Concessioni a Follonica il Sib tenta mediazione prima del Tar

Ieri mattina il Sib, sindacato italiano balneari Confcommercio ha incontrato gli imprenditori balneari di Follonica per illustrare loro le modalità operative del ricorso alla delibera sulle concessioni balneari e gli obiettivi attesi, ma anche per annunciare una importantissima novità.

Presenti il presidente provinciale e il presidente comunale del Sib della provincia di Grosseto e del Comune di Follonica, Daniele Avvento ed Eugenio Franceschi, insieme al direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando, con l’assistenza dell’avvocato Paolo Barabino del team legale che per conto del Sib sta curando i ricorsi al Tar contro le ultime delibere dei Comuni della costa toscana sulle concessioni demaniali marittime.

Sebbene resti inalterata la determinazione del Sib-Confcommercio a procedere con i ricorsi contro la delibera di Giunta a mezzo della quale il Comune di Follonica ha dato mandato ai suoi uffici di procedere con le gare pubbliche per l’affidamento delle concessioni a partire dal 1 gennaio 2025, lo stesso sindacato italiano balneari ha dato il via a un percorso di interlocuzione con l’amministrazione Benini per esplorare le possibilità di una revoca in autotutela della delibera incriminata.

“Ciò al solo fine – afferma Daniele Avvento, presidente provinciale del Sib-Confcommercio – di evitare agli imprenditori balneari la spesa di un ricorso (e dei suoi possibili costi aggiuntivi conseguenti alla futura sentenza) la cui discussione potrebbe potenzialmente interrompersi nel corso del 2024 in forza di nuovi provvedimenti legislativi che potrebbero essere presi dal Parlamento o dal Governo nelle prossime settimane”.

“L’impianto dei ricorsi collettivi Sib-Confcommercio per gli imprenditori balneari di Follonica è già pronto – annuncia Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto –. La documentazione necessaria è stata già in gran parte raccolta dai soggetti interessati, come pure sono stati definiti il percorso temporale per la presentazione dell’atto e il relativo costo che, prevedendo un coinvolgimento diretto di Confcommercio Grosseto, per gli associati di Follonica risulta essere del tutto diverso dalle cifre di cui si è sentito parlare negli ultimi giorni. Manca soltanto, dunque, la firma finale. Prima che ciò avvenga, però – evidenzia il direttore di Confcommercio Grosseto – come Sindacato italiano balneari ci è sembrato giusto espletare l’ultimo tentativo conciliativo con l’amministrazione comunale di Follonica. Ciò al fine sia di tutelare gli imprenditori balneari di Follonica, i quali se la delibera di Giunta numero 400 del Comune venisse annullata in autotutela per questo 2024 non dovrebbero preoccuparsi delle ipotetiche gare pubbliche; sia per dare la possibilità al Comune di Follonica di correggere un errore probabilmente compiuto a causa della complessità della questione balneare”.

“Grazie all’intenso lavoro del nostro pool di avvocati, massimi esperti a livello nazionale di diritto demaniale – conclude la Orlando – abbiamo l’assoluta certezza che la delibera del Comune può e deve essere revisionata, a tutela dei balneari follonichesi ma anche del lavoro compiuto negli anni passati dagli uffici della stessa amministrazione comunale. La quale, ricordiamo, nel 2020 aveva comunque seguito un percorso di trasparenza per le concessioni demaniali marittime”.

“Con il supporto dei nostri legali abbiamo dunque presentato al Comune di Follonica – chiosa il direttore di Confcommercio Grosseto – formale istanza perché la Giunta del sindaco Benini revisioni al più presto quell’atto amministrativo e la determina dirigenziale che ne è scaturita. Nell’interesse generale ci auguriamo che la nostra richiesta possa essere accolta entro i termini per i quali, qualora ciò non dovesse avvenire, si sia ancora in tempo per presentare i ricorsi al Tar che a quel punto non fermerebbe più nessuno”.

Viareggio: anche la protesta balneare potrebbe arrivare a Bruxelles

Si è tenuta ieri al Principino di Viareggio un’assemblea spontanea di balneari giunti da tutta Italia in rappresentanza di oltre 700 imprese del settore. Sono intervenuti Fabrizio Licordari per Assobalneari Confindustria, Nicolò Maellaro per Base Balneare, Stefania Frandi per Sib Confcommercio Fabrizio Lotti per Fiba Confesercenti. L’occasione è stata importante per ribadire la posizione degli intervenuti sui seguenti punti:

  1. Considerando che oramai la sorte delle imprese balneari è nelle mani di una giustizia
    amministrativa che cerca di colmare il vuoto legislativo che si è creato per l’inerzia della
    funzione legislativa
  2. Che le sentenze stanno creando ancor più incertezza sulla validità dei titoli
    concessori/autorizzativi, sentenze che decidono della sorte di migliaia di famiglie italiane,
    anche in maniera difforme da comune a comune, e da regione a regione
  3. Che gli enti concedenti nel voler colmare il vuoto legislativo creatosi si comportano in
    modo differente tra loro, sia a livello di comune sia a livello regionale assumendo delibere
    spesso contraddittorie su territori simili
  4. Che gli ultimi provvedimenti legislativi sono sostanzialmente ispirati a una logica dilatoria, peraltro censurata dalla corte di giustizia europea.

I balneari intervenuti hanno concordato di chiedere intanto alle proprie organizzazioni sindacali di veicolare verso il governo e il parlamento italiano la richiesta che si metta mano nel minor tempo possibile a una riforma che sia incentrata sulla difesa dei titoli autorizzativi in essere alle attuali imprese balneari, concordando che, in caso di inerzia delle citate organizazzioni sindacali, si sentiranno liberi di organizzarsi spontaneamente.

Gli avvocati presenti hanno spiegato il percorso da seguire per impugnare le delibere comunali incentrate sulla 118 e che quindi prevedono le evidenze pubbliche al termine previsto in esse.

Al termine dei lavori la Presidente dell’assemblea Vittoria Ratto ha posto in votazione alcuni punti tra cui l’istituzione di un Tavolo Unitario dei Sindacati per giungere alla stesura di un documento univoco da presentare al Governo. e l’organizzazione di una manifestazione di categoria a Roma (per mera questione di praticità). A questo proposito é intervenuto il Presidente Licordari di Assobalneari Italia che ha invece spiegato ai presenti che se si ritiene necessaria una manifestazione, non si deve fare a Roma bensì a Bruxelles perché é la sede dell’ Istituzione europea che sta tentando di legittimare l’ esproprio delle imprese balneari italiane contestando tutto il lavoro svolto dal nostro Governo. I presenti hanno convenuto che l’ impostazione di Assobalneari fosse corretta e se manifestazione si farà questa dovrà essere organizzata a Bruxelles a supporto del lavoro del Governo italiano.

I balneari hanno quindi voluto dimostrare fiducia nell’operato del governo Meloni dal quale però sono attese azioni concrete e comunque coinvolgimento attivo nei prossimi mesi che saranno decisivi per giungere alla definizione della vertenza.