Popolo Produttivo: “I Dirigenti dei Comuni costieri liguri fuorilegge, se faranno le aste saranno denunciati per danni milionari alle famiglie ”

È Finita l’era di chi agisce contro le leggi dello Stato – afferma il Portavoce Nazionale del Comitato Popolo Produttivo, Claudio Maurelli. A tal riguardo, come Comitato Nazionale in rappresentanza di 10 Categorie lavorative nazionali e 920.000 posti di lavoro, siamo costretti a scendere in campo a difesa dei “balneari e punti di ormeggio”, che siamo pronti a tutelare in tutte le
sedi opportune.

Vorremmo ricordare ai dirigenti comunali liguri, che lo Stato ha delegato la Regione e i Comuni nella sola gestione (non si è proprietari) delle aree cittadine. Di conseguenza, sapendo che esiste una legge dello Stato in vigore, sarebbe incomprensibile assumersi dei rischi di firmare delle aste e mandare sul lastrico le famiglie liguri dal 01.01.2024. Il funzionario comunale, giurando fedeltà alla Repubblica ed alle sue Leggi, qualora violasse le leggi si assumerebbe, procedendo alle aste a far data dal 01.01.2024, le responsabilità di un illegittimo affidamento a soggetti terzi costituendo conseguenti palesi rischi, di un possibile
danno erariale e un danno temuto milionario verso le famiglie. Il Popolo Produttivo è pronto a citare in giudizio ordinario direttamente i dirigenti comunali, che andrebbero a generare la grave perdita economica delle famiglie, la cui competenza giuridica spetta alla Corte dei Conti.
Seguira Diffida formale ai dirigenti comunali costieri liguri.

Concessioni balneari FVG: CallCallari, proroga tecnica per salvare stagione

La Regione valuta costi ripristino spiagge

“L’obiettivo della Regione è salvaguardare la stagione balneare 2024, ripristinare le spiagge danneggiate dall’eccezionale mareggiata della scorsa settimana e tutelare i Comuni con una proroga tecnica per il tempo necessario a esperire i bandi di gara a partire dall’anno prossimo, in attesa che il Governo adotti le linee guida. In questa fase serve unità di intenti e un approccio prudenziale”.

Questo, in sintesi, il messaggio che l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari ha rivolto agli amministratori e ai funzionari dei Comuni costieri su cui insistono concessioni balneari ad uso turistico.

“Non abbiamo ancora una risposta certa da parte del governo. Per questo al Tavolo demanio della Conferenza delle Regioni abbiamo condiviso la necessità di aprire alle procedure di gara e salvaguardare la prossima stagione, intervenendo anche sul ripristino delle spiagge erose dall’eccezionale maltempo. Su quest’ultimo punto la Regione sta valutando l’ammontare delle risorse necessarie per il ripascimento dell’arenile. In un prossimo tavolo tecnico tra tutti gli assessorati coinvolti verrà condivisa la cornice di una norma da inserire nella Finanziaria

2024 che definisca le risorse e le procedure con cui fornire un primo sostegno agli interventi”.

Nella stessa Finanziaria la Regione vorrebbe includere la proroga tecnica finalizzata all’avvio delle gare di concessione che consentirebbe di superare in via prudenziale almeno per un altro anno l’impasse giuridico in cui si trova il settore.

Secondo quanto ha stabilito il Consiglio di Stato le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative già in essere continuano ad essere efficaci sino al 31 dicembre 2023, fermo restando che, oltre tale data, anche in assenza di una disciplina legislativa, queste cesseranno di produrre effetti, nonostante qualsiasi eventuale ulteriore proroga legislativa che dovesse nel frattempo intervenire, la quale andrebbe considerata senza effetto perché in contrasto con le norme dell’ordinamento comunitario. 

Su questo aspetto, pertanto, Callari ha ribadito che “solo a partire dal primo gennaio 2024 gli enti potranno attivare le procedure necessarie per mettere a gara le concessioni, in maniera unitaria, sperando che nel frattempo vengano emanate le norme statali in materia”.

La Regione intende anche attivare un Comitato tecnico valutativo, già previsto dalla normativa regionale, che potrà fornire un supporto tecnico agli Enti locali soprattutto nella definizione dei criteri di assegnazione delle concessioni, in assenza di indicazioni specifiche dettate a livello nazionale.

“Sono un convinto sostenitore della concorrenza come valore di qualsiasi società liberale – ha detto Callari – e in quanto tale va salvaguardata. Ma il tema delle concessioni balneari assume una rilevanza fondamentale per l’economia italiana che insiste sul comparto turistico, dove sono coinvolti migliaia di posti di lavoro; la concorrenza pertanto va governata affinché le nostre spiagge non finiscano nelle mani sbagliate magari di qualche fondo internazionale”.