Ferragosto, Balneari: “Bene gli stranieri sulle nostre spiagge, ma niente ‘sold out'”

Capacchione (Sib): “L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa”.

“Le 30.000 aziende balneari, la maggior parte a conduzione familiare, sono impegnate ad assicurare che le vacanze al mare avvengano in condizioni di sicurezza e con tutti i confort”. A dirlo Antonio Capacchione, presidente del sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. La balneazione attrezzata italiana costituisce un elemento di vantaggio competitivo del Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Le nostre imprese ed il nostro personale qualificato è sempre più attento a soddisfare le aspettative di una clientela sempre più esigente. L’incremento del turismo internazionale sui nostri litorali, registrato quest’anno, conferma la competitività delle spiagge attrezzate in un’estate contrassegnata da condizioni economiche ed atmosferiche avverse.

“Non è ancora tempo di bilanci – ha continuato Capacchione – anche se al momento abbiamo constatato una ‘sofferenza’ della domanda interna rispetto a quella internazionale, con una “polarizzazione” delle presenze nei fine settimana e una sua riduzione durante il periodo feriale. A ciò si deve aggiungere una significativa diminuzione dei consumi. È di tutta evidenza che l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa. Altro fattore importante da prendere in considerazione è che, dopo il periodo pandemico, molti nostri connazionali hanno ripreso a viaggiare all’estero”.

“In conclusione quindi – ha precisato il presidente del Sib – un’estate 2023 al di sotto delle aspettative ancorché positiva. Oggi la principale preoccupazione degli imprenditori balneari non è costituita dalla concorrenza degli altri Paesi, quanto per l’irrisolta questione della direttiva Bolkestein. Non si può investire e crescere in una condizione di incertezza sul futuro. L’augurio di questo Ferragosto è che sia l’ultimo in queste condizioni. I balneari e il Paese hanno bisogno che si superi, finalmente, questa situazione di incertezza amministrativa sulla durata delle concessioni che paralizza gli investimenti”.

Balneari: Zucconi (Fdi), ‘M5s perde altra occasione per stare in silenzio’

Il l’M5s ha perso l’occasione di tacere con dichiarazioni facilmente smentibili: la mappatura delle concessioni balneari, che ora ritengono inutile, era stata prevista nel ddl Concorrenza quando al governo c’erano loro”. A dirlo il segretario di Presidenza e deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi in risposta al comunicato stampa degli esponenti del Movimento 5 stelle Sergio Costa e Antonio Caso. “Fa sorridere come l’M5s – continua – voglia attaccarci su un tema come questo quando tra l’altro la proroga delle concessioni balneari era stata fatta e dal governo giallo-verde con la legge di bilancio 2018. E ancora il tavolo per la mappatura nazionale delle coste in concessione era stato previsto dal governo Draghi di cui i Cinquestelle facevano parte”. Infine, Zucconi sottolinea come proprio nel decreto Rilancio del governo Conte bis, “c’era ancora la conferma della proroga delle concessioni tant’è che le sentenze del Consiglio di Stato sono intervenute anche su questo”. “All’M5s, in evidente e recidivo stato confusionale, suggeriamo, pertanto di studiare e documentarsi, insomma di tacere, anche per non riportare alla luce i gravi errori fatti quando erano al governo. Il tavolo interministeriale sulle concessioni prosegue con serietà il proprio lavoro e senza alcuna volontà dilatoria; a breve porterà a conoscenza di tutti dati verificati e documentati sulla situazione delle nostre coste; primo passo per una soluzione definitiva di un problema che si trascina ormai da troppi anni”, conclude il deputato.