Assemblea Confimprese Demaniali: Critiche alla “legge ammazza balneari” e strategie future per il settore

Si è tenuta ieri presso l’Hilton Hotel di Lecce l’assemblea “operativa” organizzata da Confimprese Demaniali che ha rappresentato un momento cruciale per affrontare le problematiche sollevate dalla cosiddetta “legge ammazza balneari”. La presenza di rappresentanti di categoria, esperti legali e politici sottolinea l’importanza di un’azione coordinata per tutelare i diritti dei concessionari demaniali e cercare margini di miglioramento della normativa.

Punti chiave dell’assemblea:

  1. Critiche alla legge:
    • Tutti i rappresentanti intervenuti hanno espresso la loro contrarietà alla recente approvazione della legge, evidenziandone gli effetti potenzialmente dannosi per il settore balneare.
  2. Analisi giuridica:
    • Gli avvocati Maruotti, Romano e Viva hanno analizzato il testo definitivo della legge, rilevando ambiguità e difficoltà interpretative che potrebbero complicarne l’applicazione.
  3. Verifica delle concessioni:
    • L’Architetto Giuseppe Bortone ha esortato i concessionari a effettuare una verifica approfondita dello stato delle loro concessioni e dei permessi edilizi correlati, un passo fondamentale per prepararsi a eventuali controversie o adeguamenti normativi.
  4. Proposte del Presidente Della Valle:
    • Il Presidente ha annunciato una serie di iniziative future per coinvolgere i sindaci costieri e creare sinergie utili a migliorare i servizi pubblici e a sostenere l’interesse collettivo.
  5. Interventi politici:
    • I contributi del Senatore Antonio Trevisi, dell’On. Vito De Palma e dell’On. Salvatore Di Mattina hanno sottolineato che c’è una finestra temporale di tre anni per lavorare a una revisione della normativa, puntando su un dialogo costruttivo con le istituzioni italiane e comunitarie.

Prospettive future:

L’incontro ha evidenziato la necessità di una strategia comune che coinvolga attivamente i balneari, le istituzioni locali e i rappresentanti politici. Lo scopo è migliorare una legge percepita come penalizzante, cercando soluzioni che bilancino la tutela del settore con gli obblighi europei. Dialogo, monitoraggio e iniziative coordinate saranno le chiavi per affrontare le sfide nei prossimi anni.

Proroga balneari, la legge approda in Gazzetta

Ieri 14 novembre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.267 la legge di conversione n.166 del Decreto Legge 16 settembre 2024, n.131, portando importanti novità nel settore delle concessioni demaniali marittime. Tra i punti principali:

  1. Proroga al 30 settembre 2027
    La nuova legge estende la validità delle concessioni marittime esistenti fino al 30 settembre 2027. Questa decisione è stata confermata nonostante le richieste avanzate da 50 giuristi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di rinviare il provvedimento alle Camere per presunte incompatibilità con la direttiva Bolkestein. L’intervento presidenziale non è stato accolto, consolidando così la proroga.
  2. Sospensione dell’obbligo di smontaggio stagionale
    Diventa effettiva la sospensione dell’obbligo di smontaggio delle strutture stagionali, come previsto dall’art. 3 comma 3-bis della legge 118/2022, modificata dalla legge 166/2024.
  3. Impossibilità di avviare le gare
    La mancanza del decreto ministeriale, previsto per la ridefinizione dei canoni e dei criteri di indennizzo (art. 4, comma 9 della legge 118/2022), impedisce al momento l’avvio delle gare. Questo decreto dovrà essere emanato entro il 31 marzo 2025.

Queste novità hanno implicazioni significative per i concessionari attuali e per l’intero comparto balneare italiano. Proseguono, tuttavia, le iniziative sindacali per modificare aspetti della normativa considerati penalizzanti per gli operatori storici del settore.