Alassio: firmato il contratto per le opere di difesa naturale del centro urbano

Nella mattinata odierna di mercoledì 19 febbraio, presso il Palazzo Comunale di Alassio, è stato ufficialmente firmato il contratto d’appalto per la realizzazione delle opere di difesa naturale del centro urbano prospiciente il litorale. Il progetto, reso possibile dal contributo di3,5 milioni di euroassegnato al Comune di Alassio dal Dipartimento di Protezione Civile, si concentra sulla mitigazione del rischio e sull’aumento della resilienza del territorio, e l’atto odierno segna un ulteriore e fondamentale passo avanti verso l’avvio dei lavori.

Dopo l’aggiudicazione definitiva della gara, espletate con esito positivo le verifiche ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs. 36/2023, il Comune di Alassio ha formalizzato il contratto con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese ELCAL S.r.l./Consorzio Stabile Angedil Soc. Consortile A L.R., con sede legale in Favara (AG). L’appalto è stato assegnato con un ribasso percentuale pari al 22,579% sull’importo base di gara di € 2.677.309,91, per un importo netto di aggiudicazione pari a € 2.115.490,20, comprensivo di € 42.690,09 per oneri della sicurezza. Erano presenti alla firma di questo importante contratto – sottoscritto dalla ditta incaricata e dal Dirigente comunale competente, Ing. Enrico Paliotto – il sindaco di Alassio Marco Melgrati, il consigliere regionale Rocco Invernizzi, il segretario generale del Comune di Alassio Roberta Ramoino e il funzionario comunale Ing. Luca Corciulo.

I lavori verranno avviati in primavera e, in relazione alla tempistica stagionale, potranno essere consegnati ed eseguiti con modalità frazionata, garantendo così il minimo impatto possibile sul tessuto cittadino e sulle attività economiche locali. Le opere si concretizzeranno nella realizzazione del terzo lotto di ripascimento strutturale e nell’allungamento del pennello Ferrando di 80 metri, con l’obiettivo di migliorare la capacità di intercettare i sedimenti sabbiosi utili al ripascimento dell’arenile e alla protezione dell’abitato. Il progetto di ripascimento prevede invece l’apporto di circa 40mila metri cubi di sabbia proveniente da cava sottomarina e di ulteriori 15mila metri cubi prelevati da cava terrestre, scegliendo le sabbie più idonee dal punto di vista del colore, della granulometria e della composizione chimica.

La firma del contratto per l’affidamento dei lavori – dichiara il sindaco Marco Melgrati – rappresenta un momento significativo nell’iter di questo intervento importante per la tutela del nostro litorale e del centro urbano. Questo progetto ha visto la convergenza di sinergie tra la Protezione Civile, sia a livello nazionale che regionale, la nostra amministrazione comunale e i tecnici e funzionari comunali, il cui impegno è stato fondamentale. Sono certo che questo intervento, di grande rilevanza e impegno economico, porterà benefici concreti al nostro territorio. Tuttavia, desidero ribadire la volontà della nostra amministrazione comunale di realizzare una diga soffolta, capace di garantire una protezione duratura del nostro arenile. In questa direzione, stiamo collaborando con l’Università di Padova per lo sviluppo di uno studio di fattibilità e ci auguriamo di poter superare le attuali resistenze dell’Ufficio regionale di Ecosistema Costiero e Tutela della Costa”.

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È morto Frits Bolkstein padre della direttiva diventata incubo dei balneari

Nato il 4 aprile 1933 ad Amsterdam, Bolkestein ha avuto un percorso professionale ricco e variegato: ha iniziato la sua carriera come dirigente presso la Royal Dutch Shell, per poi passare alla politica con il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD). Nel corso degli anni, ha ricoperto numerose posizioni di rilievo, tra cui quella di Ministro della Difesa e leader del VVD. A livello europeo, è particolarmente riconosciuto per aver sviluppato la “Direttiva Bolkestein”, che ha avuto l’obiettivo di liberalizzare il mercato dei servizi all’interno dell’Unione Europea, promuovendo una maggiore concorrenza e integrazione tra gli stati membri. La direttiva nacque in origine per di consentire ai lavoratori dell’Europa dell’Est di operare in Europa occidentale secondo le condizioni salariali del proprio paese d’origine ma subì in seguito modifiche e molte categorie ne furono escluse ad eccezione dei concessionari balneari.

Il 18 aprile 2028, Frits Bolkestein prese parte a un evento intitolato L’EURO, L’EUROPA E LA BOLKESTEIN SPIEGATI DA FRITS BOLKESTEIN. Questo incontro fu organizzato dall’ allora Associazione “Donnedamare” e si svolse all’interno dell’ aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati. In questa occasione ebbe a spiegare la propria posizione “autentica” sulla direttiva che porta il suo nome, dichiarando che le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e che pertanto la direttiva sulla libera circolazione dei servizi non va applicata alle concessioni delle spiagge, ricevendo un’ ovazione da tutte le imprese balneari presenti.

All’evento parteciparono i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici tra i quali: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Maria Stella Gelmini, Gian Marco Centinaio, Maurizio Gasparri, Carlo Fidanza, Deborah Bergamini, Massimo Mallegni, Giorgio Mulé, Vittorio Sgarbi, Riccardo Zucconi, Sandra Lonardo, Edoardo Rixi, Roberto Bagnasco, Roberto Cassinelli, Lorenzo Viviani, Gianni Alemanno, Paolo Ripamonti, Stefania Pucciarelli, Sara Foscolo, Manuela Gagliardi, Franco Vazio, Sergio Battelli, Gregorio De Falco, Luciano Monticelli, Marco Scajola e Angelo Vaccarezza e tanti politici che si sono battuti sul tema, ma che comunque dopo più di 15 anni, non sono riusciti, o non hanno voluto, trovare una soluzione.

Il cordoglio di Assobalneari E La Base Balneare con Donnedamare

Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare esprimono profondo cordoglio per la morte del ex Commissario Europeo Frits Bolkestein, autore della Direttiva 2006/123/CE sulla liberalizzazione dei servizi, nota come “Direttiva Bolkestein”.
Le due Associazioni balneari lo ricordano, in particolare, per la sua testimonianza al Parlamento Italiano, quando di fronte ai Parlamentari, spiegò come l’accanimento contro i balneari italiani non aveva nulla a che vedere con lo spirito della Direttiva, che anzi è stata – e continua ad essere -strumentalizzata a favore degli interessi di chi vuole favorire le grandi multinazionali e gli investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy.