Sib: “Governo e maggioranza parlamentare ancora indecisi se prorogare o abrogare legge Draghi”

 

Sembra che il Governo e la sua maggioranza parlamentare non abbiano ancora deciso ciò che, a nostro avviso, dovrebbe essere pacifico.

Utile pertanto ribadire sinteticamente la nostra posizione da girare magari ai parlamentari dei partiti di Governo di vostra conoscenza o del vostro territorio. Come detto a Fitto, Santanchè e ai diversi esponenti di FDI, FI e Lega gli articoli 3 e 4 della legge 5 agosto 2022 nr 118 riguardanti la disciplina delle concessioni demaniali marittime, a nostro avviso, dovrebbero essere abrogati non prorogati.

L’articolo 3 prevede le gare entro la fine di quest’anno: al massimo entro la fine del prossimo. Come anche affermato dal presidente dell’Anci De Caro, si tratta di termini semplicemente ridicoli per fare le gare per cui creeranno una situazione caotica sul demanio. L’art. 3 dichiara, poi, nulli tutti gli atti amministrativi di proroga già adottati dai comuni ex art. 1 comma 682 della legge 145/2018 (cd Centinaio) con contenziosi rovinosi e certi in danno dei Comuni. L’articolo 4 prevede la delega al Governo per disciplinare le gare entro sei mesi: la delega scade quindi il prossimo 27 febbraio.

Diversi principi di questa Delega sono “bandierine ideologiche” inaccettabili: aumento delle spiagge libere; frazionamento delle concessioni; obbligo di varchi; premialita’ per parità di genere, giovanili, associazioni sportive, ecc.. Ma soprattutto non contiene una tutela chiara ed efficace delle aziende attualmente operanti. Le criticità di queste norme sono tali che in sede di approvazione, nella scorsa primavera, furono presentati ben 226 emendamenti.

Tutti bocciati da Draghi in persona con il convinto sostegno solo di coloro che si sono sempre battuti pregiudizialmente e demagogicamente contro i balneari. In definitiva si tratta di norme dannose per i balneari che fanno saltare un modello e un sistema di successo minando la competitività del Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Nessuno capirebbe perché l’attuale maggioranza e segnatamente FDI applica disposizioni che ha fieramente avversato.

La proroga della delega (scaduta di fatto!) significa proprio questo.La legge Draghi sui balneari dev’essere abrogata non prorogata.

Si adotti un provvedimento ad hoc sostitutivo senza le inaccettabili criticità succintamente elencate e che contenga una tutela chiara ed efficace dei balneari italiani.

Tonino Capacchione

Al via l’iter per il riconoscimento dello Status di città balneare

Si è tenuto questa mattina il 2° Focus delle Città Balneari. Alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè e di parlamentari e responsabili del settore turismo di tutti i partiti vi è stato un confronto i 20 Sindaci del G20 Spiagge, il network delle maggiori località balneari italiane.

Partirà l’iter per riconoscere lo Status di città balneari a tutte le località che ogni estate accolgono un surplus di popolazione attraverso un’apposita legge quadro contro l’overtourism estivo: è la richiesta emersa nel corso del cosiddetto G20 Spiagge, iniziativa promossa e coordinata dal sindaco di Cavallino-Treporti (Venezia), Roberta Nesto, che vede coinvolti 26 Comuni delle maggiori località balneari d’Italia – Sardegna, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, Campania, Puglia e Friuli Venezia Giulia – che da sole attraggono 70 milioni di presenze turistiche, pari al 16% delle presenze turistiche complessive in Italia.

«Vogliamo che venga condiviso con tutti i partiti e con i ministri – ha dichiarato Nesto – la necessità di ottenere lo status di città balneare. Non chiediamo privilegi, ma il riconoscimento di peculiarità delle nostre città, che sono centri molto piccoli d’inverno, ma metropoli d’estate. C’è la necessità di dare servizi ai cittadini residenti, ma anche agli ospiti. Lo status di città balneari è ormai una necessità impellente».

Sindaci e imprenditori hanno chiesto ufficialmente di poter contare su una legge quadro che consenta ai Comuni affacciati sul mare di affrontare i deficit amministrativi legati all’incremento della popolazione durante l’estate.
L’istanza è stata pubblicamente lanciata, ora spetta al Parlamento dare un segnale.della popolazione durante l’estate.

Interviene Gian Marco Centinaio “Oggi ho avuto la possibilità di confrontarmi con i sindaci del G20s – Summit delle spiagge italiane, Comuni costieri che aggregano almeno un milione di turisti ogni anno. Si tratta di piccoli centri, che si trovano a gestire nella stagione estiva un numero enorme di presenze, senza averne i mezzi necessari. Serve una legge che riconosca a questi Comuni lo status di Città balneare e dia loro le risorse per garantire servizi adeguati e sicurezza ai villeggianti. È un impegno che riguarda tutti, senza divisioni politiche. La ministra Daniela Santanchè li ha invitati a discutere per trovare le soluzioni migliori. Io e tutta la Lega – Salvini Premier siamo pronti a fare la nostra parte”.