Balneari: “Bene primo tavolo, condivisione metodo di lavoro e via alla mappatura”

Si é insediato questa mattina presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il tavolo Tecnico istituito per legge per dare il via alla mappatura delle coste italiane e per stabilire i parametri  circa la scarsità della risorsa ai fini di una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein.

Un fronte autorevole e numeroso di organizzazioni invitate al Tavolo hanno prodotto e sottoscritto un documento nel quale é stato totalmente condiviso il programma dei lavori prospettato dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio dr Deodato per il percorso futuro.

Le associazioni danno atto che l’art 10 quater, comma 2, del d.l. 198/2022 circoscrive le finalità consultive e di indirizzo del tavolotecnico ritenute oggi urgenti e prioritarie, suddividendole in due fasi, e precisamente:

1) Preliminare acquisizione dei dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali.

2) Definizione dei criteri per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera.

Ai fini del compimento delle attività di cui sopra è necessario, innanzitutto, acquisire dall’Amministrazione che gestisce il Sistema Informativo del Demanio Marittimo (MIT) i dati relativi ai titoli concessori rilasciati, distinti per oggetto e destinazione d’uso, superfici occupate, data di rilascio, nonché l’entità delle aree concesse rispetto alla conformazione geografica del litorale italiano.

Nelle operazioni di “mappatura”, secondo il dettato normativo, andranno ricomprese, altresì, le aree lacuali e fluviali secondo una ricognizione geografica utile alla seconda fase. Acquisiti tali dati dal MIT, infatti, il tavolo tecnico potrà finalmente definire i criteri per determinare la sussistenza della scarsità della risorsa naturale in linea con quanto richiesto dalla normativa in vigore che va oggi apprezzata, anche e soprattutto, alla luce delle statuizioni di cui alla Sentenza AGCM resa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea del 20.4.2023 (cfr. punti 46 e 47).

Il termine previsto dalla legge ed ormai prossimo alla scadenza (27.7.23) per definire la scarsità della risorsa impone l’esigenza di evitare ulteriori rilievi della Commissione europea e di acquisire dal MIT il prima possibile i dati necessari.

il documento è sottoscritto da Assobalneari, La Base Balneare con Donnedamare, Italia Balneare, Itb Italia, Federterziario, Federturismo Confindustria, Assonat, Assomarinas, Confindustria Nautica.

Balneari di Cervia istituiscono raccolta fondi per gli alluvionati

La cooperativa bagnini di Cervia, che associa i duecento stabilimenti balneari sulle spiagge di Cervia, di Milano Marittima, di Pinarella e di Tagliata, ha aperto ad una raccolta fondi, con un primo contributo di 5000€, invitando i soci e chiunque voglia dare un sostegno concreto alle famiglie sul territorio di Cervia più colpite dall’alluvione. 

Le somme raccolte saranno destinate alle persone cervesi sfollate dalle loro case e, ad oggi, ospitate in albergo, ossia i nuclei che hanno subito più danni dal recente maltempo. Nel frattempo, i tecnici del Comune di Cervia sono al lavoro per definire l’agibilità delle dimore allagate, e saranno proprio gli uffici comunali a comunicare alla cooperativa l’elenco di coloro che si trovano a dover ricostruire le proprie abitazioni. 

La cooperativa della città del sale ha, quindi, invitato i suoi soci a manifestare solidarietà donando, sebbene chiunque possa versare utilizzando le coordinate bancarie IT73R0538723602000000008160, e specificando, nella causale, “Fondo per le famiglie alluvionate di Cervia”. 

In merito all’iniziativa della cooperativa bagnini di Cervia rivolta alle persone in difficoltà a causa dei danni provocati dal maltempo, si è espresso Fabio Ceccaroni, presidente della cooperativa stessa, con le seguenti parole: “Il maltempo in Emilia-Romagna ha generato migliaia di sfollati e di persone fatte evacuare dalle case allagate, tra queste ci sono delle famiglie di Cervia e di Savio di Cervia. Un disastro davanti al quale non si può restare indifferenti. Le spiagge e gli stabilimenti balneari che, fortunatamente, non hanno subito grossi danni, sono pronte a dare un sostegno morale ed economico alle famiglie colpite. Inoltre, è il momento di iniziare a fare una seria riflessione sulla vulnerabilità del modello di sviluppo che la nostra società continua a perseguire ciecamente, e sull’impatto ambientale che questo ha sul territorio”, ha concluso Ceccaroni.