Comitato Petizioni Balneari: “La soluzione al problema concessioni si trova nella stessa direttiva Bolkestein”

 

Non stupisce l’ennesima notizia di una proroga per legiferare sulla materia concessione balneari, una materia che è nella grave incertezza giuridica dal 2010. La soluzione che potrebbe dare definitivamente la certezza giuridica come in Spagna e Portogallo è racchiusa nella stessa direttiva bolkestein. Applicando correttamente la direttiva si potrebbero avere risultati ottimali per i cittadini e per i loro diritti. I famosi diritti fondamentali contenute nella carta di Nizza o Carta dei diritti fondamentali del cittadino della UE che i sindacati nazionali della categoria sembrano dimenticare costantemente. La stessa direttiva bolkestein al considerando 15 dichiara che i diritti fondamentali sono applicabili direttamente con la direttiva. La Commissione Europea si preoccupa costantemente della effettiva attuazione di tale diritti e della loro efficacia/applicazione in ambito nazionale in tutti gli Stati membri. Tali DIRITTI vengono definiti STATUS MINIMO DI GARANZIA, DEROGABILI SOLO IN MEGLIO. Vengono quindi posti in secondo piano i tecnicismi sulla scarsità presunta o meno della risorsa spiaggia, la differenza tra beni e servizi, le mappature, ecc

E’ importante applicare EFFETTIVAMENTE la Carta dei Diritti Fondamentali ai cittadini italiani ed eliminare gli articoli del codice della navigazione che sono in contrasto con il diritto europeo. Ci riferiamo al articolo 49 del codice della navigazione che prevede la cessazione del diritto alla proprietà privata di un mezzo economico, ovvero la perdita dei diritti di proprietà privata di un’azienda legalmente acquisita (art 17 Carta dei Diritti) da parte di balneari, senza una vera motivazione a sostegno, senza compensazione economica per tale privazione.
La stessa Commissione Europea è intervenuta recentemente con il ricorso in Corte di Giustizia Europea (nei confronti dello Stato Ungheria) per il riconoscimento del diritto di proprietà superficiaria di cittadini in quanto tale diritti sono meritevoli di tutela della carta di Nizza.

Il Consiglio di Stato nella sentenza 229 – 2022 dà un indirizzo chiaro sulla prossima riforma di legge del comparto concessioni, riconoscendo il doppio binario, ovvero la distinzione tra concessione sorte anteriormente e dopo la direttiva bolkestein. Infine la stessa Corte di Giustizia Europea nel caso “Promimpresa” indirizza la riforma per lo stato italiano. Al punto 71 della sentenza si riconosce la possibilità di prorogare le concessioni esistenti in ragione della necessaria certezza giuridica. Non ci sono più alibi per la politica e per lo Stato Italiano non si può lasciare una categoria in balia delle incertezza giuridica dal dal 2010 ad oggi una risposta va data.

Fa sorridere che come Comitato di Cittadini che hanno presentato 700 Petizioni in UE, rappresentando 11 Regioni, si abbiano più attenzioni dalla Commissione UE piuttosto che in Italia.

Comitato Petizioni Balneari Italiani

Balneari: proroga delega e confronto con associazioni, il piano del Governo

 

Sul delicato tema delle concessioni balneari il Governo sceglie la strada del confronto. E guadagna tempo nell’ottica di trovare una soluzione che accontenti le diverse anime della maggioranza, Forza Italia e Lega in testa.

Nell’incontro di oggi il governo ha illustrato alla maggioranza le ultime novità emerse dall’ordinanza della Corte di giustizia Europea del 16 gennaio 2023 , che ha deciso di statuire senza trattazione orale sul rinvio pregiudiziale proposto dal TAR Lecce. Si è convenuto di istituire un tavolo interministeriale, nonché di aprire un immediato confronto con le categorie e le istituzioni interessate. Pertanto è necessaria una proroga per l’esercizio da parte del governo della delega”. E’ quanto si legge in una nota del governo dopo l’incontro di maggioranza sul tema delle concessioni per i balneari.

Si tratterebbe quindi di prorogare, secondo quanto viene riferito, di tre o quattro mesi, l’esercizio della delega sulle concessioni. Delega prevista dal ddl concorrenza (approvato dal precedente governo) e da esercitare attraverso decreti attuativi attualmente entro febbraio.

Intanto, secondo quanto si apprende da ambienti della maggioranza, al termine della riunione di oggi, il governo avrebbe anche espresso ferma critica all’ipotesi della proroga delle concessioni. Quindi, vista la delicatezza della situazione nei rapporti con l’Europa, l’esecutivo avrebbe prospettato come soluzione a Forza Italia e alla Lega di riformulare i loro emendamenti. Il partito azzurro avrebbe replicato dicendo che aspetta l’esito del lavoro del tavolo interministeriale e il confronto con i balneari e poi deciderà il da farsi.

“Usciamo soddisfatti dalla riunione di oggi. E’ stata infatti sposata l’idea che la Lega ha avuto fin dal principio di coinvolgere in un tavolo interministeriale le associazioni di categoria, le Regioni e tutti gli attori coinvolti per arrivare finalmente a un riordino della materia”. Così in una nota Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, a margine della riunione di oggi sui balneari.

(TELEBORSA) 24-01-2023 20:00