Rustignoli, Fiba: “tavolo interministeriale fondamentale per definire evidenze pubbliche”

Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti rilascia queste dichiarazione dopo l’incontro con il ministro Fitto: «È stato importante – ha detto -, il ministro ha esposto la situazione attuale in corso di valutazione da parte del Governo, a partire dagli attuali emendamenti presentati dalle forze di maggioranza al Milleproroghe che prevedono la proroga al 2024 dei termini di scadenza delle concessioni balneari. Come Fiba Confesercenti abbiamo sostenuto con decisione che la strada di buon senso da percorrere sia quella di raccogliere sia il percorso emendativo di differimento dei termini di dodici mesi dei titoli concessori insieme alla proroga di sei mesi per la delega al Governo, prevista dalla legge sulla concorrenza, per scrivere i decreti attuativi».
«In questa direzione, infatti, il tavolo interministeriale sarà fondamentale per iniziare una discussione ampia con le associazioni di categoria insieme ai ministeri di competenza, a partire dalla definizione delle regole per le evidenze pubbliche, per affrontare finalmente in modo strutturale la questione, come sottolineato anche dal presidente del Consiglio Meloni, e raggiungere quel punto di equilibrio indispensabile per il futuro delle imprese balneari – ha rivelato. Si tratta perciò di due percorsi complementari, che si sostengono a vicenda e che necessitano di tempi congrui: è impensabile rinunciare alla mappatura delle coste italiane, sia per stabilire la scarsità o meno della risorsa oggetto delle concessioni ma anche, e soprattutto, perché il Governo deve avere piena conoscenza del bene su cui andrà a legiferare. Ribadiamo, infatti, che la stessa sentenza del Consiglio di Stato sul tema della scarsità della risorsa si sia basata su dati inesistenti e la mappatura, in questo senso, è fondamentale. Così come riteniamo che i tempi siano maturi per affrontare una riforma del codice della navigazione, che norma la materia del demanio marittimo dal 1942 e che perciò va necessariamente aggiornato alle attuali esigenze del turismo balneare».

Balneari, Fitto incontra le categorie, soluzione ancora lontana

 

Ancora in alto mare la soluzione per le concessioni balneari, per le quali il governo è sotto procedura di infrazione europea a causa del mancato rispetto della direttiva Bolkenstein sulle liberalizzazioni. L’Esecutivo, ad opera del Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, in questi giorni sta ascoltando singolarmente le associazioni di categoria per sondare il terreno tra due possibili strade: prorogare le attuali concessioni, che avrebbero scadenza al 31 dicembre 2023, alla fine del 2024; prorogare di circa tre mesi i termini per l’eserizio della delega al governo per la riforma del settore, delega che scadrebbe il 27 febbraio 2023. Per la proroga delle concessioni, la maggioranza ha già presentato e ‘segnalato’ emendamenti al decreto ‘milleproroghe’ all’esame del Senato, giudicati ammissibili. Ma questa proposta di modifica ha già allarmato la Commissione di Bruxelles, contraria ad allungare ulteriormente i termini delle concessioni attribuite senza una gara ad evidenza pubblica. 

Il fronte dei balneari, a quanto si apprende, è diviso esattamente a metà, tra i favorevoli alla proroga delle concessioni (tra cui Cna e Assobalneari) e quelli disposti ad accettare il prolungamento della delega, soluzione questa che sarebbe preferita dal governo e che potrebbe risultare meno indigesta alla Commissione europea. Il tavolo interministeriale annunciato dal governo per sciogliere il nodo, dopo aver ascoltato le associazioni di categoria, non è stato ancora convocato. 

In entrambi i casi l’esecutivo cerca di guadagnare tempo per individuare la soluzione più idononea a venire incontro alle esigenze della categoria, a cui sono state fatte promesse in campagna elettorale, e a rispondere alle richieste della Commissione europea. Negli incontri con le associazioni il governo non avrebbe dato certezza su due richieste sostenute con forza dai balneari, la proroga delle concessioni ante 2009 (prima dell’entrata in vigore della direttiva Bolkenstein) e gli indennizzi. 

Assobalneari, in un comunicato, ha spiegato che la proroga di un anno delle concessioni, oltre a tutelare amministrazioni comunali e operatori, permetterebbe di lavorare alla mappatura degli spazi da cui emergerebbe, con ogni probabilità, la disponibilità di ulteriori tratti di spiaggia da mettere a gara. In questo modo, spiega Assobalneari, il governo “avrebbe in mano un argomento importante per un necessario confronto con la Commissione europea” e “riuscirebbe a tutelare le coste italiane dall’assalto di capitali stranieri mantenendosi nell’ ambito della corretta applicazione della Direttiva Sevizi”. 

Roma, 27 gen. (askanews)