis -. Da anni stiamo lavorando intensamente per incrementare i servizi sulla costa: abbiamo ideato un sistema di parcheggi che nella sua semplicità ha posto fine al caos delle automobili parcheggiate senza criterio, invidiato da molte amministrazioni costiere anche nella penisola. Affrontiamo dei costi importanti per la gestione totale, garantendo una ordinata gestione dei parcheggi, il controllo delle spiagge, una costante pulizia dei servizi igienici, la manutenzione delle strade di accesso, passerelle efficienti che portano alla spiaggia, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’approvazione del Piano di Utilizzo dei Litorali rappresenta una svolta decisiva nella quale crediamo per il suo valore strategico di progresso economico ed ambientale della nostra cittadina”.