Concessioni, convocate categorie dal comitato interministeriale

È arrivata la convocazione per ,il comitato interministeriale in materia di demanio marittimo. Sono 36 le associazioni invitate per l’audizione del prossimo 17 maggio, a partire dalle ore 14.30, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, convocazione afferente alla tematica “Patrimonio culturale, turismo/crocieristica, sport, demanio marittimo”.

«Come noto, l’art. 12 del decreto-legge n. 173/2022, convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM), all’uopo supportato da questa Struttura di missione, con il precipuo compito di assicurare il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare e di approvare il primo “Piano del Mare” sulla base delle priorità evidenziate dai diversi portatori d’interesse nel corso di specifiche Audizioni tematiche alla presenza di Esperti».

Nell’audizione si potranno evidenziare criticità – e nello specifico cosa abbia sinora impedito di affrontarle con successo e perché – soluzioni nonché proposte concrete sulla tematica oggetto dell’audizione, in relazione allo specifico settore operativo da ciascuno presidiato. A valle di ogni singola audizione potranno, altresì, essere richiesti eventuali approfondimenti e chiarimenti da parte degli esperti, dei rappresentanti della Struttura di missione per le politiche del mare nonché delle altre amministrazioni partecipanti». Scettico il presidente del Sib-Confcommercio Tonino Capacchione: «Temiamo che per l’oggetto (Patrimonio culturale, turismo/croceristica, sport, demanio marittimo) e il numero delle associazioni invitate a partecipare (ben 36!) rischia di essere una riunione pletorica e, quindi, scarsamente produttiva. Speriamo di sbagliarci».

Balneari, Croatti (M5S): “Tavolo senza comuni, presa in giro Governo continua”

“L’istituzione del tavolo a Palazzo Chigi dedicato alle concessioni demaniali, è quella mossa che a molti poteva far pensare a una Giorgia Meloni rinsavita rispetto ai pasticci eclatanti collezionati in sette mesi su questo fronte. Purtroppo però la farsa viene invece reiterata: cittadini e comuni sono ad oggi completamente esclusi dal consesso. Morale della favola, la presa in giro del governo va avanti, all’insegna della corbelleria delle spiagge come risorsa non scarsa. Un principio-alibi per rifuggire all’impianto trovato nel ddl Concorrenza, votato lo ricordiamo anche da Lega e Forza Italia, che avrà conseguenze gravi per l’intero settore. Il quale, allo stato attuale e con la stagione estiva alle porte, si trova prossimo alla paralisi. Rimarchiamo che tra Consiglio di Stato, Corte Ue e Presidente Mattarella, la sveglia al governo Meloni sulle concessioni balneari è già stata suonata tre volte. Quanto ancora deve durare il teatrino?”.