Balneari, Assobalneari: D’accordo con collega Alessia Berlusconi, direttiva non toglie lavoro”

Il presidente Licordari, le aziende ed il lavoro sono da tutelare da parte di chi ha il potere politico che fa le leggi e non da quello giudiziario

“Concordo con la collega Alessia, che, oltre ad essere nostra associata, è una di quelle imprenditrici che conosce le difficoltà del fare impresa oggi nel nostro settore. Le sue affermazioni circa la direttiva si rispecchiano perfettamente in quello che Assobalneari Italia sta dicendo inascoltata da anni: non ci sono i presupposti per la sua applicazione alle concessioni di beni italiane”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia Confindustria.


“Tra l’altro – sottolinea – parliamo di una direttiva che ha principi di natura generale assolutamente condivisibili perché si pone l’obiettivo di creare ricchezza e posti di lavoro ma non, come invece nel nostro caso, di far perdere proprio il lavoro a coloro che hanno creato una impresa per sostituirli con altri a cui oggi farebbe gola metterci le mani sopra”.
“Nella Direttiva – fa notare il presiente Licordari – non c’è scritto questo, anche se qualcuno da Bruxelles sta insistendo proprio in questa direzione. Ciò è davvero una manipolazione delle regole e un assurdo in relazione ai più elementari principi economici. Sappiamo che il 20 aprile ci sarà la sentenza della Corte di Giustizia europea, ma ritengo che le aziende e il lavoro siano da tutelare da parte di chi ha il potere politico che fa le leggi e non da quello giudiziario (Dks/Adnkronos)

Sindaco di Forte dei Marmi: “Proroga obiettivo ottenibile, mio Comune non pronto bandi”

Il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi inviato al Consiglio Direttivo Unitario di Sib e Fiba alla fiera Balnearia interviene sulla Bolkestein

“Sono preoccupato per il sistema turistico del mio Paese. sono infatti 75 le famiglie del mio Comune che gestiscono in proprio  le strutture balneari e  l’arrivo di nuovi concessionari potrebbero mettere in crisi loro e le caratteristiche peculiari di Forte dei Marmi. Per me una adeguata proroga può rappresentare un obiettivo ottenibile.”

“I sindaci in questo momento sono in una posizione estremamente difficile – ha esordito il primo cittadino di Forte dei Marmi – perché ci i sono delle leggi e delle sentenze che contrastano l’una con l’altra. E’ un problema reale, sono estremamente preoccupato perché un eventuale bando metterebbe a rischio il sistema turistico del mio Paese la cui economia ha avuto origini proprio dalla spiaggia per poi estendersi verso l’interno e far diventare Forte dei Marmi quella che è oggi. L’arrivo di nuovi gestori metterebbe in crisi  circa 75 famiglie del nostro territorio che tutt’oggi gestiscono in proprio strutture balneari. Lo dico con estrema sincerità, il mio Comune, se domani dovesse trovarsi a gestire le aste, con cento concessioni balneari sul territorio, non sarebbe al momento in grado di farlo.”

“Non sono i sindaci a cui bisogna andare a tirare la giacca  – prosegue il sindaco Murzi – la risposta in  questi 15 anni di incertezze doveva arrivare dalla politica che può legiferare.  Non ci si deve infatti stupire se l’assenza di risposte adeguate ha creato dei varchi in cui sono entrati altri soggetti, come per esempio il Consiglio di Stato.

Non è più il tempo di parole e di promesse. Ora è arrivato un momento cruciale in cui coloro che hanno il potere di legiferare, devono scegliere: o fare una legge e chiudere la problematica o andare in Europa e ritrattare tutto ex novo.”

“A questo punto  – ha concluso il sindaco Murzi –  credo che per tutelare ciò che è stato costruito negli anni dalle nostre imprese familiari e che rappresenta un prezioso sistema identitario, una  proroga adeguata possa rappresentare un obiettivo ottenibile.”